DECRETO LEGGE - DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ISTRUZIONE E UNIVERSITÀ. NELLA SCUOLA SI CAMBIA. IL TESTO NELLA G.U. DEL 1.9

Norme secondo giustizia e buon senso

Nella scuola si cambia veramente con novità interessanti. Dopo il ritorno, giusto, degli esami a settembre ecco il ritorno dei voti espressi in decimi, come era una volta, in sostituzione di quel giudizio che aveva fatto il suo tempo e che comunque ben pochi rimpiangeranno. Insieme il ritorno del voto in condotta con le sanzioni collegate, anche se ci sarà da vedere se tutti i docenti avranno la necessaria determinazione nei casi più gravi per un giusto superamento della de-responsabilizzazione e dalla fuga delle responsabilità. Poi il ritorno al maestro unico. Sarà difficile che questa norma passi per via del problema che si presenterebbe con i maestri in eccedenza. Si vada comunque almeno ad un maestro responsabile e gli altri sottoposti. Infine la norma sui libri di testo, una di quelle cose che da anni si trascina con pesanti fardelli a carico delle famiglie che debbono spendere un sacco di soldi per libri cui sono state aggiunte foto o passi non sostanziali per poter "aggiornare" il prezzo del libro, edizione precedente. Per non parlare poi di quei libri che devono essere comprati per essere poi usati due o tre volte durante l'anno...

IL TESTO UFFICIALE (G.U. del 1.9)

Pubblicato dunque il Decreto-legge 1.9.2008 n. 137 'Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università (G.U. del 1 settembre) . Rispetto al testo preannunciato e che avevamo dato in sintesi ci sono in particolare le norme sul maestro unico alle elementari e quelle per il contenimento della spesa per i libri di testo. Pubblichiamo il testo integralmente per i primi 7 articoli, quelli che interessano famiglie e docenti.

Art. 1 Cittadinanza e Costituzione

1. A decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell'infanzia.

2. All'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti

delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a

legislazione vigente.

Art. 2 Valutazione del comportamento degli studenti

1. Fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti, doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede.

2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento é espressa in decimi.

3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo. Ferma l'applicazione della presente disposizione dall'inizio dell'anno scolastico di cui al comma 2, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto insufficiente, nonché eventuali modalità applicative del presente articolo.

Art. 3 Valutazione del rendimento scolastico degli studenti

1. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite é espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.

2. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite é espressa in decimi.

3. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

4. L'articolo 13, comma 3, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, é abrogato e all'articolo 177 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) i commi 2, 5, 6 e 7, sono abrogati;

b) al comma 3, dopo le parole: «Per la valutazione» sono inserite le seguenti: «, espressa in decimi,»;

c) al comma 4, le parole: «giudizi analitici e la valutazione

sul» sono sostituite dalle seguenti: «voti conseguiti e il»;

d) l'applicazione dei commi 1 e 8 dello stesso articolo 177 resta sospesa fino alla data di entrata in vigore del regolamento di cui al comma 5;

e) é altresì abrogata ogni altra disposizione incompatibile con

la valutazione del rendimento scolastico mediante l'attribuzione di voto numerico espresso in decimi.

5. Con regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si provvede al coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli studenti e sono stabilite eventuali ulteriori modalità applicative del presente articolo.

Art. 4 Insegnante unico nella scuola primaria

1. Nell'ambito degli obiettivi di contenimento di cui

all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamenti di cui al relativo comma 4 é ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola.

2. Con apposita sequenza contrattuale e a valere sulle risorse di cui all'articolo 64, comma 9, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, é definito il trattamento economico dovuto per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all'orario d'obbligo di insegnamento stabilito dalle vigenti disposizioni contrattuali.

Art. 5 Adozione dei libri di testo

1. Fermo restando quanto disposto dall'articolo 15 del

decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, i competenti organi scolastici adottano libri di testo in relazione ai quali l'editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto nel quinquennio, salvo le appendici di aggiornamento eventualmente necessarie da rendere separatamente disponibili. Salva la ricorrenza di specifiche e motivate esigenze, l'adozione dei libri di testo avviene con cadenza quinquennale, a valere per il successivo quinquennio. Il dirigente scolastico vigila affinché le delibere del collegio dei docenti

concernenti l'adozione dei libri di testo siano assunte nel rispetto delle disposizioni vigenti.

L'art. 6 riguarda il valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria.

L'art. 7 riguarda l'accesso alle scuole di specializzazione Mediche.

L'art. 8 riguarda le consuete "Norme finali".

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