"PERCHÉ DIFENDO L'ORDINE DEI GIORNALISTI" - NOTA DI FRANCO ABRUZZO

Gli obiettivi dei promotori sono concretamente questi: eliminare i finanziamenti ai giornali (compresi quelli di partito), alle tv e alle radio; lasciare le tv e le radio senza leggi e i giornalisti in balia del mercato (ma resteranno soltanto gli "ordini" degli editori). Con l'abrogazione della legge n. 69/63 si otterrebbe unicamente una mutilazione nella tutela della libertà del giornalista, della sua dignità professionale ed in ultima analisi, della libertà di informazione. Deve perciò ritenersi che la proposta di referendum non sia ammissibile, ai sensi del secondo comma dell'art. 75 della Costituzione, in quanto mirante all'abrogazione di una legge costituzionalmente vincolata. I Consigli dell'Ordini sono giudici disciplinari anche rispetto al Codice di procedura penale (artt. 114 e 115) e al "Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell'esercizio dell'attività giornalistica" (Allegato A del Dlgs n. 196/2003-Testo unico sulla privacy)........

Il testo della proposta di referendum e il commento si possono leggere nella home page di www.francoabruzzo.it

Giustizia