Stupefacenti, carabinieri in pista

Sondrio: 4 persone di un nucleo familiare arrestati per produzione di stupefacenti – la casa trasformata in serra per marijuana. Denunciati 4 spacciatori e 10 assuntori segnalati alle Prefetture competenti.

L’estate in Valtellina è caratterizzata da rilevanti afflussi turistici. Per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti, i Carabinieri della Compagnia di Sondrio sono stati particolarmente attenti all’attività di prevenzione e repressione del consumo e spaccio di stupefacenti che, oltre a causare danni alla salute degli assuntori, possono avere risvolti tragici nell’ambito della circolazione stradale. I risultati, riferiti alla settimana appena trascorsa, sono il diretto riscontro di una presenza e di un’attenzione sempre alta da parte dei militari dell’Arma.
10 le persone, alcune provenienti dal milanese, trovate in possesso di varie sostanze stupefacenti e per tale ragione segnalati, quali assuntori, alle locali Prefetture dai militari del NORM.
4 invece i denunciati: un ragazzo trovato in possesso di nr.8 semi di “Argyreia nervosa”, semi dai potenti poteri allucinogeni e pertanto considerati stupefacenti; 2 le persone denunciate perché alla guida sotto l’effetto di stupefacenti; mentre a Teglio i Carabinieri della locale Stazione denunciavano uno studente responsabile di numerose cessioni hashish e marijuana ad un amico, quest’ultimo segnalato quale assuntore alla Prefettura di Sondrio.
I Carabinieri di Morbegno rinvenivano ben celato tra la vegetazione un sacchetto contenente un bilancino di precisione ed involucri di hashish e cocaina pronti per la vendita; sono in corso indagini per risalire ai soggetti coinvolti.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sondrio, dopo aver svolto alcune indagini circa la diffusione di sostanze stupefacenti in città, hanno ottenuto dalla locale A.G. un decreto di perquisizione.
Nella mattinata del 21 agosto i militari hanno bussato alla porta dell’abitazione di una famiglia dell’hinterland sondriese ed hanno proceduto alla perquisizione delegata che ha portato all’arresto di un intero nucleo familiare. Nel corso del controllo infatti sono stati ritrovati 50 grammi di marijuana e 37 gr di hashish, 33 piante di marijuana, posizionate in vari ambienti della casa, la cui inflorescenza doveva ancora essere raccolta. La ricca vegetazione veniva ben curata con concimi vari, lampade e tutto quello che potesse consentire una rigogliosa fioritura. Alcune piante erano state sistemate in una serra “indoor” in garage, altre in un angolo di un balcone di casa, in modo che potessero assorbire luce solare ma non fossero troppo esposte agli sguardi dei vicini, ed altre ancora in una stanza della mansarda a loro dedicata dove, grazie ad un lucernaio aperto, godevano di aria e luce. Veniva inoltre trovato dai Carabinieri un barattolo in vetro contenente un distillato di marijuana che costituisce la base per la realizzazione di hashish “fai da te”.  Il controllo, che in un primo momento sembrava essere destinato esclusivamente ad un 42enne, ha visto coinvolti gli altri inquilini della casa ovvero i genitori dell’uomo e la sua fidanzata, una cittadina cinese 40enne.
Il rinvenimento delle piante in diversi locali dell’appartamento e le strutture per la crescita delle piante (luci, fertilizzanti, aeratori ecc ) ha determinato delle evidenti responsabilità a carico di tutto il nucleo familiare.

Per tutti è quindi scattato l’arresto in flagranza per coltivazione, produzione e detenzione sostanze stupefacenti; dopo aver informato dell’arresto il Sostituto Procuratore della Repubblica di Sondrio,
dott.ssa Elvira Antonelli, ed espletate le formalità di rito, il 42enne è stato tradotto presso il carcere di Sondrio mentre per le altre persone coinvolte sono stati disposti gli arresti domiciliari.
La cittadina straniera è stata inoltre denunciata per inottemperanza al decreto di espulsione in quanto irregolare sul territorio italiano.
Nella mattinata di venerdì 23 agosto il Giudice per le Indagini Preliminari di Sondrio ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora per il 42enne nella sua residenza bergamasca e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per la compagna.

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