Fondo di Solidarietà per vittime di mafia

Due procedure chiuse, tre in istruttoria

Dalla Prefettura:
Si comunica che nei giorni scorsi si sono concluse positivamente due procedure pendenti presso questa Prefettura, inerenti le istanze di accesso al Fondo di Solidarietà per le Vittime di Reati di Tipo Mafioso e Intenzionali Violenti.
Si rammenta che il suddetto Fondo opera in favore, tra l’altro, delle vittime che subiscono un reato commesso con violenza, ad eccezione dei fatti di minore gravità. Negli anni il novero dei crimini che facoltizzano la proposizione della domanda di accesso si è ampliato rispetto all’originario nucleo dei classici reati violenti (omicidio, violenza sessuale, lesioni gravissime ecc.) e oggi ricomprende, tra l’altro, anche il cd. “caporalato”, gli atti che sfigurano in modo permanente il volto (ad esempio i tristi fenomeni degli agguati con l’acido), nonché tutele maggiori nei confronti degli orfani superstiti delle vittime di femminicidio.  Si precisa, inoltre, che tra le condizioni necessarie per proporre l’istanza rientra anche l’aver esperito infruttuosamente l’azione risarcitoria.
Nello specifico, nei mesi passati erano state presentate due distinte richieste di accesso al predetto Fondo che, dopo opportuna istruttoria espletata da questo Ufficio con la collaborazione investigativa delle Forze dell’Ordine, sono state inoltrate con parere positivo all’accoglimento presso l’Ufficio del Commissario per il Coordinamento delle Iniziative di Solidarietà per le Vittime dei Reati di Tipo Mafioso e Intenzionali Violenti.
Il Comitato di Valutazione, costituito in seno all’Ufficio del predetto Commissario, ha riconosciuto la fondatezza dell’istruttoria svolta dalla Prefettura e ha elargito alle vittime, a titolo di risarcimento, le somme previste dalla normativa vigente.
Il ristoro riconosciuto ai richiedenti testimonia la vicinanza dello Stato a chi ha subito un crimine particolarmente efferato ed esecrabile, malgrado lo stesso non possa certo ristabilire la situazione ante delictum. Per ragioni di tutela della riservatezza e della tranquillità delle vittime si ritiene di non fornire informazioni relativamente alle generalità delle stesse, né particolari inerenti le circostanze in cui si sono consumati i reati.
Si segnala, inoltre, che allo stato presso il preposto Ufficio di questa Prefettura risultano in trattazione tre domande, presentate nelle scorse settimane, la cui istruttoria è appena stata avviata.
L’occasione è gradita per ricordare a chiunque abbia interesse che, per avere maggiori informazioni in merito alle modalità di accesso al Fondo in questione, è possibile prendere contatti con la Prefettura di Sondrio scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: prefettura.sondrio@interno.it; oppure consultando il seguente sito internet:
https://www.interno.gov.it/it/ministero/dipartimenti/dipartimento-libert...
Sondrio, 16 novembre 2020

Giustizia