IL CASO: Al Comune di Valmasino pignorano le entrate!

di Alberto Frizziero

Spenta la
prima candelina del suo mandato, martedì 14, il Sindaco Ezio
Palleni ha visto arrivare a Cataeggio, ove ha sede il
Municipio di Valmasino, il regalo di compleanno: 580.000
€uro da pagare. Lo ha stabilito la Magistratura al termine
di un iter alquanto lunghetto: 32 anni. E tutto per una
licenza edilizia per una villa attigua al Sasso Remenno,
prima concessa e poi revocata, con ricorsi e richiesta di
risarcimento da parte dell’interessato.


Gli abitanti del Comune sono 962, come a dire che la quota
di ciascuno di loro sarebbe dunque di 602,91 €uro. Basta che
ciascuno di essi, neonati compresi, versi tale cifra, il
debito è estinto evitando così che, come richiesto dai
legali, il gettito di tasse e imposte comunali venga
“sequestrato” e versato in acconto. In fin dei conti una
famiglia di quattro persone se la caverebbe con un’inezia:
quattro milioni e rotti, per esattezza 4.669.591 vecchie
lire..

Per il bene del Comune si può fare questo ed altro, no?

Pare di no.


E allora c’é da mettersi nei panni di un Sindaco che
improvvisamente si scopre insolvente, squattrinato e peggio
perché se gli sequestrano gli incassi come può fare a pagare
il personale, la luce, il telefono


Intanto una cosa va detta e cioè che il Sasso Remenno,
monolito con pareti tra i 25 e i 45 metri di altezza è ben
contento di starsene lì da solo, isolato, senza la compagnia
di costruzioni che possono essere fatte altrove. Contenti
lui e noi. Pur non conoscendo fatti e antefatti questo resta
un punto fermo.


Il secondo punto è obiettivamente di sorpresa per questa
conclusione di una vicenda che ha attraversato decenni e
intersecato diverse amministrazioni che si sono succedute.
Non sappiano se in passato ci sono stati tentativi di
conciliazione della vertenza, o ipotesi di transazioni tali
da portare alla costruzione dell’edificio in altra zona.
Senza avere questi elementi è difficile anche per chi di
queste tematiche si è occupato in provincia e anche a
livello nazionale, poter indicare vie possibili come da
domanda del giornale ma anche dei cittadini.


Il terzo punto riguarda il pignoramento e il tentativo di
acquisire i futuri incassi del Comune in acconto dei 590.000
€uro. Nessuno discute la legittimità anche perché gli
avvocati fanno il loro mestiere nell’interesse del cliente.
Non sfuggirà loro comunque l’impopolarità e magari anche il
fatto che la via coattiva magari non è così facile come
sembra. Non sono tutte rose e fiori…


A parere di chi scrive occorrerebbe fare come han fatto gli
italiani domenica e lunedì: una prova di buon senso,
misurata e equilibrata. Mi pare, posto che non vi siano
altri aspetti che allo stato non è dato di conoscere come
ulteriori possibilità di ricorsi e simili, che un tentativo
di mediazione potrebbe essere esperito, da soggetto estraneo
alla vicenda: dalla Comunità Montana di Morbegno, il cui
Presidente oltre a tutto è avvocato e quindi facilitato in
questo eventuale compito.


Quello che è certo non si può lasciare solo il Sindaco, il
Comune di Valmasino.

Alberto Frizziero



GdS 20 VI  www.gazzettadisondrio.it

Alberto Frizziero
Giustizia