Ivoriano ubriaco minaccia. Denunciato – Straniera torna in gattabuia

Attorno alle ore 17 di ieri 16 giugno, una telefonata al 112 ha segnalato la presenza, sul primo binario della stazione ferroviaria di Sondrio, di un uomo di colore, in evidente stato di ebbrezza alcolica, che, armato di un grosso bastone di legno, gridando, importunava e minacciava i viaggiatori in attesa del treno.

Immediatamente giunti sul posto, i Carabinieri della Compagnia di Sondrio, non senza qualche difficoltà, visto lo stato di agitazione dell’uomo, un cittadino 32enne della Costa D’Avorio, già noto alle FF.OO., regolarmente residente in provincia di Lecco, sono riusciti ad immobilizzarlo, nonostante la viva resistenza opposta al controllo da quest’ultimo, che ha spintonato e colpito con pugni i militari, fortunatamente senza cagionare loro lesioni.
Condotto in caserma e sottoposto ad accertamenti, al termine delle formalità di rito, è stato denunciato in stato di libertà per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, ubriachezza molesta, disturbo delle persone e porto di arma, consistente nel bastone, che è stato sequestrato.
Allo stesso verrà notificato anche un foglio di via obbligatorio dal Comune di Sondrio e dai Comuni limitrofi con divieto di farvi ritorno per 3 anni.

Scontava la pena a casa
Stava scontando una condanna definitiva a 3 anni e 6 mesi di reclusione, inflittale dal GUP del Tribunale di Civitavecchia (RM), lo scorso 04.07.2013, per “traffico di sostanza stupefacente” (art. 73 D.P.R. 309/90) ed era stata ammessa a fruire del beneficio della misura della detenzione domiciliare presso la sua abitazione di Forcola, in alternativa alla custodia in carcere, ma, a seguito di una segnalazione dei Carabinieri della Stazione di Ardenno, lo stesso organo ha disposto la revoca del beneficio e il ripristino della custodia in carcere. E’ successo ieri, 16 giugno. La donna, Urena Wilca, 26enne originaria di Santo Domingo, è stata così tratta in arresto, in esecuzione del provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, ed accompagnata al carcere di Como – sezione femminile.
(Note dal Capitano Claudio de Leporini)

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