09 11 10 (Aggiornamento del 16 XI) BERLUSCONO PRESIEDE ALLA FAO, PROCESSO OVVIAMENTE RINVIATO MA IL PM (!!!) e' CONTRO. RICORDANO I LETTORI IL SUICIDIO DEL PRESIDENTE DELL'ENI CAGLIARI? ALLORA…….

Milano 16 novembre 2009. Oggi avrei voluto andare ad assistere alla ripresa del processo sulla questione Mediaset - diritti TV che a Milano vede fra gli imputati il Premier Berlusconi. Meno male che l'impegno a Milano è saltato per cui rimasto a Sondrio ho evitato di andare là per niente. Vi è infatti stata la richiesta "di legittimo impedimento" essendo Berlusconi a Roma a presiedere l'Assemblea generale della FAO, presenti 60 Capi di Stato (anche il Vaticano …ha mandato il suo, ovvero il Papa!), decine di altri autorevolissimi personaggi dei vari Paesi del Mondo con partecipazione in sordina dei soli Paesi ricchi.

I giudici l'hanno ovviamente accolta rinviando al 18 gennaio con udienze settimanali. Solo un telegiornale ha dato però un dettaglio, di sfuggita ma importante.

Contro il PM!

Il PM era contrario.

Secondo questo bel tomo evidentemente l'udienza alla prima sezione del Tribunale di Milano era più importante che non andare a presiedere l'assemblea mondiale della FAO.

Il PM di cui è il dr. Fabio De Pasquale, quello che ha sollevato eccezione di incostituzionalità del lodo Alfano. Fin qui nulla da dire dal momento che rientra nelle prerogative dei magistrati anche il sollevare eccezioni di questo genere.

La cosa stridente è un'altra.

Ci siamo ricordati, e lo abbiamo verificato, che si tratta del PM che nel luglio del 1993 conduceva l'inchiesta sulla tangente ENI - SAI. Il Presidente dell'ENI Cagliari era in carcere, e che carcere, Questo signor Fabio De Pasquale lo interrogò e poi se ne andò in ferie. Cagliari si suicidò in cella. Furente Di Pietro, fra l'altro con un commento significativo quam qui maxime: "è una sconfitta, è una sconfitta, è una sconfitta".

Travaglio sul web, evidentemente di ben altro parere rispetto a Di Pietro, minimizza ma gli consigliamo di andarsi a leggere i giornali del tempo, giornali per inciso che pure erano pressoché tutti a favore del pool di Mani Pulite ma che non avevano minimizzato di fronte a quel morto in cella mentre l'altro era a spaparanzarsi su qualche lido ameno o comunque ben lontano da Palazzo di Giustizia milanese,

Non siamo i difensori di Berlusconi perché a noi, come dovrebbe essere per ogni giornale, non tocca essere né la difesa né l'accusa. Certo che l'impressione che la gente ha, con contributo rilevante di posizioni come quella odierna e di personaggi come quello, è di un accanimento giudiziario che andrebbe, al pari di quello terapeutico che é esecrato da quasi tutti, abbandonato. A casa sia i pericolosi buonisti come pure i pericolosi forcaioli e taglio delle mani, secondo la legge araba - un po' d'integrazione ci vuole! - per chi ruba alla o nella Pubblica Amministrazione.

GdS

PS Sul prossimo numero un articolo in argomento. Memoria juvat.

GdS

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Giustizia