1. La Civiltà Cattolica, quaderno 3922 2. Master

ARTICOLI

«SI È PIÙ BEATI NEL DARE CHE NEL RICEVERE»
Riflessioni antropologiche e teologiche su At 20,35

Marc Rastoin S.I.
«Si è più beati nel dare che nel ricevere». Paolo negli Atti attribuisce a Gesù queste parole, che però non si trovano nei Vangeli. Si tratta tradizionalmente di un agraphon, un detto di Gesù «non scritto», ma che riflette il suo pensiero. Sull’origine e sul significato di questo detto sono state proposte diverse interpretazioni: l’eco di un racconto di Tucidide o di un proverbio greco; il tema del dono collegato con il dono di sé che fanno Gesù e Paolo mossi dallo Spirito; il primato della gratuità indipendentemente dall’accoglienza del dono; l’invito al dono rivolto anche ai poveri; l’importanza del ricevere come premessa al donare; la gioia del Padre nel ricevere l’offerta del Figlio e quella ancora più grande di ridargli la vita.

IL TENEBROSO MONDO DI NATHANIEL HAWTHORNE
Ferdinando Castelli S.I.

N. Hawthorne, assieme a E. Allan Poe, H. Melville e M. Twain, è tra i grandi della letteratura americana dell’Ottocento. Il suo romanzo La lettera scarlatta gli ha procurato una notorietà internazionale. Dopo una breve nota bibliografica, l’articolo esamina La lettera scarlatta, analizzando la psicologia e il dramma dei personaggi e indicando le idee di fondo che strutturano il romanzo. L’A. era calvinista, anche se moderato e critico. Si deve al calvinismo l’atmosfera cupa e paurosa del romanzo, il sentimento del destino o della fatalità che grava sulle vicende umane, e l’ossessione del peccato che contamina indelebilmente l’anima. Hawthorne non negò la gravità del peccato, né il marchio che esso lascia nell’anima, ma affermò pure che Dio è misericordioso e accetta le nostre afflizioni come espiazione.

LA RIFORMA DELLA CHIESA SECONDO SANT’IGNAZIO DI LOYOLA
Enrico Cattaneo S.I.

Sant’Ignazio di Loyola (1491-1556), fondatore della Compagnia di Gesù, si trovò a vivere in tempi molto difficili per la Chiesa, lacerata dalla Riforma protestante. La risposta cattolica fu la convocazione del Concilio di Trento (1545-64), a cui parteciparono alcuni gesuiti come periti teologi, per i quali Ignazio stilò alcune direttive molto pratiche. Certamente anche Ignazio aveva una sua idea su come riformare la Chiesa, ma lo strumento da lui usato furono gli Esercizi spirituali, centrati sul seguire Cristo povero e umile. Egli sperava così di riformare soprattutto il clero e, quando Marcello Cervini fu eletto papa, le sue speranze sembrarono realizzarsi. Ignazio era convinto che, partendo dalla «riforma della propria vita», tenendo davanti agli occhi il modello di Cristo povero e umiliato a causa della parola di Dio, non si poteva non arrivare necessariamente anche a una riforma delle strutture.

FOCUS

IL MEZZOGIORNO: TRA POVERTÀ E RISORSE
Francesco Occhetta S.I.

Il Mezzogiorno rischia una «desertificazione industriale»: i consumi non crescono da cinque anni, mentre il flusso dell’emigrazione verso il Centro-Nord continua a crescere: solo nel 2011 si sono trasferite 114.000 persone. Mentre la disoccupazione nazionale è pari al 12,5%, quella reale del Mezzogiorno supera il 28%, e una famiglia su sette guadagna meno di mille euro al mese. Davanti a questo scenario, il Rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno 2013 propone di favorire la rigenerazione urbana, continuare a investire nelle energie rinnovabili, sviluppare le aree interne fertili ma abbandonate, riqualificare le infrastrutture e la logistica per permettere al turismo di crescere. Il Governo è inoltre chiamato a trovare una soluzione al dramma della disoccupazione.

VITA DELLA CHIESA

I VALORI DEGLI ITALIANI NEL CONTESTO EUROPEO
GianPaolo Salvini S.I.

L’articolo continua l’esame dei risultati della quarta inchiesta European Values Survey in base a un nuovo volume recentemente apparso. Si considera l’aspetto religioso, raffrontando tra loro i vari Paesi europei nei quali la prevalenza di un’unica religione non è più usuale. L’Italia, Paese industriale avanzato e moderno, è largamente interessata dal fenomeno della secolarizzazione, che però sembra essersi arrestato. La percentuale dei credenti e dei praticanti è tuttora elevata, se non in crescita. Sono invece i comportamenti a essersi ampiamente laicizzati, anche se in Italia rimane molto forte la componente dei valori relazionali e sociali, che costituiscono una contraddizione per la società individualistica postmoderna. Essi fanno dell’Italia un interessante laboratorio di ricerca e di studio.

PROFILO

PIETRO FAVRE, IL PELLEGRINO
Santiago Madrigal S.I.

Nella sua intervista al nostro Direttore, Papa Francesco ha indicato in Pietro Favre (1506-46) la sua figura preferita di gesuita. Questi, originario della Savoia, fu il primo compagno di sant’Ignazio di Loyola e il primo sacerdote della Compagnia di Gesù: fu lui a introdurre nell’ambiente universitario Ignazio, il quale a sua volta lo formò con gli Esercizi spirituali. Uomo di carattere riservato e sensibile, dal cuore tenero e dallo spirito acuto, si vide implicato nelle controversie della Riforma: fu inviato dal Papa Paolo III in Germania per partecipare ai Colloqui di Worms e di Ratisbona con i protestanti. Come testimonia il suo Memoriale, era dotato di una particolare attenzione alle mozioni dello Spirito. In questo scritto si vuole presentare una visione della spiritualità e del cammino vitale del «pellegrino savoiardo». Pio IX lo dichiarò beato il 5 settembre 1872, ed è in corso il processo di canonizzazione.

NOTE E COMMENTI

SCIENTISMO E SENSO DELLA VITA
Giandomenico Mucci S.I.

La Nota tratta il tema dei limiti e delle pretese dello scientismo. Ne mostra l’inconsistenza alla luce del concetto di coscienza metafisica e dell’ambivalenza della scienza e della tecnica.

ARTE MUSICA SPETTACOLO

«SANGUE», UN FILM DI PIPPO DELBONO
Virgilio Fantuzzi S.I

Il film Sangue, realizzato da Pippo Delbono con mezzi elettronici leggeri, si compone di materiali raccolti direttamente dalla vita dell’autore a mano a mano che si svolgevano i fatti. Due le componenti fondamentali: cronaca della malattia e della morte di Margherita, madre del regista; amicizia di Delbono con Giovanni Senzani, ex capo delle Brigate Rosse, che ha finito di scontare in carcere la pena che gli è stata inflitta per i reati compiuti. Quale rapporto c’è tra due vicende così lontane, tenute insieme dal fatto che entrambe entrano a far parte del vissuto di un uomo di spettacolo, attivo nel teatro e nel cinema? Il rapporto è determinato dalle numerose antitesi che si incontrano nel film: vita e morte, prima di tutto, corpo e anima, vita oltre la morte e morte che si inserisce nella vita di chi, invece di donarla, toglie la vita ad altri. Il groviglio può apparire inestricabile, ma il film, animato da un’autentica ricerca della verità, non si arresta di fronte a nessun ostacolo. Lancia uno scandaglio nel profondo del cuore umano e riesce a far intuire, con la forza della poesia, uno spiraglio di luce anche là dove, in apparenza, le tenebre hanno il sopravvento.

RECENSIONI

RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

Biagioli F. 409 - Bovati P. 404 - Brun J. 413 - Cassirer E. 409 - Corago J. 411 - Cruciani M. 407 - Ernesti J. 405 - Felice F. 408 - Nelson L. 409 - Paolo VI e la crisi postconciliare 405 - Poggio M. R. 415 - Questo mondo, il male, l’Apocalisse 412 - Ruggieri G. 412 - Spadaro A. 402

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Riceviamo da Roma:
Presentazione del Master in Architettura, Arti Sacre e Liturgia, coordinatore accademico Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio
Venerdì 29 novembre 2013, alle 10,30, all’Università Europea di Roma, via degli Aldobrandeschi 190, si terrà una giornata di presentazione del Master universitario di II livello in Architettura, Arti Sacre e Liturgia, giunto alla sua settima edizione. L’incontro si aprirà con un saluto delle autorità accademiche. Interverrà Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, che da quest’anno ricopre il ruolo di coordinatore accademico del Master. Seguirà la consegna dei diplomi agli studenti. Il Master universitario di II livello in Architettura, Arti Sacre e Liturgia dell’Università Europea di Roma propone un incontro tra architettura, pittura, scultura, musica, teologia e liturgia. Ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere un linguaggio artistico-architettonico che valorizzi e non vanifichi l’esperienza del sacro. Attraverso lo studio della tradizione e l’attenta valutazione della molteplice realtà delle esperienze artistiche dell’oggi, il Master vuole sviluppare un linguaggio artistico contemporaneo non privo di quei significati simbolici che rinviano l’uomo al trascendente attraverso la “via pulchritudinis”, dando così corpo alla dimensione dell’arte come manifestazione della vita cristiana.
Carlo Climati
www.universitaeuropeadiroma.it - http://www.universitaeuropeadiroma.it/master-2013-2014/1588 - http://www.archuer.com/Home.html

 

Fatti dello Spirito