Mondiali: altro che Circo Barnum L'Italia conta zero, nel mondo e in Europa Corea-Germania: cambia la musica - Non tutto il male vien per nuocere - Esempi - Nebiolo, Cotelli e Susanna Agnelli - Gli sponsor - Circo
 
 COREA-GERMANIA: CAMBIA LA MUSICA
"COREA-GERMANIA: CAMBIA LA MUSICA?", 
 questo il titolo del commento pubblicato, come aggiornamento, il 
 22 giugno e che riproponiamo tal quale:
 "Ora che la Corea é giunta fra le quattro, che farà prima 
 la semifinale e poi la finale, o per il primo o per il 
 terzo posto, la musica potrebbe cambiare. Se continuasse 
 con il senso del pudore del mondiale coreano - al cui 
 confronto le donne in vetrina di Amsterdam andrebbero 
 proposte per la santificazione - e la musica restasse la 
 stessa (Sinfonia del furto in "do" maggiore) alla FIFA 
 sarebbe la rivoluzione e l'UEFA potrebbe partire in 
 quarta.
 C'é da legittimare quanto é avvenuto sinora, interesse 
 comune di Blatter e della Corea (ivi compreso il 
 potentissimo (in Corea dove é Presidente della 
 Federazione ma anche il maggior azionista della Hyundai, 
 ma anche nella Fifa di cui é Vicepresidente) signor 
 Chung Mong-joon. E allora la parola 
 d'ordine all'arbitro potrebbe essere quella di evitare 
 ogni decisione favorevole alla Corea. Nel dubbio 
 privilegiare la Germania. Si potrebbe così dire dopo: 
 "Visto? Tutto regolare". Staremo a vedere. Intanto 
 quello che abbiamo visto una reazione di grande dignità 
 da parte della Federazione Spagnola, al contrario di 
 quella della nostra FIGC, penosa e tale da far sembrare 
 i conigli mostri di ardimento".
 La partita é stata una verifica puntuale di quanto detto. 
 Nonostante la modestia estrema della squadra tedesca - la più 
 debole da molti mondiali a questa parte presentata dalla 
 Germania - la Corea ha dovuto inchinarsi, dato che finalmente 
 l'ha arbitrata un arbitro, con due segnalinee all'altezza, che é 
 stato veramente "arbitro" e non sostenitore.
 Corea comunque, al di là dei fuorvianti e sfacciatissimi regali 
 arbitrali, che ha fatto la sua figura, senza assi e tanta 
 grinta. In definitiva il Chievo dei Mondiali, con la sola 
 differenza che il Chievo in campionato non é stato minimamente 
 aiutato, anzi!, dagli arbitraggi.
NON 
 TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE
 Detto questo ricordiamoci di quel detto popolare secondo il 
 quale "non tutto il male vien per nuocere". Gli scandali coreani 
 hanno fatto esplodere il bubbone. Il dossier pubblicato dal più 
 autorevole quotidiano sportivo italiano non resterà senza 
 seguito, e verrà sicuramente ripreso in molti altri Paesi. 
 Facciamo anche un po' di tara, supponendo che l'ex-segretario 
 della FIFA, "pentito" di lusso, abbia magari ragioni, se 
 legittime o meno non possiamo dire, di lamentarsi del suo ex 
 Capo, ma basterebbe che fosse dimostrata anche solo una piccola 
 parte di quanto lui dichiara per buttare tutto all'aria. Chissà 
 se basterebbe alla FIFA salire sull'Everest per fare il pieno di 
 aria pura onde neutralizzare quello che si intravede, posto che 
 sia vera anche solo una parte.
ESEMPI
Un po' di esempi.
 Il 9 aprile di quest'anno si leggeva che il vice presidente della Fifa, il sud coreano Chung 
 Mong-joon (l'uomo-protagonista del mondiale, "il signor Hyundai" 
 in quanto figlio del fondatore delle industrie Hyundai), si era 
 pubblicamente dichiarato contrario alla rielezione di Blatter, reo di aver creato grossi problemi economici 
 all’organizzazione, alla presidenza e caldeggiava la 
 candidatura del camerunese Issa Hayatou.
 Aveva addirittura sostenuto che il presidente doveva essere rimosso dopo gli 
 scandali scoppiati in quel periodo "crando un grave danno 
 di immagine allo sport".
 Chung aveva preso in considerazione la possibilità di candidarsi 
 egli stesso contro Blatter prima di appoggiare il candidato 
 africano. 
 Chung, coopresidente del comitato organizzativo coreano della 
 Coppa del Mondo aveva specificamente dichiarato, come detto 
 sopra, che la necessità di non rieleggere Blatter stava nei problemi e negli scandali finanziari in cui la Fifa è 
 stata coinvolta da quando ne è presidente. “La Fifa ha ottenuto 
 un prestito di 420 milioni di dollari da una banca e per poter 
 ottenere il prestito la Fifa ha presentato gli introiti dei 
 Mondiali del 2002 e del 2006 come garanzia, contro le regole 
 della Fifa.
 A
 Parigi, l'8 giugno 1998 Joseph Blatter a 62 anni era divenuto 
 l'ottavo presidente della Fifa dopo esserne stato a lungo il 
 segretario generale e quindi conoscitore della "topografia" 
 mondiale. E in effetti raccolse un tale consenso che l'avversario, 
 lo svedese Lennart Johansson, si era ritirato ancora prima del 
 ballottaggio.
 Si era letto allora sulla nostra stampa: "aspettiamoci grandi cambiamenti nel mondo del calcio, da parte di chi, negli 
 ultimi anni si e' sempre battuto per innovazioni regolamentari 
 di ogni tipo. Aspettiamoci anche uno sguardo non 
 troppo benevolo nei confronti dell'Italia. Quell'Italia che ha votato, sembra, per Johansson".
 Lo scorso 26 aprile Repubblica scriveva: "Il numero 1 della Figc escluso dall'esecutivo Uefa 
 -
 Uno schiaffo all'Italia,
 l'Europa boccia Carraro.
 "Franco Carraro non è 
 stato eletto ieri a Stoccolma nel comitato esecutivo dell'Uefa e 
 di conseguenza il 29 maggio non entrerà nemmeno in quello della 
 Fifa. Il nostro calcio è fuori da tutto, e per i prossimi 
 quattro anni. Non conta più nulla (e già prima contava 
 pochino...). "Siamo solo capaci di piangerci addosso", l'analisi 
 di Antonio Matarrese, ex n. 1 della Figc, vicepresidente Fifa 
 sino al 30 giugno e messo da parte da Carraro nella 
 lotta (poi persa) per il potere. La Figc commissariata, la Lega 
 Calcio senza un presidente da oltre quattro mesi, le continue 
 lamentele dei nostri club sugli arbitraggi hanno pesato. Beghe 
 fra noi e i 
 risultati si vedono: nessuna squadra italiana qualificata nei 
 quarti di Champions League per la seconda stagione consecutiva e 
 l'Italia conta nel calcio come il due di dpicche quando la 
 briscola é cuori.
 L'Italia fuori dall'Europa con in tutto 17 voti su 51, Lussemburgo e Islanda 
 dentro!. 
  
 NEBIOLO, 
 COTELLI E SUSANNA AGNELLI
 Primo Nebiolo è stato l'ultimo nostro rappresentante di statura 
 mondiale. Presidente della Federazione Internazionale di 
 atletica, autorevole membro del CIO, anche Nebiolo vide le beghe 
 italiane e la guerra in casa, col risultato di avere alla 
 Presidenza della Federazione di casa nostra un signor nessuno 
 sul piano internazionale.
 Ma c'é anche Cotelli. Alla guida della valanga azzurra era il 
 riferimento dello sci mondiale. Portò alla Presidenza della FISI 
 l'avv. Gattai, cui però non andava giù che il mondo 
 internazionale dello sci guardasse Cotelli e non lui.
 Riuscì a togliersi dai piedi il nostro Mario. E giunse al punto 
 che per i mondiali in Valtellina pose come condizione che 
 Cotelli non facesse parte del Comitato organizzatore. Gattai 
 salì e divenne Presidente del CONI.
 Inutile dire che in campo internazionale Gattai non raggiunse 
 mai la considerazione e l'autorevolezza di cui invece godeva 
 Cotelli.
 Abbiamo già scritto che per risalire la china c'é bisogno di 
 gente esperta di relazioni internazionali. Alla guida del calcio 
 ci vorrebbe un collegio commissariale, per la parte interna e 
 tecnica formato da gente come Rivera, Zoff, un esperto di 
 economia vista la situazione finanziaria disastrata: per la 
 parte esterna Susanna Agnelli che unisce alla passione della sua 
 famiglia per il calcio l'esperienza di chi ha fatto il Ministro 
 degli Esteri.
GLI 
 SPONSOR
 Il Corriere della Sera del 24 giugno: "Il Mondiale strangolato dagli sponsor
 " e poi "Che il Mondiale 2002 sarebbe stato anomalo, lo si era 
 capito già il 31 maggio ’96, un venerdì, quando il Comitato 
 Esecutivo della Fifa, senza ricorrere al voto, decise 
 all’unanimità di assegnare la coppa a Giappone e Corea del Sud. Giappone e Corea avevano 
 investito in propaganda elettorale dall’89 al ’96, cento 
 miliardi di vecchie lire, con l’obiettivo di intervenire su un 
 volume di affari di 50 mila miliardi (25 miliardi di euro). È 
 stata quella la prima vittoria del business sullo sport".
 E ancora: "La seconda anomalia del Mondiale 2002 ha coinciso con un evento 
 inatteso e traumatico: il fallimento della della Isl/Ism,(21 maggio 2001), che per 
 diciassette anni era stata l’agenzia dei diritti televisivi e di 
 marketing delle più importanti federazioni internazionali e, 
 sino a metà anni Novanta, anche del Cio. La Isl aveva 
 acquistato, nel ’96, i diritti televisivi per i mondiali di 
 calcio 2002-2006 per un miliardo e mezzo di euro, rivendendone 
 poi una parte al gruppo tedesco Kirch. Il tracollo di Isl/Ism 
 nel 2001 aveva fatto traballare la Fifa 
 Fra gli sponsor di questo mondiale c’è anche il gruppo che fa capo all’onnipotente 
 presidente della Federcalcio sudcoreana Chung Mong-Joon, grande 
 nemico di Blatter in Fifa, presidente del comitato 
 organizzatore,
CIRCO
 Il segretario generale della Fifa Michel 
 Zen-Ruffinen, ovviamente ora ex-segretario, ha recentemente 
 presentato il rapporto in cui ipotizzava episodi 
 di corruzione che coinvolgerebbero direttamente il presidente Sepp 
 Blatter. Ne hanno dato una sintesi diversi giornali ma la 
 settimana scorsa anche La Gazzetta dello Sport in due 
 dettagliate pagine.
 Cinque dei sette vice presidenti della Fifa hanno chiesto le 
 dimissioni di Blatter, Undici dirigenti del calcio mondiale 
 hanno presentato una denuncia alla Magistratura svizzera, anche 
 se poi, la denuncia é stata ritirata da parte di undici membri 
 dell’Esecutivo, avvenuto il 31 maggio, un giorno dopo la 
 rielezione anche se il procuratore generale Urs Hubmann ha 
 dichiarato che il ritiro non ferma l'indagine.
 Non é tanto la fondatezza o meno delle accuse sotto la lente, 
 dato che su questo si pronuncerà il giudice una volta viste la 
 carte. Quello che conta, con tutti questi episodi é evidenziare 
 il clima, la situazione nella FIFA e la straordinaria gracilità 
 dell'Italia, persino in campo europeo.
 Relazione tra tutto questo e la sequenza di arbitraggi 
 determinanti per noi in senso negativo?
 La fase conclusiva con Brasile, Germania, Turchia (a proposito: 
 tutti parlano di sorpresa ma hanno la memoria corta visto che 
 dimenticano come é andata lo scorso anno la Coppa dei 
 Campioni...), e i padroni di casa non cancella certo le cose 
 da circo successe prima con arbitri e segnalinee nella veste 
 di prestigiatori e illusionisti.
 Non siamo in condizioni né di affermarlo né di negarlo. Ciascuno 
 la pensi come vuole anche se pensare che tutto sia stato frutto 
 di una serie straordinaria di coincidenze é confortante oerché 
 allora ciascuno di noi, applicando questi concetti, può 
 seriamente pensare di realizzare sabato un bel sei 
 plurimiliardario al Superenalotto!
***
 GdS 28 VI 02
 Torna
 a Italia e Mondo
 
