Dopo arresti clamorosi domiciliari e novità
Scrivere di cose che non si conoscono oppure che si conoscono per sentito dire é per sua natura non fare buon giornalismo. Peggio ancora se, a vario titolo, ci sono persone di mezzo. Ci riferiamo in particolare all'attività della Magistratura e non solo nei casi più eclatanti ma anche se si tratta di un ladro di polli o di una bega da condominio.
Abbiamo avuto recentemente due casi concernenti pubblici amministratori, uno, il Sindaco di Dubino Barri, di natura politica per elezione, l'altro, il dr. Gianola funzionario, nominato alla guida dell'Azienda Ospedaliera generalmente assai apprezzato un po' da tutti.
In entrambi i casi stupore, sconcerto, interrogativi. Nel primo caso pesa la notizia, girata, pubblicata e da nessuno smentita, di una 'mazzetta' consegnata e registrata. Nel secondo caso la decisione della Magistratura di non concedere i domiciliari se non dopo settimane e settimane (per l'esattezza tre mesi meno un giorno).
Per quanto detto prima registriamo semplicemente la situazione.
Entrambi sono agli arresti domiciliari. L'ex Sindaco, dopo 42 giorni dietro alle sbarre, a casa sua ma non a Dubino bensì in Toscana. Il dr. Gianola a casa sua a Colico. Questi ha fatto sapere a tutti che non ne ha voluto sapere di patteggiare ma vuole andare a processo perchè continua a proclamare la sua innocenza.
Red