5 30 ITALIA, IL PAESE PIÙ 'SPIATO' DEL MONDO. Viva la STASI ..!
Vi ricordate la STASI? Se la memoria non aiuta, ecco qua: era la polizia segreta della "mitica" DDR. Quando dopo la caduta dei muri la Germania Orientale aprì le frontiere (prime più sigillate di quelle dell'URSS) saltò fuori che la STASI, in pratica, aveva convinto una metà della popolazione a spiare l'altra metà. Un controllo capillare, che andava ben oltre le "usuali" misure di sicurezza di un potere non proprio democratico.
In realtà la STASI spiava tutto e tutti, in modo di avere in pugno ogni cittadino del paese. Non solo i possibili dissidenti politici. Chi non ha un scheletro, magari piccolo piccolo, nell'armadio?
Chi è senza peccato scagli la prima pietra, ha affermato un Uomo che di peccati se ne intendeva parecchio ... E così l'onnipotente polizia poteva "tenere in pugno" tutti: uomini di cultura, giornalisti, sportivi, persone qualsiasi.
Ebbene, oggi in Italia scopriamo che la STASI era la quintessenza della democrazia.
Infatti l'Italia, il paese (statistiche ufficiali e mai contestate) più "spiato" in assoluto tra le democrazie occidentali, con livelli d'intercettazione telefoniche ed ambientali da far impallidire gli USA (nonostante la loro mania per le misure antiterroristiche) sta scoprendo che è "molto democratico" intercettare.
Anzi che la libertà stessa si fonda sulle intercettazioni.
Ergo: la STASI era il massimo: intercettava tutti!
Tutti fanno finta di non ricordare quanto la pubblicazione (sovente teoricamente abusiva) di intercettazioni sia stata utilizzata sia a scopi politici che economici e finanziari.
E' vero: la nostra informazione ha preso lezione dagli USA. Ove la stampa già da decenni era considerata un potentissimo "potere" a parte.
Ma ancora una volta i nostri intellettuali trascurano (o fingono di trascurare) che se negli USA un poliziotto od un procuratore "dimentica" un rapporto sulla scrivania, rapporto che poi un giornalista "per caso" legge, rischiano grosso.
Negli USA il Sindaco della città, con una telefonata, può spazzar via i dirigenti della polizia locale. Ve lo immaginate da noi ..?!?
Quanto ai procuratori (e giudici annessi) in quel paese sono elettivi.
Quindi se il Popolo Sovrano ritiene abbiano "toppato" di brutto, li manda a casa.
Mi ripeto: ve lo immaginate, in Italia, quanto sia facili "mandare a casa" un procuratore od un giudice? Per gli smemorati ricordo che stiamo parlando dei massimi livelli della burocrazia statale. E che in Italia è MOLTO difficile persino licenziare in bidello (con tutto rispetto per la categoria). Figuriamoci un giudice!
E difatti, avete mai sentito di un procuratore, di un sostituto procuratore od anche di un semplice impiegato di qualche tribunale, licenziato perchè, da quegli uffici, era "filtrata" qualche velina che non doveva filtrare?
Del resto la tentazione da parte dell'informazione di "spiare" tutto, di guardar dal buco delle serrature, è costante.
Parrebbe che i nostri giornalisti abbiano un poco disimparato il mestiere: senza un bello scandalo, un bel mostro da sbattere in prima pagina, non sanno che scrivere (notevoli eccezioni a parte, s'intende).
Oggi una locandina di un giornale locale tellino riportava "Scandalo della Droga, 45 arresti, tutte le foto ed i nomi".
Scusate, carissimi giornalisti, ma nel nostro paese non esiste la "presunzione d'innocenza"?
E se, puta caso, 4 o 5 degli arrestati fossero del tutto estranei ai fatti, cosa possibilissima, come la mettiamo?
E' poi così importante pubblicare nomi e foto di persone indagate? Se non li conosco, sono dati che non mi dicono nulla.
Se invece li conosco sono guai, perché ci vorranno mesi, forse anni, per dimenticare le loro vicende.
A voi, carissimi giornalisti, farebbe piacere essere "sbattuti" in prima pagina, con la bollatura di criminali?
A proposito: pare che al Parlamento di Oslo si stia discutendo per assegnare, honoris causa, a CIA e KGB (alla memoria) il Premio Nobel per la Pace.
Per la meritoria azione di spionaggio ed intercettazioni a favore della democrazia.
Nemo Canetta
L'on. Scalfaro, non certamente vicino al centro-destra, ha vivacemente stigmatizzato il fatto che in Italia non sia mai stato aperto un fascicolo per la violazione del segreto istruttorio. Notizie e verbali continuano ad uscire - naturalmente nelle cose di grande interesse della pubblica opinione, talora magari per ragion politica, talora per soldi, talora per altri motivi. E i giornali a nozze travolgendo nel luridume mediatico, insieme con chi se lo merita, gente che non c'entra niente, che si vede sporcata la faccia senza poi che nessuno gliela lavi visto che l'art. 8 della legge sulla stampa, quello che imporrebbe la rettifica a pari risalto, è diventato una sorta di grida manzoniana.
Per quanto ci riguarda nulla contro le intercettazioni, le telecamere e quant'altro. La società è così fragile che i sistemi alla Orwell sono i benvenuti. Se, però, usati per la sicurezza. La stampa ha sì il diritto di cronaca ma anche il dovere di obiettività e, se c'è l'errore, di rettifica. L'osservazione di Canetta sui 4 o 5 ecc. ecc. è assolutamente pertinente (ndr)