Carabinieri in provincia nel 2021
Dal significativo riscontro dell'attività svolta si evidenzia il ruolo sociale svolto dai Carabinieri sempre, anche nei periodi più difficili come quello attuale adombrato dalla pandemia
L’anno che si sta per concludere ha visto il perdurare della pandemia sebbene in forme diverse da quelle del 2020. Ed anche quest’anno l’Arma dei Carabinieri in provincia di Sondrio, con le articolazioni del Comando Provinciale nella caserma Alessi di Largo Sertoli e quelle delle Compagnie di Sondrio, Chiavenna e Tirano, ha profuso il massimo impegno per rispondere alla domanda di sicurezza della popolazione e soprattutto per continuare ad essere vicina al cittadino per un’informazione, un consiglio, un aiuto nelle situazioni emergenziali come nella quotidianità così modificata.
Più di 5.000, quasi 14 al giorno, le chiamate alle centrali operative dell’Arma sul territorio per dissidi vari, per la maggior parte dei quali è stata sufficiente un’azione di mediazione per risolvere le controversie ed evitare ulteriori e più “fastidiosi” strascichi.
Quasi 2 al giorno, più di 750 nell’anno, sono state invece le telefonate per richiesta di informazioni: i carabinieri sono infatti in grado di fornire facilmente informazioni d’interesse per il cittadino che si rivolge a loro con la classica domanda “come fare per…?” su campi quali l’autocertificazione, le patenti, la trasparenza amministrativa o le pratiche automobilistiche. A questo conteggio però devono essere aggiunte tutte le richieste informali che i cittadini hanno rivolto direttamente ai 19 presidi dell’Arma distribuiti su tutto il territorio provinciale ed alle pattuglie che di notte e di giorno, tutti giorni, hanno vigilato su Valtellina e Valchiavenna.
Questi numeri testimoniano, ancora una volta, il ruolo sociale svolto dai Carabinieri sempre, anche nei periodi più difficili come quello attuale adombrato dalla pandemia.
Ed a proposito di vigilanza, occorre sottolineare che quasi 15.000 sono stati i servizi esterni svolti su tutto il territorio provinciale con l’impiego di circa 28.000 militari. In questi numeri rientrano varie tipologie di servizi esterni tra i servizi di carabiniere di quartiere (367 servizi), le pattuglie a piedi (183 servizi), i servizi di vigilanza e soccorso sulle piste da sci (235 pattuglie con l’impiego di 377 militari) ma a spiccare nettamente sono i servizi di perlustrazione, quelli svolti dalle autovetture che pattugliano il territorio e che garantiscono il pronto intervento alle chiamate dei cittadini: 11.748 servizi con l’impiego di 23.330 militari ovvero quasi l’82% del totale.
Nel capoluogo, per aumentare la sicurezza percepita e svolgere maggiormente il proprio ruolo di polizia di prossimità al cittadino vengono regolarmente disposti dei servizi con la stazione mobile, in primis nel quartiere della Piastra ma anche a piazzale Bertacchi, area più centrale ma molto frequentata. In questo modo l’Arma si avvicina sempre di più al cittadino con un presidio visibile, funzionale ed operativo.
Nel corso dei servizi sopra citati 62.946 sono stati i soggetti identificati e 47.441 i veicoli controllati.
Questi numeri sono il riscontro della strategia dell’Arma di controllo del territorio ed in particolare del controllo alla circolazione stradale, in un’ottica sia di prevenzione dei reati sia di tutela degli utenti della strada. Solo l’Arma dei Carabinieri è intervenuta su 241 incidenti stradali di cui la maggior parte con feriti (174 feriti). Altro aspetto di sicurezza stradale riguarda la guida in stato di ebbrezza; i Carabinieri hanno contestato 191 violazioni dell’art. 186 del Codice della Strada (guida in stato di ebbrezza alcolica) e 32 violazioni dell’art. 187 del Codice della Strada (guida sotto l’effetto di stupefacenti), fenomeno quindi presente e pericoloso, sia per se stessi che per gli altri, che l’Arma si impegna ad arginare.
Ulteriore, triste fenomeno presente in provincia è quello concernente la droga: 14 gli arrestati di cui 9 in flagranza e 5 su ordine dell’A.G., 36 denunciati, 159 segnalati quali assuntori dei quali 15 minori.
Più di 2 kg di stupefacenti tolti allo spaccio – sequestrati – dall’eroina alla cocaina, dall’hashish alla cannabis, segnale evidente di un disagio diffuso in valle soprattutto tra i più giovani.
L’Arma è stata impegnata anche sul fronte dei suicidi, 37 gli interventi di cui 18 per suicidi tentati e non sono mancati quelli che hanno riguardato minori.
In tema di contrato alla violenza di genere e contro vittime vulnerabili, l’Arma in provincia ha tratto in arresto 6 persone e ne ha denunciate in stato di libertà 105, ha indirizzato 41 persone ai centri antiviolenza, 9 casi di violenza sessuale investigati dai carabinieri, 8 casi di revenge porn, 3 violazioni di provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
In totale 73 gli arresti e 1.621 i denunciati.
Un ultimo commento non può prescindere dall’impegno profuso nelle attività di contenimento della diffusione del virus COVID.
I Carabinieri hanno continuato senza sosta a svolgere le proprie attività, anche esponendosi al contagio, sempre a tutela della popolazione. L’attuale normativa ha coerentemente decretato che i militari dell’Arma siano soggetti all’obbligo vaccinale limitando così significativamente anche la possibilità di veicolare la malattia ed i Carabinieri hanno risposto prontamente e fedelmente. Per il 2022, oltre alla speranza di un anno più sereno, si auspica un impegno condiviso in tal senso da parte di tutti, affinché, attraverso il rispetto delle note prescrizioni anche nella vita quotidiana, il virus possa essere efficacemente arginato. Da parte dell’Arma proseguirà il consueto impegno a garantire vicinanza e sicurezza ai cittadini.
L’Arma di Sondrio formula a tutti sinceri e sentiti auguri.