DOMICILIARI AD UNO STUPRATORE REO CONFESSO. DIVARICAZIONE FRA PROVVEDIMENTI FORMALI E SENSO COMUNE. SUMMUM JUS SUMMA INIURIA, SEMPRE

Scende in campo il Presidente del Tribunale Paolo De Fiore a difesa del GIP di Roma, Marina Finiti, che ha mandato agli arresti domiciliari lo stupratore, reo confesso, alla Fiera di Roma, facendo andare in bestia tantissimi italiani.

Zero SI

Nulla quaestio quando dice che il GIP era obbligato non potendo adottare provvedimenti cautelati più gravi di quelli proposti dal Pubblico Ministero che ha la responsabilità di avere scelto gli arresti domiciliari.

C'è invece da dire sulle altre posizioni da lui assunte.

Prima NO

Sono state ritenute insussistenti le esigenze cautelari (reiterazione del reato, pericolo di fuga e inquinamento delle prove) che avrebbero consentito la custodia in carcere.

Seconda NO

Il giovane è incensurato e ha una famiglia.

Terza NO

Sbaglia chi parla di messaggio errato dato con il provvedimento, perché il giudice non deve mandare messaggi, ma applicare la legge.

Quarta NO

Sbaglia anche chi parla di provvedimenti esemplari perché i provvedimenti del giudice non devono essere esemplari»

Quinta NO

Difesa del PM Vincenzo Barba, autore della richiesta degli arresti domiciliari: «Non era una richiesta assurda ma sensata e conforme alle norme vigenti».

Sesta NO

A proposito dei risultati di un sondaggio in base al quale la maggioranza ha criticato la concessione dei domiciliari: «La giustizia del popolo non è sempre giustizia sicura. Il primo processo popolare fu quello di Gesù e venne condannato un innocente».

Senza entrare, come potremmo, nei singoli punti diremo solo due cose:

1) Non è vero che il giudice "applica" la legge ma la interpreta. E si sa che quando si tratta di interpretare non siamo nell'ambito della matematica dove 2+2 fa 4 o la sesta potenza di 3 è 729. In fin dei conti se ci sono tre gradi di giudizio una ragione c'è, per cui atteggiamenti alla "ipse dixit" sono fuori posto.

2) La forma è importante ma l'eccesso di formalismo richiama il famoso detto latino "Summum jus summa uniuria"

Luca Alessandrini

Luca Alessandrini
Giustizia