09 12 30 SANTORO, SPATUZZA, BERLUSCONI

Ci viene segnalato un interessante articolo apparso lo scorso 18.12 sull'Agenzia Velini/Campania a firma di Giulio Di Donato, leggibile integralmente all'indirizzo Il Velino - http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1026429 .

Riprendiamo l'inizio per quell'aspetto già da noi sottolineato, degli auguri fatti in TV da Santoro a Spatuzza così come fatti a Berlusconi, di fatto mettendo, con scelta da gran ciambellano dell'astuzia faziosa, entrambi sullo stesso piano come se noi mettessimo sullo stesso piano Santoro e Spatuzza avendo entrambi in comune la lettera iniziale del cognome. L'inizio dell'articolo citato:

"Napoli, 18 dic (Velino/Il Velino Campania) - Michele Santoro che fa gli auguri a Gaspare Spatuzza. Si può essere contro Berlusconi, lo si può criticare, lo si può perfino detestare. Ma se la faziosità diventa odio personale al punto di augurare buon Natale ad un criminale stragista e pluriomicida per il solo fatto che ha accusato di mafiosità Berlusconi, allora siamo fuori dall'esercizio della libertà di parola, siamo alla apoteosi dell'odio, alla criminalizzazione forzata e infondata del "nemico", siamo all'aberrazione che nasconde, ad esempio, che Spatuzza è stato smentito dal suo ex capo mafia Graviano e che il folle tentativo di coinvolgimento mafioso contro il Premier è fallito. E allora quando un Tartaglia ferisce il capo del governo viene naturale pensare al clima politico da guerra civile di questi anni, al terrorismo mediatico, alle offensive giudiziarie, all'odio che viene iniettato nel corpo del Paese via talk della Tv pubblica e stampa schierata. Ci sono mandanti morali dell'aggressione di piazza Duomo? Non lo so. Ci sono però i responsabili del clima di intolleranza ed odio che genera la violenza".

Gira così. Chissà che cosa penseranno le centinaia di familiari e parenti di quelli assassinati da Spatuzza. Santoro mica li interroga, mica li invita ad Annozero quelli!

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