CASCANO LE BRACCIA! COPIARE LA SERENISSIMA REPUBBLICA DI SAN MARCO
Corruzione. Non c'é legge italiana che tenga. Occorre quella araba, del taglio delle mani, e poi del resto. Cascano le braccia a leggere i giornali, a sentire la TV. E cascano in particolare a quei tantissimi "politici", dai Sindaci dei nostri piccoli paesi vuia via a chi ha inportanti responsabilità, a vedere la gente fare di tutt'erba un fascio, di dire con Bartali 'tutto sbagliato, tutto da rifare". Non é vero. Occorre bastone e bastone nei confronti di chi sgarra copiando dalla Serenissima Repubblica di San Marco in cui a pari reato il nobile aveva il doppio di pena. O dove, come il caso di Pietro Tascal detto il fornareto' impiccato innocente, oltre alla riabilitazione e ad altri aspetti, scoperto il mandante, un potente, non lo si mandava a morte ma molto peggio: confisca dei beni ed esilio. Sulla strada a mendicare.
Distinguere il grano dal loglio. Comprensibile la voglia della gente di Grillismo, del Grillo che ispirandosi a Mao che a Wuhan nello Yangtze il 16 luglio del 1966 aveva nuotato per 14 km, si è fatto i quasi tre km dello Stretto di Messina a nuoto. Comprensibile sotto il profilo emotivo. E' dura, ma é però indispensabile fare appello alla razionalità. Grillo protesta, in parte a ragione in parte facendo del pericoloso qualunquismo. Il Paese non lo si tira fuori dai problemi protestando. Il Paese non lo si tira fuori dai problemi colpevolizzando una intera classe politica quasi che tutti fossero disonensti. Il Paese non lo si tira fuori dai problemi affidandosi ad una 'santo', laico naturalmente, che vanta come suoi successi una serie di risultati, alcuni discutibili, che gli sono stati resi possibili da una quarantina di voti di fiducia che i da lui bistrattati Partiti gli hanno assicurato in Parlamento, per la prima volta dal 1945 così proclive nel credito ad un Governo.
Bisogna cambiare.
Certo, bisogna cambiare, ma non rottamando tutto il resto. L'esperienza é un bene che é indispensabikle e tocca a chi la ruota l'ha già girata per un bel tratto passarla a chi si accinge a iniziare il suo percorso. Un esempio concreto. Renzi. Pare impersonare quello che tutti vogliono. Il nuovo. Il taglio del vecchio eccetera aeccetera. Bene. Vince le primarie. Vince le elezioni? Lo vediamo qualche giorno dopo a interloquire con la Merkel, Obama, Holland e via dicendo? Tante scelte ormai dipendono da quel che si decide fuori dai confini. Il maestro, da tutti riconosciuto tale, é stato Andreotti, che aveva il telefono facile, ci riferiamo ai numeri dei grandi. Spesso senza bisogno di vertici, di incontri e quant'altro. Come in tutte le cose c'é del vecchio da rottamare come ci sono dei giovanio da dirottare su altri impegni. Ma c'é soprattutto bisogno di persone valide e disponibili.
Il caso di Sondrio é lì da vedere Nessuno ha fiatato quando, poco tempo fa, Molteni ha comunicato la sua ricandidatura a Sondrio. E' in Comune da una ventina d'anni. 14 li ha fatti da Sindaco. Nessuno gli ha detto, amici o avversari, é ora di startene a casa. Per alcuni é un disastro, per altri un Padreterno ma, appunto, nessuno si é scandalizzato della sua rimessa in campo. C'é chi gli addebita le difficoltà in cui si trova la città. I limiti del Piano di Governo del Territorio, ad esempio, sono drammaticamente evidenti, limiti che con il suo precedente assessore, Stefanelli, non ci sarebbero certo stati. Ci sono altri ai quali del PGT o della crisi, evidente in centro storico, non interessa nulla per cui il loro appoggio ci sarà, entusiasta. Ma il dato di fondo qual'é? In democrazia di solito vince chi ha un voto più degli altri. Non é stato così per Molteni che non ha mai vinto le elzioni anche se ha pesato la sua popolarità personale.. Le hanno perse gli altri che non hanno regolarmente capito che il consenso va costruito con persone e programmi nei tempi giusti.
Sondrio ha certamente bisogno di cambiare ma la medaglia ha due facce. Per tre elezioni, e per vari motivi, la medaglia ha avuto da una parte Molteni, dall'altra Molteni, Se vogliono che non ci siano ancora due facce gli altri dovrebbero, entro questo mese, costruirla l'alternativa.
Stesso dato per Roma. Se si valutano i sondaggi il Parlamento che uscità dalle urne in primavera rischia di essere ingovernabile. E se succede questo lo spread andrà alle stelle. Grillo guadagnerà ancora. Le difficoltà aumenteranno. E lo spread salità ancora. Fin quando?
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