Cittadinanzattiva su caro benzina: Riduzione immediata delle accise e maggiore apertura alla concorrenza
“Più totem ai caselli ma soprattutto minori accise sulla
benzina, la vera iattura degli automobilisti. Per questo
chiediamo al Governo una immediata riduzione di almeno 5
centesimi delle accise che gravano su ogni litro di
carburante per tutelare i cittadini-consumatori dai continui
aumenti”.
Nelle parole del vice segretario, Giustino
Trincia, la posizione di Cittadinanzattiva in tema di caro
benzina.
Di seguito le richieste avanzate da Cittadinanzattiva in occasione dell’incontro in tema di
prezzi dei carburanti presso il Ministero delle Attività
Produttive a Roma.
A) immediata riduzione di almeno 5 centesimi delle accise
che gravano su ogni litro di carburante;
B) via libera alle
richieste della Grande Distribuzione per l’installazione di
distributori nelle adiacenze dei supermercati;
C) incentivi
all’ampliamento dei self servizi aperti 24 ore su 24 e sette
giorni su sette;
D) obbligo ai gestori di esporre in modo ben
visibile i prezzi dei carburanti, stabilendo controlli e
sanzioni per gli inadempienti;
E) installazione di tabelloni
su autostrade e strade principali che riportino i prezzi dei
differenti distributori presenti lungo il percorso.
“Dagli aumenti della benzina” ha commentato Trincia “più che
difendersi, quello che al massimo si può fare è cercare di
contenere i danni”.
Le accise, in alcuni casi istituite come una tantum
temporanea, sono rimaste in vigore anche se è venuta meno la
ragione finanziaria per cui vennero istituite: guerra
dell’Abissinia (1935), crisi di Suez (1956), disastro del
Vajont (1963), alluvione di Firenze (1966), terremoti (del
Belice, 1968, del Friuli, 1976, dell’Irpinia, 1980),
missioni in Libano e Bosnia. Le ultime accise sulla benzina
introdotte servono a coprire la spesa per il rinnovo del
contratto di lavoro degli autoferrotranviari (2003) e per
l’acquisto di autobus ecologici (2005).
Mariano Votta
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