09 11 30 QUERELE FORMIGONI A ESPRESSO E REPUBBLICA. ERRORE. LA STRADA GIUSTA E' UN'ALTRA

Quella tambureggiante campagna delle due testate che non fa altro che portare acqua al mulino di Berlusconi…

(Ln - Milano, 26 nov) I legali del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, depositeranno domani due querele per diffamazione: la prima nei confronti del settimanale "l'Espresso", la seconda nei confronti del quotidiano "la Repubblica", in relazione a diversi articoli pubblicati nelle ultime settimane in cui il presidente Formigoni viene indebitamente e calunniosamente associato a presunti fatti relativi a operazioni di bonifica in alcune aree. Le due querele saranno accompagnate da due richieste di risarcimento danni rivolte alla proprietà delle testate. (Ln)

Nel ricevere e pubblicare la nota di cui sopra, e senza entrare nel merito di fatti che non conosciamo, nel rilevare come le due testate di cui sopra stiano collezionando querele a iosa, vogliamo sottolineare un errore in cui incorrono molti politici in queste situazioni. Succede infatti che magari le querele finiscano in niente perché magari - ci sono sentenze di questo genere - linguaggi che sarebbero diffamazione in ogni altro caso, e quindi suscettibili di condanna fino a tre anni se non andiamo errati, non vengono considerati tali trattandosi di contesa politica nella quale, secondo lo strano criterio di certe sentenze, è ammesso anche un esercizio non proprio sportivo del turpiloquio o di accuse per altri infamanti.

Da qualche tempo i più avvertiti non presentano querela ma seguono la vie dell'azione civile con richiesta di danni.

Se Formigoni ritiene di aver ragione, come sembra dimostrare la decisione, a nostro avviso sbagliata, o quantomeno non la migliore per tutelarsi e per la ragione dianzi indicata, di querelare, segua la strada indicata, magari senza chiedere cifre iperboliche che poi vengono strumentalizzate come 'intimidazione' ma chieda soltanto il quinto dello stipendio per un anno con consegna di persona e mensile all'Istituzione benefica prescelta, fotografo e cronisti presenti.

Si accorge il centrosinistra che la tambureggiante campagna delle due testate citate non fa altro che portare acqua al mulino di Berlusconi?

L.A.

L.A.
Giustizia