Il vero pericolo é la strumentalizzazione della Giustizia
"L’Italia oscilla tra due drammatiche prospettive, la
strumentalizzazione della giustizia a fini politici e il
controllo politico sulla magistratura. Sono ambedue
prospettive mortali per la democrazia. C’è un pezzo della
sinistra giustizialista che sostiene la prima e parte della
Casa delle libertà che sta abbracciando la seconda. Noi
respingiamo l’una e l’altra. Siamo per tutte le misure che
evitino la politicizzazione della giustizia; difendiamo con
altrettanta energia l’autonomia della magistratura, contro
ogni tentativo di controllo o di intimidazione.
La possibilità per il magistrato di candidarsi alle elezioni
politiche è una delle più pericolose occasioni di
inquinamento. Ammettere la candidatura, solo quando sia
passato un ampio periodo dalla cessazione dal servizio,
separerebbe in modo inequivocabile la politica dalla
giustizia e metterebbe la magistratura al riparo da attacchi
e sospetti.
Per questo abbiamo presentato un emendamento alla legge di
riforma dell’ordinamento giudiziario, che propone il divieto
di candidatura alle elezioni politiche per i magistrati se
non siano passati almeno cinque anni dall’ abbandono delle
funzioni giudiziarie.
Con la stessa fermezza respingiamo ogni atto di controllo e
di condizionamento alla azione dei giudici. Siamo contrari a
tutte le leggi ad personam in materia giudiziaria.
Consideriamo pericolosissima l’istituzione di una
commissione d’inchiesta su Mani pulite, che si presterebbe a
un ulteriore uso politico di un periodo complesso e
difficile.
La legge sull’ordinamento giudiziario è debole per quanto
riguarda i pericoli di politicizzazione della magistratura.
E’ pericolosa non per la separazione delle carriere, che noi
appoggiamo in pieno, perché va a introdurre la
gerarchizzazione all’interno delle Procure.
Occorre difendere la piena autonomia del potere politico e
di quello giudiziario. Ogni interferenza tra i due poteri è
inaccettabile in uno Stato di diritto."
(Dichiarazione di Mario Segni, segretario del Partito dei liberaldemocratici,
nel corso di un dibattito dal titolo "Patologia democratica:
quando la giustizia è malata" al Centro di documentazione
economica per giornalisti:
"Denunciamo lo scandalo dimenticato della giustizia civile.
Nonostante qualche lievissimo miglioramento, rimaniamo
sempre, a grande distanza, il fanalino di coda dell’Unione
europea con una durata complessiva dei processi pari circa
al doppio della media europea.
Di fronte a questo fatto gravissimo, ancora più grave da
parte di un Governo che ha fatto della giustizia un suo
cavallo di battaglia, l’indifferenza di tutta la classe
politica è vergognosa. Non esiste, da parecchi anni, nessun
sforzo per affrontare questo problema. Se si tiene conto
dell’enorme spazio dedicato alla giustizia penale, il fatto
è scandaloso, e si spiega solo con la motivazione che a
pagare le spese della situazione è la parte meno abbiente
della società, che ha meno possibilità di farsi sentire.
Noi, come Patto abbiamo già avanzato alcune proposte, pur
consapevoli della difficoltà del problema: la modifica dei
criteri relativi alla determinazione del compenso degli
avvocati con un onorario in forma fissa a prescindere
dall’attività svolta dal difensore durante il processo; un
aumento delle distanze massime fra i tribunali; l’abolizione
di un grado di giudizio; la reintroduzione del merito per la
progressione di carriera dei magistrati.
Occorre aprire un serio tavolo di confronto con il comune
obbiettivo di realizzare tutte le riforme necessarie per
avviare il sistema giudiziario italiano verso gli standard
europei."
SITUAZIONE ITALIANA
Tabella 1 Cause pendenti e durata media al 30 giugno 2003
-
Procedimenti di primo grado pendenti
2.268.236
-
Durata media processi Tribunale
879
-
Durata media processi per le sentenze di II grado -
Tribunali
1.073
-
Durata media processi per le sentenze di II grado - Corti
d’Appello
774
Fonte: Relazione sull’amministrazione della giustizia del
Procuratore generale della Cassazione (anno 2003)
SITUAZIONE EUROPEA
Tabella 2 Durata media dei processi di cognizione civile
ordinaria (anno 1996)
Numero di mesi per gradi di giudizio, rispettivamente
I Grado,
II Grado,
III Grado,
Totale:
Austria
12 -
11 -
11 -
34
Portogallo
21 -
9 -
9 -
39
Danimarca
8 -
18 -
18 -
44
Svezia
12 -
12 -
24 -
48
Germania
8 -
12 -
30 -
50
Regno Unito
14 -
14 -
24 -
52
Olanda
18 -
18 -
18 -
54
Finlandia
8 -
24 -
24 -
56
Belgio
12 -
30 -
30 -
72
Spagna
18 -
24 -
36 -
78
Francia
12 -
12 -
65 -
89
Irlanda
24 -
30 -
36 -
90
Grecia
36 -
36 -
36 -
108
Italia
36 -
40 -
40 -
116
Media UE
17 -
21 -
30 -
69
(Fonte: Commissione europea - 1998)
Mario Segni
GdS 10 III 04 www.gazzettadisondrio.it