: APPELLO PER LA LIBERAZIONE DI TAREQ AZIZ. TENUTO IN GALERA CINQUE ANNI. - 2009 PROCESSATO IERI LA CORTE L'HA ASSOLTO DISPONENDO IL SUO RITORNO IN LIBERTA'

"Sono trascorsi diversi mesi da quando il Vice Primo ministro iracheno Tareq Aziz è stato arrestato dalle forze militari di occupazione dell'Iraq. Da allora, non si é saputo più nulla di lui, se non che le sue condizioni di salute, già precarie, si sono ulteriormente aggravate.

Qualche settimane fa, l'Associazione di amicizia franco-irachena ha lanciato un appello per la sua liberazione. Arabmonitor si fa promotore della richiesta in Italia, invitando i suoi lettori e tutte le persone di buona volontà a firmare l'appello per la liberazione del dirigente iracheno.

L'invasione dell'Iraq é stato, dal punto di vista del diritto internazionale, un atto illegale, compiuto senza l'autorizzazione delle Nazioni Unite. Le forze di occupazione in Iraq hanno arrestato un gran numero di civili e militari iracheni della cui sorte non si hanno notizie. Queste persone non godono dell'assistenza di un avvocato, non possono incontrare i familiari, non possono essere visitate dai funzionari della Croce Rossa internazionale. Sono dei prigionieri di guerra senza che i loro diritti, sanciti dalle convenzioni internazionali, vengano rispettati.

Tra loro, c'é anche il Vice Primo ministro Tareq Aziz. Data la sua età , 67 anni compiuti, considerando che ha subito negli ultimi anni diversi interventi chirurgici al cuore e sottolineando che le sue uniche "colpe" siano state quelle di aver rappresentato e difeso, come diplomatico apprezzato a livello internazionale, gli interessi del proprio Paese, e di averlo fatto con dignità, Arabmonitor ne chiede l'immediata liberazione".

Roma, 19 giugno 2003"

Questo è l'appello di quasi 5 anni fa che abbiamo firmato in tanti. Scorriamo l'elenco (omettiamo i nomi) e vediamo chi sono i firmatari:

impiegato tassista manager operaio studente Impiegato impiegata meccanico professore universitario Studentessa detenuto tecnico di catalog. bibliogr. Impiegato Consigliere Comunale PRC Studentessa traductrice assistente di volo agronomo studente

commerciante operaio pensionato insegnante ingegnere studente casalinga studente impiegato Semiologo-Islamista giornalista funzionario commerciante operaio studente pensionato operaia artigiano commessa impiegato grafico traduttore…

Eccetera.

C'era anche, fra i primi se non i primissimi firmatari un certo Alberto Frizziero, direttore di questo giornale e autore di queste note che la firma sotto quell'appello l'aveva messa perché convinto di quello che faceva e non certo timoroso di eventuale critiche che questa pubblica presa di posizione avrebbe prodotto.

Ieri lo hanno assolto e restituito - si ipotizza nonostante altri due procedimenti intentati contro di lui - alla sua famiglia. Non certo una Corte condiscendente visto che "il chimico" e altri sono stati condannati a morte. L'assoluzione di Tareq Aziz è inoltre particolarmente significativa se si pensa che luo è cattolico caldeo.

Due osservazioni. La prima la lasciamo ai lettori circa questi 5 anni in attesa della sentenza.

La seconda: per una condanna a morte in qualche Stato degli USA si mobilita contro, giustamente, almeno mezzo mondo. Ma le condanne a morte non sono tutte uguali? Cinesi e irakene comprese? Sempre che si tratti di questione, come tutti dicono, di principio.

a.f.

a.f.
Giustizia