VISTA DALLA VALTELLINA L'INCREDIBILE SITUAZIONE DI TARANTO DI CUI PAGHEREMO TUTTI IL CONTO MENTRE I TEDESCHI FESTEGGIANO

"Il diritto alla salute viene prima del diritto al lavoro" ha dichiarato ai microfoni della TV il dr. Franco Sebastio dal luglio del 2008 Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Taranto, (in precedenza sempre a Taranto come Procuratore aggiunto occupandosi soprattutto di reati ambientali) ribadendo ed ampliando il concetto: "il diritto alla vita e il diritto alla salute non siano comprimibili dall'attività economica. Non ci possono essere situazioni di inesigibilità tecnica ed economica quando é in gioco il diritto alla vita che é un diritto fondamentale sancito dalla Carta Costituzionale".

Certo. Pacifico. Ovvio. Scontato. Chi può pensare il contrario? Poi dipende però da come si vuole tradurre in decisioni operative un precetto fondamentale E qui ci viene in aiuto il latino con la sua saggezza che forse potrebbe essere utile a Taranto. Proviamo a riflettere un momento, a fare alcune considerazioni.

La prima, fondamentale, parte da lontano, dal "De Officiis" di Cicerone con il famosissimo detto "summum ius summa iniuria" (dalla Treccani: «il sommo diritto è somma ingiustizia». - Aforisma giuridico con cui si vuol dire che l'uso rigoroso e indiscriminato di un diritto o l'applicazione rigida di una norma può diventare un'ingiustizia) ed ancor più lontano da una certa commedia di Publio Terenzio Afro che alcuni decenni prima era stato meno 'dotto' e più 'pratico': "Ius summum saepe summa est malitia ("il sommo diritto spesso diventa somma malizia").

E' evidente che nella scala dei valori la vita é al primissimo posto. Ma un conto é operare in astratto, un altro conto operare in concreto. L'affermazione del Procuratore appare ragionamento lontanissimo da Cicerone. Se i suoi colleghi in tutte le procure italiane ragionassero così e operassero come lui quanti sigilli dovrebbero essere messi? Prendiamo scuole, ospedali, edifici pubblici, edifici privati ma di afflusso pubblico. Sono tutti a norma per barriere architettoniche, sicurezza, vie di fuga, impianti elettrici, impiamti di riscaldamento, gas, attrezzature di controllo, normativa antisismica, case di riposo, asili, cinema, teatri e quant'altro? E le aziende? Sono proprio tutte a posto nel nostro Paese? Si obietterà che un conto é la situazione di Taranto e altro quello delle strutture citate. Vero ma sicuramentre non per tutte. E se si applica la linea del signor Procuratore cosa si fa? Si chiude, per fare un esempio, un ospedale? Con la risposta é "Non possiamo interessarci di quelle economiche, politiche e sociali"?. Gesù Cristo e Barabba.

La seconda. Abbiamo trovato in Internet (x) un commento che indipendentemente da chi ne é l'autore e le relative ragioni, calza perfettamente;

"E' vero o non è vero che il dott. Franco Sebastio da moltissimi anni, sin da quando era sostituto procuratore, si occupa di reati ambientali a Taranto? Nel corso degli anni, di tutti questi anni, quante sono state le denunce di inquinamento ambientale a carico dell'Ilva? Qual' è stato l'esito di quelle denunce? Insabbiate? Archiviate? Era proprio necessario far incancrenire la situazione sino a questo punto? Era proprio necessario portare Taranto ad un punto di non ritorno, dove l'alternativa possibile è tra la causa di morte, per inedia o per cancro? Vi è stata o non vi è stata una culpa in vigilando anche da parte dell'autorità giudiziaria? E, nel presente, non credete che sia necessaria una chiamata in correità di tutte le autorità in materia di salute pubblica, Sindaci in primis, i quali, in tutti questi anni, nulla hanno fatto per vigilare sulla pubblica incolumità?" Il testo poi prosegue con accuse di corruzione che sono cosa a parte, naturalmente da perseguire con tutte le aggravanti possibili visto il contesto.

Per la Costituzione, art. 112 e per il Codice di procedura penale, articolo 50, "l'azione penale é obbligatoria". I guai dell'ILVA di Taranto - lo dicono e scrivono tutti - sono gli stessi da anni e anni. Oggi si recupera? Si chiude e la fritatta é fatta. Ma se si chiude il risanamento, dicono gli esperti, non lo si farà più se non a costi astronomici. E che conta? Lui non può interessarsi "di quelle economiche, politiche e sociali"...

Poi l'altro aspetto, quello economico che trascina quello econiomico-sociale.

Da Twitter "Dall'estero è partito l'ordine di chiudere la più grande acciaieria d'Europa facendo perdere il lavoro a migliaia di persone e condannando l'Italia al declino industriale. Come nel '92 abbiamo dovuto svendere le nostre aziende pubbliche, così ora dobbiamo chiudere quelle private. L'Italia é una colonia. Le acciaierie tedesche festeggiano" Roberto Formigoni, Governatore dimissionario della Regione Lombardia".

Due annotazioni

I concorrenti

Gli altri Paesi europei hanno difeso e difendono a spada tratta il loro impianto industriale. Noi abbiamo cominciato a perdere, conseguebnza del referendum sul nucleare, un nostro punto di forza, il settore elettromeccanico. Nel settore energetico abbiamo ore le traiffe pù alte che incidono nei bilanci aziendali oltre che in quelli familiari. Risanata la Parmalat abbiamo visto sfilarcela dai francesi. Se l'ILVO chiude o anche se riduce la produzio9ne dopo gli alti costi dell'energia elettrica, del petrolio, del gas aggiungeremo quelli dell'acciaio, acciaio che da sempre costituisce in ogni Paese il pilastro dell'economia. Noi abbiamo in giro per il mondo esempi illustri di menefreghismo ambientale. La Cina sopra tutti, ma in fila non solo vari Paesi del terzo mondo ma anche gli Stati Uniti. E la Francia? I nostri artigiani sono stati recentemente a Parigi in visita di istruzione. Possono dire cosa han visto. Ben poco di quello che hanno visto sarebbe possibile in Italia. Per mettersi e stare in regola si paga un prezzo, e si perde di competitività. Dopo ci si meraviglia se nell'ex Jugoslavia la FIAT ha stipulato accordi sindacali su retribuzioni di 350 €uro mensili... Ma che ci importano queste cose? Rispondiamo come quel Procuratore"Non possiamo interessarci di quelle economiche, politiche e sociali"

Domanda finale

Il conto? A tuttyi noi naturalmente.

Amarilli

(x) http://www.grottaglieinrete.it/public/post/situazione-ilva-la-politica-l...

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