L’affidamento condiviso regola fondamentale e comune a tutte le separazioni dei coniugi, tranne nei casi di conclamata violenza famigliare

di Fausto Paesani



Spett.le La Gazzetta di Sondrio, proprio in questi giorni in
Italia stiamo assistendo ad un ulteriore tormento delle Famiglie
italiane. Ancora una volta alcune forze politiche, con il solo
ed unico fine di racimolare i voti necessari per potersi
accaparrare la vittoria alle prossime elezioni, promettono di
far approvare nuove Leggi riguardanti le coppie di fatto. Per
far meglio comprendere come i nostri politici, fino ad ora, si
sono interessati alle famiglie italiane occorre precisare che, a
fronte di un vertiginoso aumento delle separazioni, confermato
anche dalle proiezioni ISTAT, per ben 3 anni hanno tentennato
dietro ad una "riforma" che avrebbe dovuto risolvere l'eterno
problema dell'affido dei figli dopo la separazione dei genitori.
Dopo ben 3 anni di continue discussioni in parlamento, i nostri
politici hanno fatto passare un P.d.L. 66 che, di fatto, cambia
ben poco, o nulla, rispetto alle precedenti Leggi già in vigore.
In questo nuovo P.d.L. infatti si è data ancora una volta la
facoltà al giudice istruttore di concedere o meno il suddetto
affidamento condiviso, quando invece lo stesso doveva essere
applicato come regola fondamentale e comune a tutte le
separazioni dei coniugi, tranne nei casi di conclamata violenza
famigliare. Stando all'attuale applicazione delle Leggi nei
Tribunali oggi ci troviamo ancora con il 90 dei casi di
separazione in cui i figli vengono sempre affidati ad un unico
genitore, rilegando l'altro non affidatario all'unica funzione
di bancomat dal quale attingere unicamente i soldi del
mantenimento, in barba a tutte le regole del rispetto del
Diritto fondamentale di ogni bambino ad avere uguale
frequentazione dei due genitori. Tutto ciò nonostante che questo
Diritto sia stato più volte ribadito non soltanto dalla
Convenzione Internazionale dei Diritti dei Minori, ma anche dai
più competenti psichiatri e psicologi italiani e stranieri, al
fine di garantire una sana ed equilibrata crescita psicofisica
del bambino. Tutto questo tentennare dei legislatori ha portato
ai seguenti risultati tangibili:

- aumento vertiginoso delle separazioni giudiziali con relative
lotte interne tra i due genitori per avere l'affidamento dei
figli;

- diminuzione delle coppie che scelgono di sposarsi, considerati
i problemi che dovranno affrontare in caso di separazione;

- diminuzione conseguente del numero dei figli per ogni coppia,
viste le enormi problematiche sull'affido dei figli in caso di
separazione, oltre alle difficoltà economiche, comuni a tutti i
cittadini italiani, dovute all'attuale potere d'acquisto degli
stipendi. Considerate

queste situazioni di decadimento della famiglia italiana molti

cittadini avevano cercato un rifugio affidandosi alla
convivenza, ovvero costituendo le cosiddette "coppie di fatto".
Proprio in questi giorni però alcune forze politiche, per
racimolare i voti necessari a garantirsi il potere politico ed
economico nei prossimi anni, stanno "concentrandosi" per
proporre e far approvare delle nuove Leggi che
"regolamenteranno" la vita delle coppie di fatto. Se il
risultato sarà come quello ottenuto con l'applicazione delle
Leggi che "regolano"

attualmente le separazioni dei coniugi e l'affido dei figli, ci
dovremo preparare ad un'ulteriore mazzata in arrivo per le
Famiglie italiane, altro che "benefici" e "interesse" verso le
problematiche della famiglia.
Fausto Paesani

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http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli

GdS 20 IX 2005 -
www.gazzettadisondrio.it

Fausto Paesani
Giustizia