UNA GIUSTIZIA MANAGERIALE

Processi che non finiscono mai, sfiducia crescente dei cittaidini nella macchina della giustizia i sintomi di una crisi devastante di un potere dello Stato fortemente presente nel quotidiano dei cittadini. Giustizia, scuola e sanità il segno di un disagio sociale molto forte che rende il Paese insicuro e privo di speranze per il futuro se non interviene un profondo cambiamento che parte dal basso, dalle comunità locali, dai cittadini - ad affermarlo al Forum web "Giustizia giusta e ruolo della Magistratura" , il portavoce dei Piccoli Comuni, Virgilio Caivano, - "La giustizia italiana è malata di burocrazia, è tempo che i cittadini abbiano maggiore peso nell'organizzazione e soprattutto possano esercitare un controllo diretto sull'operato dai Magistrati. Occorre rilanciare anche nel settore giustizia una nuova stagione di responsabilità e di attenzione alle legittime attese dei cittadini. Una giustizia che lavori con mentalità imprenditoriale, che ottimizzi i tempi e le risorse. Non è più accettabile nell'era della rete processi lunghi decenni con giudizi che non arrivano mai. Alla politica" - sostiene il portavoce dei Piccoli Comuni - "il compito di creare le condizioni per un sistema gestionale efficace e produttivo, agli operatori il dovere nella loro indiscutibile autonomia di esercitare il compito di far rispettare le regole, ai cittadini il diritto dovere di controllo sull'operato dai Magistrati, sull'efficacia della loro azione a partire dai processi svolti annualmente come qualsiasi lavoratore. Il tempo dei benefit e della libera interpretazione del posto di lavoro è scaduto e sempre di più necessitano posizioni di dialogo e di confronto per garantire ai cittadini il diritto alla buona giustizia" - le conclusioni del leader di Piccoli Comuni.

Andrea Gisoldi

Andrea Gisoldi
Giustizia