MAGISTRATURA-BERLUSCONI. CI RISIAMO. VIGILIA DI ELEZIONI E ANCORA UNA 'COINCIDENZA'

Verità giudiziaria …variabile - Verità giudiziaria …a tempi variabili - Il caso Berlusconi - Il caso Berlusconi e le coincidenze - La Presidente del collegio giudicante, molto impegnata sul fronte cultural-politico - Facciamo l'ipotesi di Berluscon

Verità giudiziaria …variabile

In Italia la verità giudiziaria, salvo che l'imputato ammetta o comunque decida di non ricorrere, viene solo dopo tre gradi di giudizio. Per qualcuno, sulla stampa, la sentenza è già scritta non solo dopo il primo grado ma addirittura quando arriva l'avviso di garanzia. Uno strumento inventato a tutela degli inquisiti e trasformato, soprattutto nelle trattazioni giornalistiche, come, di fatto, indizio di colpevolezza.

Verità giudiziaria …a tempi variabili

Ci sono poi tempi variabili che dipendono da mille fattori. Sia consentito di dire che almeno qualche volta dipende dai magistrati. In ogni categoria ci sono le aquile e qualche quaquaraqua. E' difficile pensare che4 ci siano categorie esenti. Ci sono i tempi delle istruttorie, quelli dei processi, quelli della stesura delle sentenze eccetera.

Il caso Berlusconi

Silvio Berlusconi probabilmente è il più indagato d'Italia dall'Unità, circa un secolo e mezzo fa, ad oggi. Colpevole o 'martire'? Lungi da noi dire come la pensiamo in proposito visto e considerato che sarebbe un pensare soggettivo. Visto che non abbiamo alcun elemento tale da supportare un giudizio.

Il caso Berlusconi e le coincidenze

Certo ci sono tante coincidenze molto strane.

- 2001 escono le prime voci di rinvio a giudizio di berlusconi per conti Fininvest (Mills). Elezioni politiche.

- 2004 Processo SMe. Elezioni europee dopo poche settimane.

- 2006 Sempre l'inchiesta Mills un mese prima delle politiche. Dopo anni di lavoro e il deposito degli atti in tre settimane i pm chiedono il rinvio a giudizio.

- 2009 La sentenza sul caso Mill è dello scorso 17 febbraio. Ci mettono tre mesi per stendere le 350 pagine delle motivazioni della sentenza. Circa 90 giorni o 110 sarebbe stata la stessa cosa, no? Per la verità non sarebbe stata la stessa cosa. Non avrebbe interessato la campagna elettorale.

Caso a parte la vergognosa consegna dell'avviso di garanzia al Premier a Napoli quando ci sono lì i grandi della terra e quindi con amplificazione internazionale. Naturalmente con notizia vistosissima in prima pagina, lo stesso mattino, sul Corriere della Sera. Cosa sarebbe cambiato se l'avviso fosse stato consegnato l'indomani? Un danno per l'Italia.

La Presidente, molto impegnata sul fronte cultural-politico

Certo, non invita alla serenità e al distacco la serie di posizioni assunte dalla Presidente della Xa Sezione del Tribunale di Milano Nicoletta Gius (v. http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=852508 ). Legittime in democrazia ma a questo punto legittimo il pensare che il contesto politico-culturale dichiaratamente di sinistra avanzata quale emerge dalle sue posizioni su mille problemi, persino nei confronti della Chiesa, sia tale da condizionare, anche inconsapevolmente, l'operato come giudice.

Dicevano che la moglie di cesare deve essere trasparente come Cesare. E non deve valere questa norma anche per chi ha la responsabilità di giudicare? (Mille prese di posizione di chi scrive renderebbero superfluo che questo vale anche per i politici, dai più alti un grado sino agli ultimi).

Facciamo l'ipotesi di Berlusconi reo

Facciamo l'ipotesi di Berlusconi reo. Di una convinzione assoluta dei giudici, anche oltre la verità formale giudiziaria, e quindi l'esigenza di condanna (omettiamo la valutazione sul fatto che si dà per scontata la colpevolezza di Berlusconi senza che questo, essendo sospesa la parte di processo che lo riguarda, abbia potuto difendersi, e questo ben al di là del cosiddetto 'Lodo Alfano'). Non possono non aver pensato che l'uscita in piena campagna elettorale avrebbe determinato quel che ha determinato in termini di polemiche. Persino, ovviamente, di perdita di credibilità dello stesso pronunciamento della Corte. La Magistratura è uno dei poteri dello Stato, autonoma. Non è però l'inquilina di una Turris Eburnea, con libertà di procedere sempre e comunque senza tener conto di quel che c'é di fuori, anche perché poi le elezioni riguardano anche, come privati cittadini, i magistrati. Incontro al bar. Parla un 'uomo della strada', uno che ce l'ha con il Premier perché ha fatto troppi soldi, che ce l'ha per ragion politica, che dice cose che non si possono riferire per creanza, e arcistraconvinto della colpevolezza - lo sarebbe anche di fronte a prove lampanti di estraneità! - dice di essere 'incavolato' (abbiamo temperato il termine) per questa cosa. E' un regalo fatto a Berlusconi, "non a noi" anche se può sembrarlo.

Berlusconi impari però da Andreotti

Il Premier impari però da Andreotti. Si è armato di santa pazienza. Ha speso una fortuna per avvocati e tutto il resto. Avevano persino teorizzato il bacio al boss della mafia, cosa che ha fatto il giro del mondo rendendo un servizio al nostro Paese. Follia. Obiettivi però mancato. Qualcuno sperava infatti che nel frattempo, data l'età avanzata, Andreotti morisse interrompendo così il processo e lasciando pertanto l'ombra, e che ombra, di colpevolezza, incassando così e comunque il risultato politico. Sarebbe stato ancora una grossa mina nonostante l'età. Lui e parte della DC. Lo hanno neutralizzato, ma alla fine ne è uscito vincitore (e la parte precedente ai termini previsti, prescritta, per chi ha letto qualcosa in merito appare ridicola).

Si guardi bene dall'andare in Parlamento. La difesa la farà in Tribunale quando cesserà l'ombrello della carica istituzionale e tenuto conto delle maggiori chanches che per il Quirinale sta accumulando Fini. Il giorno che non avrà più cariche - vogliamo fare una previsione? - si sgonfieranno molte cose. Magari anche certe accuse. E se non fosse così, secondo e terzo grado passati con magistrati non impegnati, neppure culturalmente o sindacalmente, né a destra né a sinistra, ci fosse un debito da pagare quel giorno lo paghi.

Non fosse invece così e ci fossero in 2°, e casomai, in 3° grado conclusioni opposte rispetto al primo, ci sarebbe da pensare a quei condizionamenti di cui si diceva… E qualcuno ricorderà che una enorme maggioranza di italiani aveva detto sì al referendum radicale sulla responsabilità dei giudici…

Luca Alessandrini

Luca Alessandrini
Giustizia