DROGA, I 'CATTIVI MAESTRI' NON ABBIANO PATROCINI PUBBLICI

Una 16enne è morta per aver preso extasy ad una festa in spiaggia a Venezia; un ragazzo di 25 anni ha fatto la stessa fine dopo una festa, probabilmente non autorizzata, ad Ostia. La droga torna ad uccidere i ragazzi nel momento in cui credono 'solamente' di divertirsi. Considerando questi casi ci fa orrore pensare che c'è ancora chi va dicendo pubblicamente che la droga non fa male, o meglio che non tutte le droghe fanno ugualmente male e che alcune si possono anche consumare ogni tanto, per divertirsi, rilassarsi, o 'sballarsi' a seconda del tipo. I 'cattivi maestri' sono tanti, purtroppo, ma crediamo che sia necessario fare quanto possibile perché questi messaggi non si diffondano. A tal fine è necessario che le Istituzioni e gli enti locali non diano più alcun tipo di patrocinio pubblico a quegli artisti - e ci si riferisce in modo particolare ai cantanti - che inneggiano o fanno l'occhiolino alle sostanze stupefacenti, tutte, senza distinzione. Ci sembra doveroso infatti che le Istituzioni si schierino nettamente a difesa della legalità e della salute. Nessuno vieta a questi personaggi di esibirsi - sappiamo che hanno il diritto ad esprimere le proprie idee - ma si chiede che almeno su queste opinioni che tanto mettono a rischio la vita dei giovani non ci sia 'l'assenso' istituzionale.

Moige

Moige
Giustizia