CEC: IL PROTESTANTESIMO ITALIANO

DAI PATTI LATERANENSI ALL’ASSEMBLEA COSTITUENTE

Il 25 aprile 1945 segna il punto di svolta per l’Italia con la liberazione dal regime fascista e la fine della guerra. Ripercorriamo alcuni momenti della storia delle chiese evangeliche italiane tra Fascismo, Antifascismo, Resistenza e Costituente.

L’11 febbraio 1929 avviene la firma dei patti del Laterano tra Santa Sede e Italia. Dopo quattro mesi, viene pubblicata la legge che stabilisce il principio della libera ammissione dei culti diversi dalla religione cattolica, poi regolata con regi decreti, comunque, molto restrittivi della libertà religiosa.

Già l’8 settembre del 1943 la Chiesa valdese ribadisce con forza la centralità del principio libera chiesa in libero stato a beneficio di tutte le confessioni.

Il 20 maggio 1946 il principio viene restituito nel Manifesto per la libertà religiosa del Consiglio delle chiese evangeliche. L’Assemblea costituente, insediatasi il successivo 25 giugno, elaborò gli articoli della Costituzione. Tra i principi: il ripudio alla guerra e la libertà; in particolare, dopo discussioni molto accese si arrivò ad un accordo, patrocinato dal democristiano Moro e dal comunista Terracini sugli articoli 7 e 8. L’articolo 8 stabiliva in sostanza che “tutte le confessioni religiose sono egualmente libere” ed apriva la prospettiva di successive intese tra Stato e tutte le confessioni religiose strutturate. Nota bene: il precedente (non a caso) articolo 7 finiva per incardinare nella Costituzione i discussi Patti del Laterano.

Discutiamo di storia d’Italia in prospettiva evangelica con: Sergio Ronchi, autore di libri di teologia e già responsabile del SondrioCEC, introdotto da Fausta Messa dell’ISSREC.

Emanuele Campagna

Fatti dello Spirito