NU: 11 OTTOBRE 2012: PRIMA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE BAMBINE
Il premio Nobel Leymah Gbowee, sostenitrice di lungo corso della campagna di Plan per l'istituzione della Giornata della Bambina, afferma: "Penso che la Giornata Internazionale della Bambina sarà un momento storico per portare alla luce le situazioni che vivono le bambine nel mondo e dare modo ai media, alle istituzioni, ai governi e alle istituzioni educative di pensare. Le bambine e le ragazze sono il futuro del mondo e abbiamo assolutamente bisogno di un giorno dedicato a loro."
Cos'è Plan: Plan Italia è un'associazione italiana riconosciuta senza fini di lucro e affiliata a Plan International. Gli associati lavorano da oltre 75 anni con i bambini nei Paesi più poveri del mondo, per aiutarli a costruire un futuro migliore per sè e le proprie comunità. Dal 1947 al 1969 Plan ha sostenuto ben 11.500 bambini in Italia rimasti orfani a seguito della II Guerra Mondiale
Cosa si farà l'11 ottobre 2012
L'11 ottobre 2012 sarà celebrata la I Giornata Internazionale della Bambina e Plan lancerà ufficialmente la campagna Because I am a Girl che ha come obiettivo la mobilitazione di 4 milioni di persone a favore delle bambine alzando la mano e inviando una foto/video a Plan. Tutte queste azioni di mobilitazione saranno presentate e consegnate al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon l'11 Ottobre 2012. Alzando la mano si dimostrerà che:
-appoggiamo il lavoro di Plan nel sostenere il Segretario Generale delle Nazioni Unite nell'affermare l'importanza e la centralità dell'istruzione delle bambine nell'agenda internazionale;
sosteniamo l'obiettivo di Plan di garantire l'istruzione a 4 milioni di bambine attraverso i nostri programmi;
contribuiamo all'obiettivo di raccogliere 500 milioni di euro da investire in programmi a sostegno delle bambine di 50 Paesi in Africa, Asia e America Latina, per dare ad ognuna l'opportunità di completare la sua istruzione e poter scegliere il proprio futuro. Il Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon è al momento la persona maggiormente influente per portare avanti questa istanza a livello mondiale.
Ma non c'è solo Plan.
-Terre des hommes - l'organizzazione internazionale impegnata nella difesa dei diritti del bambini - lancia la campagna 'Indifesa' per garantire alle bambine istruzione, salute e protezione da ogni violenza.( Info su www.terredeshommes.it ).
Ecco i dati.
Nel mondo vi sono 60 milioni di spose bambine : hanno tra gli 8 e i 14 anni. Il giorno delle nozze arriva in genere tra i 12 e i 14 anni, a volte anche prima. Il marito è spesso un uomo più anziano, mai incontrato prima.
CLASSIFICA
L'organizzazione americana International Center for Research on Women (Icrw) ha compilato una «Top 20» dei Paesi in cui i matrimoni di minorenni sono più diffusi: il Niger è al primo posto (il 76,6% delle spose hanno meno di 18 anni), seguito da Ciad, Bangladesh, Mali, Guinea, Repubblica centrafricana, Nepal, Mozambico, Uganda, Burkina Faso, India, Etiopia, Liberia, Yemen, Camerun, Eritrea, Malawi, Nicaragua, Nigeria, Zambia. La «classifica » è basata su questionari standardizzati che non sono però disponibili per tutti i Paesi. Resta fuori dalle statistiche, ad esempio, gran parte del Medio Oriente.
POVERTÀ
I Paesi della Top 20 sono i più poveri del mondo. In Niger e Mali, rispettivamente il 75% e il 91% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno. Le spose bambine vengono dalle famiglie più povere in questi Paesi. Spesso i genitori ritengono di non avere altra scelta. «Sono viste come un peso», spiega al Corriere Saranga Jain, ricercatrice dell'Icrw. Nutrirle, vestirle e istruirle costa troppo. E c'è un forte incentivo economico a darle in spose presto. «Nei Paesi in cui vige la pratica della dote (Sud Asia e specialmente India), la famiglia dello sposo è disposta ad accettarne una più ridotta se la ragazza è giovane - dice Jain -. Così i genitori danno in spose le figlie da bambine per pagare di meno. E c'è un incentivo anche in alcuni Paesi africani nei quali sono i genitori della bambina a ricevere un pagamento: più è giovane, più alto è il prezzo». Uno studio condotto in Afghanistan (mancano dati standardizzati ma si ritiene che il 52% delle spose siano bambine) mostra che questi matrimoni vengono praticati anche per sanare debiti o ottenere, in cambio, una moglie per un figlio maschio. «La maggior parte dei genitori non vuole fare del male alle figlie», dice la fotografa americana Stephanie Sinclair, che ha conosciuto tante di queste bambine in Afghanistan, Nepal, Etiopia. «Pensano di proteggerle facendole sposare quando sono vergini: è molto importante in queste società. Ho però incontrato anche una donna che non sembrava dare molto valore alla figlia. "Perché nutrire una mucca che non è tua?", mi rispose quando le chiesi perché, dopo averla promessa in sposa, non la faceva più andare a scuola»(Al Palazzo dell'ONU , a New York dall'11 ottobre fino al 29 novembre saranno esposte 34 foto scattate da Stephanie Sinclair in 5 paesi alle bambine costrette a sposarsi).
IL MARITO
Le minorenni tendono ad essere date in moglie a uomini molto più vecchi di loro. In Africa centrale e occidentale, un terzo delle bambine spose dichiarano che i mariti hanno almeno 11 anni più di loro. In tutti i Paesi della Top 20 ci sono poi casi in cui la differenza d'età è di decenni: anche 70 anni. Come si spiega? Quando c'è un «prezzo per la sposa», occorrono anni di lavoro perché un uomo possa permettersene una giovane. Nelle unioni poligame, inoltre, man mano che il marito invecchia le nuove mogli sono sempre più giovani. «Uomini più anziani tendono a scegliere ragazze molto più giovani per far sesso - aggiunge Jain-anche perché è più probabile che non abbiano l'Hiv e malattie sessualmente trasmesse o per via di superstizioni secondo cui le vergini possono curare l'Aids; e perché saranno fertili più a lungo».
CONSEGUENZE
Le spose bambine si vedono negare la possibilità di studiare e di lavorare: continuano così ad alimentare il ciclo di povertà da cui provengono. Non possono lasciare il marito perché non hanno i soldi per restituire la dote, e il divorzio è spesso considerato inaccettabile. Il problema non è solo il matrimonio precoce, ma anche il parto precoce. La morte di parto è 5 volte più probabile per le bambine al di sotto dei 15 anni che per le ventenni, secondo l'agenzia per la popolazione dell'Onu (Unfpa). Il rischio di morte del feto è del 73% maggiore che per le ventenni. Non essendo le bambine fisicamente pronte alla gravidanza, le complicazioni sono frequenti: 2 milioni di donne sono affette da fistole vescico- vaginali o retto-vaginali, in seguito a lacerazioni prodotte dalla pressione della testa del feto. Le fistole causano incontinenza. «Le ragazze vengono ostracizzate dai loro mariti e dalla comunità - spiega la dottoressa Nawal Nour, direttrice del Centro per la salute delle donne africane di Boston -. L'odore di urina che proviene dalla fistola è così forte che le ragazze sono piene di vergogna. Sono scansate, abbandonate, sole». Nell'Africa sub-sahariana, inoltre, diversi studi mostrano che le ragazze sposate hanno più probabilità di contrarre l'Aids rispetto a ragazze single e sessualmente attive: perdono la verginità con mariti malati e non hanno il potere di negarsi o chiedere loro di usare il preservativo.
LA LEGGE
Dal 1948 l'Onu e altre agenzie internazionali tentano di fermare i matrimoni di minorenni. Tra gli strumenti più importanti: la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne e la Convenzione sui diritti del bambino. L'Unicef definisce ogni matrimonio di minorenni un'unione forzata, perché i bambini non hanno l'età per acconsentirvi in modo «pieno e libero». Quasi tutti i Paesi della Top 20 hanno fissato un'età minima per il matrimonio, molti a 18 anni. Ma la legge non viene rispettata. A volte mancano le risorse, altre volte la volontà politica. Spesso vi sono spinte al cambiamento dall'interno, ma anche resistenza. In Yemen, dove la legge non stabilisce con chiarezza un'età minima, alcuni leader religiosi e tribali criticano la pratica delle spose bambine, ma altri la appoggiano e ricordano che anche il Profeta Maometto sposò Aisha quando lei era una bimba. In Etiopia, secondo il Times di Londra, nonostante la Chiesa ortodossa si dica contraria, alcuni preti continuano a celebrarli. «Sposiamo le ragazze così giovani per assicurarci che siano vergini-ha detto uno di loro al giornale(Cfr.Corriere) -. Se fossero più grandi, qualcuno potrebbe averle stuprate». «La religione in alcuni casi può essere un fattore-spiega Kathleen Selvaggio, ricercatrice dell'Icrw -. Ma i matrimoni di bambine non sono legati a nessuna fede in modo specifico. Sono parte della cultura, tra i cristiani come tra i musulmani ». Quella delle spose bambine è una tradizione antica, radicata. La soluzione? Per l'Icrw l'unica via è alleviare la povertà, istruire le bambine e collaborare con i leader locali per cambiare le norme sociali.
E adesso, alcune riflessioni
Un saggio scritto quarant'anni fa dall'antropologa Elaine Morgan che Einaudi titolò L'origine della donna, partendo dall'anello di congiunzione tra noi e la scimmia, spiega come si andava consolidando la convinzione che la femmina è proprietà del maschio: «Se si è persuasi che le donne siano mentalmente inferiori, non ci si dà la pena di educarle e, finché non le si educa, rimangono mentalmente inferiori" Mentre Ildegarda di Bingen (proclamata Dottore della Chiesa), 900 anni fa scriveva: "L'uomo e la donna sono l'uno il compimento dell'altro, senza squilibri di primogenitura"( pvercesi@corriere.it ). Invece EDITH STEIN , filosofa, teologa, allieva di Edmund Husserl, era convinta che : Il peccato offusca l'armonia della vita comunitaria, anzi inficia la parità, stabilisce il dominio dell'uno sull'altra"( Cfr.: La donna - Il suo compito secondo la natura e la grazia ) perché La differenza fra femminile e maschile è sostenuta accanto all'insistenza sull'unità specifica dell'essere umano, infatti la donna e l'uomo sono esseri umani e in ciò consiste la loro uguaglianza, ma sono anche diversi nel senso che :"non solo il corpo è strutturato in modo diverso, non sono differenti solo alcune funzioni fisiologiche particolari, ma tutta la vita del corpo è diversa, il rapporto dell'anima col corpo è differente, e nell'anima stessa è diverso il rapporto dello spirito alla sensibilità, come rapporto delle potenze spirituali tra loro". Per Stein, la donna intuisce il concreto, il vivente e il personale, ha una particolare sensibilità per conoscere ogni oggetto nel suo valore specifico; fa propria la vita spirituale altrui e desidera portare alla massima perfezione l'umanità nelle sue espressioni specifiche attraverso un amore pronto a servire; tende ad attuare uno sviluppo armonico di tutte le energie. L'uomo ha l'impulso di conoscere, di impossessarsi dell'oggetto conosciuto per poterne godere e per plasmarlo secondo i suoi desideri. Ognuna di queste attività, però, lo coinvolge così fortemente che non può portarle ad armonia, se ne coltiva una, tralascia le altre proprio perché tende ad un forte dispiegamento di alcune energie". Poi nei " Problemi dell'educazione della donna scrive: "La specie, virile e muliebre, si esprime negli individui in modo diverso. Anzitutto essi sono realizzazioni più o meno perfette della specie; poi essi esprimono con più forza i tratti dell'una o dell'altra. L'uomo e la donna hanno gli stessi tratti fondamentali umani nella loro essenza, e alcuni di questi prevalgono non solo nei sessi, ma anche negli individui di questo o quel sesso. Perciò alcune donne possono presentare una forte approssimazione alla specie virile, e viceversa. Il che può essere connesso con la missione individuale. Certo, per tutto il sesso femminile, il matrimonio e la maternità sono il primo compito, ma non lo sono per ogni individuo particolare. C'è da ricordare che la vita della prima comunità umana fosse caratterizzata dall'amore. Infatti nella Genesi è confermato dal fatto che qui non si parla di dominio dell'uomo sulla donna ma di compagnia e di aiuto reciproco, in armonia di intenti.
E negli scritti sacri??
La creazione dei primi uomini viene narrata nel libro della Genesi in due brani: il primo in 1,26-28 ed il secondo in 2,7-22. Secondo i teologi liberali e modernisti, si tratta di due racconti contraddittori, mentre secondo i teologi conservatori, tradizionalisti e fondamentalisti, si tratta dello stesso evento narrato in due modi diversi.
La parola ebraica adam, "uomo", presenta infatti la stessa radice della parola ebraica adamà, "terra".
E dalla sua costola venne generata la prima donna, Eva:
« Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. » (Genesi 2,21-22).
Anche nel Nuovo Testamento vengono richiamate le figure di Adamo ed Eva. Ad esempio si cita il Vangelo secondo Matteo 19,4-5 oppure la prima lettera ai Corinzi 15,45-47.
Ahi, Tommaso!
Nella Summa Theologiae (Prima Pars, Quaestio 92, Articulus 3) San Tommaso d'Aquino spiega che la donna fu convenientemente creata dalla costola di Adamo. La creazione dal fianco simboleggia infatti un'unione sociale nella quale la donna non ha autorità sull'uomo, perciò non fu creata dalla sua testa. Al tempo stesso la donna non deve essere servilmente soggetta all'uomo, in quanto ella non fu creata dai suoi piedi.
False credenze legate al racconto biblico
Secondo una credenza popolare abbastanza diffusa, gli uomini avrebbero una costola in meno rispetto alle donne, eredità dell'asportazione subita da Adamo. In realtà sia uomini che donne hanno lo stesso numero di costole. È però importante notare che in molti testi di ampia diffusione, soprattutto relativi alla storia della scienza, viene spiegato che in passato questa credenza fosse una vera e propria tesi scientifica accettata e consolidata, derivante dal racconto biblico ed imposta di fatto come dogma dalle autorità religiose.
Del fatto che, anche in passato, la presunta costola mancante fosse solo una credenza popolare e non un dogma né una tesi scientifica, si possono portare molte prove. Uno dei principali teologi ed apologeti cristiani, Origene (185-254), nella sua opera Contra Celsum, spiega che il racconto della creazione di Eva non deve essere preso alla lettera, bensì deve essere interpretato per trovare le verità filosofiche contenute in esso. Lo scolastico Guglielmo di Conches (circa 1080, 1154) suggerisce che Eva fosse stata modellata dall'argilla che era sotto ad Adamo e non letteralmente creata da una sua costola. Il cardinale Tommaso De Vio (1469, 1534), uno dei più importanti teologi cattolici nel periodo della nascente Riforma protestante, spiegava che il racconto della creazione di Eva deve essere interpretato come una parabola, in quanto qualunque interpretazione letterale sarebbe assurda. Non vi è quindi traccia di alcun dogma sulla costola mancante.
Altre tradizioni
Nel Corano compare un racconto derivato da quello della Genesi. Una caratteristica interessante riguarda la geolocalizzazione, ovvero per gli islamici Adamo è stato plasmato con la terra (fango di argilla) fatta raccogliere da Dio nel luogo della attuale Mecca, precisamente dove c'è la Ka'ba. Allah mandò per primo l'Arcangelo Gabriele (Jibrīl) ma la terra parlò e giurò in nome di Allah che non le si sarebbe presa della materia, poi andò l'Arcangelo Michele (Mikail), ma non ne prese perché nuovamente la terra giurò nel nome di Allah. Infine l'Arcangelo della Morte (ʿAzrāʾīl) andò e, fedele al comando di Allah, non rispettò il giuramento della terra, prese 40 cubiti di essa e li condusse a Dio per plasmare Adamo.
Nei Veda
Nel Dizionario Filosofico, alla voce "Adamo", Voltaire cita il fatto che negli scritti vedici sia riportata la storia di un uomo chiamato Adimo e di sua moglie Procriti. Questo racconto, spiega Voltaire, sembra essere più antico di quello biblico, ma non si può assumere che la storia di Adamo sia tratta da quella di Adimo, in quanto le due vicende sono completamente diverse. La stessa tradizione brahminica rifiuta ogni possibile contaminazione tra i due testi.
Nell'Ebraismo Bereshit Rabbah, la raccolta dei Midrashim del primo libro della Bibbia Genesi, riporta che in principio Adamo era ornato con una sorta di coda che poi perse. Prima del peccato originale Adamo ed Eva presentavano sulla superficie del corpo una sostanza celeste madreperlacea e metaforicamente simile alla materia dell'unghia; in merito a ciò si parla anche dell'Avir. Sempre lo stesso testo riporta l'età di Adamo ed Eva al momento della loro creazione: 20 anni; come Noè, Mosè, Giacobbe e Giuseppe Adamo venne creato circonciso.
-Inizialmente Adamo ed Eva costituivano un essere unico, l' Adam, infatti secondo alcune opinioni erano schiena contro schiena mentre per altri Eva si trovava sul lato di Adamo; poi Dio, dopo averli così creati, li separò come primo uomo e prima donna. Precedentemente quindi essi non potevano congiungersi sessualmente.
-La statura elevata di Adamo dalla Terra arrivava sino al cielo ed egli poteva scorgere da una parte all'altra del Mondo grazie alla luce celeste creata da Dio.
-Nello Zohar è riportato che Adamo venne creato con la polvere del luogo del Tempio di Gerusalemme e con quelle di tutti i luoghi della Terra: poi Dio mischiò i quattro venti con i quattro elementi e diede vita ad un'opera meravigliosa, appunto Adam; Adamo possiede anche un elemento spirituale celeste, l'anima ricavata appunto dal Tempio Celeste di Gerusalemme del Mondo Superiore: così, anche nella sua formazione, l'uomo possiede elementi del Mondo dell'Alto e del Mondo del Basso.
Sempre l'esegesi ebraica dice che Adamo poté vedere in visione divina tutti gli Zaddiqim della storia, i giusti; in questa visione Adamo poté vedere tutte le anime delle generazioni successive, i saggi ed i re del popolo ebraico.
Secondo i testi della religione ebraica, come nello Zohar, dopo la morte, l'anima di ciascuno incontra Adamo; ad essa, che sembra rimproverare Adamo del suo primo peccato che causò la morte nel mondo, viene domandato dal primo uomo stesso se ha peccati rispetto a quello solo che egli trasgredì, come è scritto: non c'è morte senza peccato.
Anche l'Arizal ricorda che, oltre a Caino, Abele e Set, Adamo ed Eva ebbero altri figli maschi e femmine non menzionati nel Tanakh.
Nei 130 anni lontano da Eva Adamo produsse demoni sprecando seme.
Secondo la Qabbalah Adamo racchiudeva le anime di tutti gli uomini: più propriamente a ciò si allude parlando dell'Adam haRishon. Per il peccato poi commesso da Adamo le anime degli Zaddiqim ascesero in Alto staccandosi da lui.(Cfr.:Wikipedia)
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Cristianesimo
Nell'Apocalisse di San Giovanni il Messia, tornato sulla Terra, sconfigge per sempre l'Anticristo e le forze del Male. E quindi tutto sarà bello come in principio, quando Adamo ed Eva si amavano profondamente e non esisterà più alcuna rivalità tra di loro, né ci sarà alcun male.
Cinicamente, per quello che c'è termino con ciò che ha detto José Manuel Castelao Bragaño presidente del Consejo General de la Ciudadanía Exterior: "Le leggi sono come le donne, sono fatte per violarle" E' ciò che succede, no???
Maria de falco Marotta