GUERRA FINANZIARIA CONTRO L'ITALIA. CI SI METTE PERSINO IL PRESIDENTE DELLE BANCHE EUROPEE! INSIDER TRADING? ALLA GUERRA OCCORRE UNA RISPOSTA GIUDIZIARIA OLTRE CHE POLITICA 11 11 10 40

Guerra finanziaria contro l'Italia. Non bastavano i sospetti di "investor strike", locuzione traducibile in "sciopero degli investitori". Arriva una mazzata 'bellica'.

Il guerrafondaio è nientepopodimeno che il Presidente della Federazione delle banche europee (x) Christian Clausen, Presidente dell'Associazione bancaria svedese che, allucinante, ha invitato ben 5000 banche di 31 Paesi che aderiscono alla Federazione di vendere i titoli italiani in loro possesso.

"Le banche fanno esattamente quello che dovrebbero fare: stanno riducendo i rischi. Vediamo chiaramente come vengono venduti i titoli italiani. E dovrebbero continuare a farlo per allontanarsi dall'epicentro della crisi»". C'è stata una reazione del Direttore dell'Associazione bancaria Italiana che fa parte del Comitato esecutivo della Federazione che ha protestato definendo la sua posizione "inaccettabile" e aggiungendo che il presidente "deve esprimersi nell'interesse di tutti i suoi associati".

Non basta. La reazione del Direttore Sabatini è di natura bancaria. Ce ne sono altre due:

quella politica e quella giudiziaria.

Politica

- Un intervento di questo genere rappresenta una turbativa per l'Europa oltre che per l'Italia.

Giudiziaria

- Un intervento di questo tipo potrebbe avere risvolti giudiziari. E' proprio fuori posto ipotizzare che vista quella dichiarazione per l'ineffabile tecnocrate danese si possa parlare di Insider trading?

Risposta dura è quello che ci vuole dato che siamo in guerra.

Dal nuovo Ministro degli esteri.

Da qualche magistrato. Per il problema della competenza varrebbe, ad esempio, Milano in quanto sede di borsa ove si possono determinare le conseguenze di quella bellicosa dichiarazione.

GdS

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