36 ore a parlare di Dio
di: Maria de falco Marotta
Per un caso straordinario, ho aperto un cassettino della scrivania e- curiosa come sono- ho rovistato tra le tante lettere che avevo conservato gelosamente, perché ognuna di esse, mi diceva delle cose speciali. Così, dopo anni che non c’è più, Carlo Fiore, il Direttore di quella bellissima rivista salesiana che ha fatto laureare molti ragazzi/e, mi spiega che cos’è Dio per lui. E per me, per voi in questo mondo assediato dal Covid19 che ci ha resi tutti estranei e sconvolti, che cosa è ancora Dio? Ricopierò riga per riga le sue risposte alle mie domande, tremende ancora oggi, e vedrete che qualche lacrima scenderà anche a voi perché- tra l’altro- Dimensioni Nuove non c’è più. L’hanno fatta morire come il suo fondatore.
Domande &Risposte
1) Credi in Dio “come” e perché?
Credere è come innamorarsi. Non lo si fa per motivi razionali. Nessuna “prova” dell’esistenza di Dio ha mai funzionato presso chi non crede. Io ci credo fermamente
per dono dello Spirito Santo. Ricordo un nostro ragazzo, oggi uomo fatto, che mi diceva: “Vorrei tanto credere, ma non ci riesco”. Non era ateo, ma agnostico.
Credo in Dio perché senza di Lui mi sentirei orfano, sperduto, figlio di NN. E’ Lui che dà senso alla mia vita, alle mie scelte, ai miei problemi (e quello di mia
sorella non è certo il minore ...)
2. Come te lo immagini?
Come Amore con la A maiuscola. “L’Amore”. Una forza di Amore che avvolge me e il mondo. Come tenerezza. Se Dio fosse donna (non è né maschio né femmina) lo immaginerei come la donna più innamorata di me, una donna tutto -Amore, tutta trasparenza e calori di Amore. E’ la categoria fondamentale, l’unica valida a un certo momento della vita.
3. Cosa ti aspetti da Lui?
Tutto. Il respiro, la vita, la forza di affrontare problemi e difficoltà, il perdono, la speranza che non muore, tra le tante speranze morte di chi ha già vissuto a lungo, rompendo tutte le “uova di Pasqua”.
4. Cosa veramente vorresti che faccia per l’uomo?
Niente di più di quello che ha già fatto: ha “regalato” suo figlio a me e per me, perché io diventassi figlio suo. Che scambio disastroso ... Ci voleva il fegato di un Dio per farlo. Tu “regaleresti” tuo figlio o tua figlia per salvare uno che l’ha rotta con per te per fartene di tutti i colori, per distruggerti se gli fosse possibile?
5. Di tutte le “facce” presentate da filosofi e teologi, quale preferisci e perché?
Motore Supremo? N0. Certo. Suprema razionalità? Che freddo ... Essere perfettissimo? Troppo distaccato da me. Per me preferisco san Giovanni che dice tre sole parole: “Dio è Amore. Comprende tutto, per chi capisce cos’è
l’Amore. Quello terreno, pur bellissimo, è solo un raggio, uno specchio appannato al confronto.
6. Credi veramente che sia il “giudice” che punisce e premia?
Una madre, un padre sono giudici di un figlio che magari sbaglia? L’immagine e il termine di giudice applicati a Dio, riflettono una certa concezione ed epoca
storica, ma oggi suonano male alla nostra sensibilità. Spengono tutto il clima di amore. Il problema è solo questo: Dio ci ha regalato la libertà e quindi la responsabilità dei nostri atti. E’ quello che ci fa uomini. E vuole che noi con Lui e Lui con noi ne facciamo da adulti la valutazione ma in linea di amore.
“Punire” e “premiare” sono due verbi ugualmente infelici e odiosi, residuato di un concetto un po' infantile di Dio, elaborato da pensatori a cui la categoria AMORE era molto tra parentesi.
7. Non ti pare esagerato che “Dio vede tutto anche i nostri pensieri?
La domanda suppone un Dio da cui dobbiamo “difendere” almeno la privacy dei nostri pensieri. Una mamma non “vede” tutto dei suoi figli, anche i pensieri, magari ancor prima che si esplicitino? Se Dio vede il mondo esteriore, non vedo perché non possa vedere il nostro mondo interiore. Siamo perfettamente trasparenti davanti a lui. “Tu sai di che impasto siamo fatti” dice un salmo.
Impasto di materia e spirito, di pensieri, aspirazioni, mediocrità, fallimenti, esaltazioni, slanci, stanchezze ... A me fa piacere che Dio veda tutto questo, perché li vede con occhio di mamma.
8. Se Dio è Padre, perché fa tanta paura, tanta che è preferibile ignorarlo?
Perché ne abbiamo trasmessa una immagine falsata, di un padre-padrone, non di una papà-mamma insieme, roccia che dà sicurezza e cuore che dà tenerezza.
9. Dio non è uno strumento di un certo potere assoluto? (Ebraismo, cristianesimo, islamismo)?
Tutto può essere falsato dall’uomo, anche l’amore. Che storicamente la religione – e Dio – sia stato “usato” a fini di potere assoluto è verissimo. Ma questo dimostra solo la capacità di falsificazione e strumentalizzazione dell’uomo. Quante volte i valori più alti sono stati e sono tuttora strumentalizzati dall’uomo. La nostra capacità di falsificazione è infinita come infinita la nostra libertà.
10. Elencami dieci buone ragioni per credere in Lui o per ignorarlo.
La fede, dicevo all’inizio, è un innamoramento di Dio per cui ci si consegna totalmente a Lui con assoluta fiducia. Se uno è innamorato ha 10, 100, 1000 ragioni (ma non sono ragioni razionali) per affermare il suo amore per quella
donna. Ma se non lo è, trova 10, 100, 1000 ragioni per rifiutarle il suo amore.
Grazie per le 36 ore che hai passato con me. Sono state bellissime. E valgono ben più di 36 giorni di vita incolore. O puntiamo tutto sull’Amore, e non capiamo più nulla di Dio e del cristianesimo.
Una gran “baciata”, Maria. E buon Natale!
C a r l o
Naturalmente, non siamo stati vicini tutte le trentasei ore. Lui volle le mie domande scritte che gli diedi di corsa e mi presentò le risposte il 4 dicembre del 1991! Pochi giorni dopo, giusto 36 ore!
Per me- sebbene i salesiani sono stati la mia classe educante nel sapere e nella ricerca, negli ultimi tempi, li ho visti un po’ sbandati, sarà il Covid o altro, in ogni modo non dimenticano che s. Giovanni Bosco è stato un fulgido esempio di come bisogna educare i giovani. Don Carlo Fiore lo fu certamente.