DEL TURCO: CAZZOLA (PDL), AD UN ANNO DI DISTANZA NON SONO EMERSE ANCORA PROVE SULLA SUA COLPEVOLEZZA.

Riceviamo e pubblichiamo:

L'On. Giuliano Cazzola, deputato del PDL, intervenendo in Aula, ha ricordato la vicenda dell'amico Ottaviano Del Turco che un anno fa fu tratto in arresto. "Non essendosi ancora concluse le indagini nei suoi confronti - ha detto Cazzola - Del Turco non è ancora in grado di difendersi nel processo e far valere così le proprie ragioni". Cazzola, che ha espresso ad Ottaviano del Turco la sua personale solidarietà, ha voluto ripercorrere alcune fasi della vicenda che ha coinvolto l'allora Governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, evidenziando come "nonostante la Procura di Pescara parlasse pubblicamente di 'prove schiaccianti', io sostenni che si trattava di un nuovo 'caso Tortora' e credo che i fatti mi stiano dando ragione. Nonostante le proroghe e le rogatorie internazionali, la Procura non è stata in grado di chiudere le indagini e di provare, ad un anno di distanza, quei fatti esposti allora con una sicurezza rivelatasi poi eccessiva". Per contro l'On. Cazzola nel suo intervento ha evidenziato come "il solo testimone di accusa è il dr. Enzo Angelini, il patron della sanità abruzzese, in pratica colui che essendo il corruttore avrebbe dovuto essere perseguito dalla giustizia".

On. Giuliano Cazzola

Noi non sappiamo, né potremmo saperlo, se le prove a carico di Del Turco siano "schiaccianti" o "labili". Sappiamo che lo Stato di diritto vuole che una persona sia innocente sino a sentenza definitiva. Sappiamo, specie per l'impostazione giornalistica in base alla quale "le assoluzioni non fanno notizia", che di fatto uno (specie se 'politico') è colpevole sino a dimostrazione di innocenza. Giustizia vorrebbe che in casi come questo che interferiscono pesantemente con la vita delle Istituzioni si provvedesse con la massima solerzia riducendo i tempi al massimo. Non per una sorta di privilegio per politici ma di rispetto dei cittadini e della vita democratica (ndr).

Giustizia