DON SERGIO MARCIANO’ DOPO L’ULTIMO CANTO RESTA SULLA STRADA. UN GRANDE MUSICISTA OLTRE CHE FEDELISSIMO SACERDOTE. GRANDE CONCORSO DI POPOLO PER LE SUE ESEQUIE. GIOVEDI? 22 IL CIRCOLO MUSICALE LO RICORDA ALL’AUDITORIUM TORELLI

Venerdì 16 febbraio la Corale di Sondrio era aveva programmato una serata conviviale in un Ristarante “storico” della Valle, il San Carlo. Serata in allegria ovviamente anche con i canti, l’ultimo dei quali proprio uno di Don Sergio Marcianò, compositore ed esecutore insigne (organista). Verso le 23 mentre stava attraversando la Statale per raggiungere l’antistante parcheggio veniva investito, sulle striscie, da un’auto che pare viaggiasse a velocità modesta. Destino: i suoi 85 anni finivano lì, senza nessuna possibilità per i soccorritori. Destino, forse inconsciamente previsto dal momento che da lungo tempo aveva segnato per domenica 18 una omelia particolare per un evento importante. Qualcuno ha pensato a quell’omelia, e magari anche alle musiche di accompagnamento alla S. Messa, come appuntamento molto, molto importante, in un altro mondo nel quale i suoi coristi, e tanti con loto, credono.

Sergio MARCIANÒ nacque a Roma il 14 dicembre 1922. La madre era di Villa di Tirano.mentre il padre, originario della Puglia, era suonatore di tromba nella Fanfara dei Carabinieri. Ancora bambino studia prima pianoforte e poi organo nel Seminario di Como con il M.° Luigi Picchi, organista della cattedrale di Sant’Abbondio. In campo musicale esami di teoria e solfeggio al Conservatorio di Milano, diplomi di pianoforte, organo, composizione organistica (con encomio del Ministero della P.I.), polifonia vocale, composizione, magistero in Canto Gregoriano. Allievo di Cesare Chiesa e di Bruno Bettinelli, dal 1954 inizia a pubblicare musica d'organo e vocale per le Edizione Schola di Como e dal 1963 inizia la collaborazione con la Casa Editrice Carrara di Bergamo, presso cui pubblicherà tutta la sua produzione organistica e vocale. Maestro di Cappella nella Collegiata di S. Martino di Tirano (1954-1959), Cappellano all'Istituto Santa Croce e organista e Maestro di Cappella nella Collegiata di Sondrio (1959-1971) organista e Maestro di Cappella nella Basilica di S. Vittore di Varese (1972-1976). Nel 1972 inizia anche l'insegnamento di Organo e composizione organistica presso il Conservatorio " A. Vivaldi" di Alessandria, svolgendo contemporaneamente qualificata attività concertistica in Italia e in vari altri paesi europei.

La sua attività musicale liturgica è iniziata negli anni ’50 per la liturgia in latino (sulle riviste “Schola” di Como e Carrara di Bergamo) e ha proseguito brillantemente negli anni post-conciliari durante i quali ha dato le sue cose migliori.

Scrittura personale, inconfondibile, veicolante un pensiero musicale denso, proibito ai superficiali e ai faciloni. Importanti nella sua formazione artistica furono i contatti avuti con Cesare Chiesa, organista di S. Celso a Milano e soprattutto, con Bruno Bettinelli.

La sua musica per organo si colloca autorevolmente tra i più interessanti repertori contemporanei.

Dall'editore Bongiovanni (Bologna) sono stati pubblicati sette CD di sue composizioni organistiche nella propria esecuzione; da ISMA CLA / 20 IG un CD "VOCI ED ECHI del '900 pianistico" con Sonata - Fantasia contrappuntistica - Albumblat (pf. G. Vercillo); da EDIZIONI CARRARA (Bg) un CD con Grande Messa Giovanni XXIII per coro a quattro voci, organo, trombe e tromboni - Cantigas de Santa Maria per coro a quattro voci e organo.

Qualche sua produzione (CD):

Sergio Marcianò - Opere per Organo e da Camera

ROMANZA per tromba (o clarinetto) e pianoforte (1971)

Pagina composta sul monte Stelvio durante una vacanza e dedicata al proprio maestro di sci dilettante suonatore di tromba.

clarinetto: Giuseppe Trabucchi pianoforte: Giorgio Vercillo

PEZZO DA CONCERTO per clarinetto e pianoforte (1988)

La composizione prende avvio da un tema che prelude a un brano in forma di primo tempo di sonata. Lo stesso tema, variato, collega il primo al secondo brano in forma di Rondò e, ulteriormente variato, conclude il lavoro.

clarinetto: Giuseppe Trabucchi pianoforte: Giorgio Vercillo

PARTITE per chitarra sopra: "Herzlich tut mich verlangen nach einem selgen End" (Di cuore desidero una fine beata) (1977).

Melodia di un Lied assai noto su te-sto di Christoph Knoll (1599), usata da Johannes Brahms per uno dei suoi corali organistici e immortalata da J. S. Bach nella sua Matthaus Passion. Le partite si snodano so-pra questa melodia nella successione di nove Variazioni.

chitarra: Christian Saggese

SUITE per flauto e chitarra (1978)

Si articola in sei pezzi: Preludio - Valse - Romanza - Scherzo - Can-tilena - Finale

flauto: Romilda Torti chitarra: Christian Saggese

RICORDANZE per chitarra (1977)

Suite di sei pezzi che l'autore dedica alla propria sorella. Da qui un certo carattere allusivo a memorie di tempi lontani e in qualche misura autobiografiche.

Preludiando - Gavotta - Musette - Sarabanda - Minuetto - Siciliana.

chitarra: Christian Saggese

DIVERTIMENTO sopra un tema di W. A. Mozart per quartetto di clarinetti (1985)

Composizione costruita sul tema della "Romanza" di Eine Kleine Nachtmusik di Wolfgang Amadeus Mozart, tema che appare integralmente e secondo la precisa ste-sura del grande di Salisburgo solo al termine del brano. L'evolversi della composizione, una collana di variazioni e di sviluppi, vuole condurre a gustare il tema lineare, di-steso, universalmente conosciuto, solo al termine di un intenso percorso caratterizzato dalle molteplici indicazioni agogiche: andante - drammatico - mosso con leggerezza - vivace e scherzando - larghetto - moderato - vivace - elegiaco - allegro - lentamente ed espressivo.

La registrazione è dal vivo, nella esecuzione del quartetto di clari-netti "Paul Arma" del Conservatorio di Alessandria.

SONATA UNDICESIMA (1996)

Un "Lento" di sofferta interiorità, espressa in linguaggio fortemente cromatico, conduce al "Mosso" che, liberamente strutturato, si esprime in forti contrasti di temi e di sonorità per concludere riproponendo il "Lento" iniziale. Il secondo Tempo è costituito da un "Largo" nel quale la tensione del precedente discorso non è spenta pur se espressa in una scrittura contrappuntistica trasparente. L'ultimo Tempo è un "Rondò" che nella successione delle sezioni (maestoso - vivace - largamente - poco mosso - maestoso) vuole pervenire ad una affermazione di sereno ottimismo.

DIVERTIMENTO sopra un Tema di W. A. Mozart (2000)

Il Tema è quello celeberrimo della Sonata in La maggiore K331 per pianoforte sul quale Mozart ha condotto le variazioni che costitui-scono il primo tempo della sua so-nata. Lo stesso Tema ha sollecitato la fantasia anche di altri musicisti tra cui Max Reger che su di esso ha costruito uno dei suoi maggiori lavori per orchestra. Il divertimento si articola in sette sezioni, ognuna delle quali costituisce praticamente una composizione compiuta.

SONATA DODICESIMA (2000)

Non è la classica forma di sonata, bensì il riferimento va all'antico si-gnificato "musica da sonar". A un primo tempo dal carattere quasi improvvisatorio, succede un Asso-lo di Tromba, che vuole valorizzare il timbro luminoso di questo re-gistro. Un tempo "Lento" trasporta in un clima riflessivo e mistico mentre l'Allegro finale completa la breve composizione.

SUITE GREGORIANA (1997)

Vuole essere una parafrasi orga-nistica della messa gregoriana "Lux et origo". Il primo tempo ripropone il Kyrie - il secondo il Gloria in excelsis - il terzo il Sanctus Bene-dictus - il quarto l'Agnus Dei - il quinto conclude con l'Ite missa est.

SCHEDA

La sua produzione musicale (il cui catalogo fino al 1993 figura in aa.vv., Il linguaggio musicale di Sergio Marcianò Milano 1993), è stata pubblicata dalla Case editrici Schola, Carrara e Bèrben. L'opera per organo (1954-1995) è stata incisa nell'esecuzione dell'autore, pubblicata in 2 LP dalla Eco Ricordi e infine raccolta in 7 CD editi dalla Bongiovanni di Bologna. Sono numerose le musiche destinate all'assemblea dei fedeli per un'esecuzione all'unisono, che comprendono inni, parti del Proprio della messa, un'ampia raccolta di brani per la Liturgia ambrosiana e i recentissimi pezzi dell'Innario di Bose (1999). Composti per coro a due, tre e quattro voci (a seconda dei casi con o senza organo), i canti destinati al coro comprendono ancora inni, parti del Proprio e mottetti e includono fra l'altro le Cantigas de Santa Maria e la Grande Messa Giovanni XXIII per coro a quattro voci, organo e ottoni (1989). Recentemente ha musicato gli Inni per il Proprio dei numerosi santi e beati salesiani.


Nel 2002, su proposta della Fondazione Pro Valtellina, il Capo dello Stato lo ha insignito dell'onorificenza di Commendatore dell'OMRI di cui ha ricevuto le insegne nella Basilica della Madonna di Tirano al termine di un concerto che ha voluto offrire per l'occasione alla cittadinanza. Fra le opere di don Sergio figura la "Marcia Madonna di Tirano" scritta appositamente per la banda cittadina tiranese in ricordo del padre, Giuseppe, che fu maestro e rifondatore del sodalizio dopo la seconda guerra mondiale.

Per la ricorrenza del Cinquecentenario dell'apparizione ha musicato un inno ed una lauda pubblicati nell'esecuzione della Corale Polifonica Astiense in un CD offerto al maestro dagli ex allievi. Nel 2005 il Consiglio Comunale di Tirano, con voto unanime, lo ha nominato cittadino onorario.

Don Sergio è morto a Chiuro, dove si trovava con la corale della collegiata di Sondrio, il 16 febbraio 2007.

(Bruno Ciapponi Landi)

BIBLIOGRAFIA

aa.vv., Il linguaggio musicale di Sergio Marcianò Milano editore, Milano 1993

Chiesa Silvana, Sergio Marcianò compositore organista, "Contract" n.30 - 2000 p.18-

DISCHI E CD

Opera per organo (1954-1995), eseguita dal'autore, pubblicata in 2 LP dalla Eco Ricordi

e successivamente raccolta in 7 CD (GB 5590/96-2) editi dalla Bongiovanni di Bologna

Voci ed echi del ‘900 pianistico (pf. Vercillo), ISMA CLA

Grande Messa Giovanni XXIII per coro a quattro voci, organo e ottoni e Cantigas de Santa Maria, Edizioni Carrara BG (1989).

Opere per organo e da camera, Edizioni Carrara BG (2000)

Opere corali. (con il Coro Polifonico Astiense) SMC RECORDS Ivrea (2006)

GIOVEDI’ 22 IL RICORDO ALL’AUDITORIUM TORELLI

Giovedì 22, all’Auditorium Torelli prima dell’ottavo concerto della 46a Stagione Concertistica del Circolo Musicale CID verrà ricordato Don Sergio Marcianò compositore che ha sempre seguito, anche con le sue valutazioni e con i suoi consigli, l’attività del Circolo Musicale. Il Circolo nella “Rassegna dei compositori contemporanei” che negli anni ha visto a Sondrio i maggiori compositori, ha dedicato tre concerti nel corso della 36a Stagione a Don Sergio e alle sue musiche, il 21.4.97 con l’orchestra “I Cameristi Virgiliani”, il 28.4 con il Quartetto di chitarre Quartetto d’Asti e infine il 5.5 con un recital dell’organista Giovanni Parissone.

Autori vari

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