ADOZIONI, PRIMA DI TUTTO L'INTERESSE DEL BAMBINO

L'Unione Europea ha recentemente annunciato che tutti i paesi aderenti dovranno (previa ratifica) entro pochi mesi allargare la possibilità di adozione anche ai single - uomini o donne - e alle coppie di fatto. Così facendo è come se si accettasse che per un bambino sia 'normalità' crescere con un solo genitore, o magari anche con due genitori dello stesso sesso. Come se avere una mamma e un papà non sia effettivamente importante per un bimbo. Secondo noi questa 'apertura' non tiene adeguatamente in conto il bene del bimbo ma è dettata, invece, dalla volontà di far felici i possibili adottanti. Insomma, sembra prevalere più l'interesse dell'adulto che quello del bambino. Secondo noi la necessità di appagare il desiderio, apprezzabile, di formare un nucleo con figli, non può scavalcare il diritto inalienabile dei bambini ad avere una famiglia composta da una mamma di sesso femminile ed un papà di sesso maschile, una coppia quanto più possibile stabile e che possa garantirgli un futuro sereno ed equilibrato. Quello che invece si potrebbe fare per aiutare concretamente i bimbi in attesa di adozione sarebbe snellire l'iter burocratico, senza però abbassare il livello di attenzione nella scelta dei genitori. In Italia ci sono tantissime coppie sposate che attendono di poter adottare un bimbo, e se si vogliono fare gli interessi dei minori meglio sarebbe partire proprio da qui, e non da un allargamento dei possibili candidati all'adozione. Ci auguriamo dunque che l'Italia prenda presto una posizione forte nei confronti dell'Ue sostenendo la centralità dei diritti dei bambini.

Moige

Moige
Giustizia