La Civiltà Cattolica - quaderno 3912

ARTICOLI

521 «DOPO LA VIRTÙ». La modernità in A. Macintyre

Giovanni Cucci S.I.

Il filosofo MacIntyre è noto al pubblico specialmente per la fortunata opera Dopo la virtù. L'analisi in essa compiuta della modernità e delle sue conseguenze per la morale è stata ampiamente ripresa e discussa in tutto il mondo. L'articolo presenta soprattutto la prima parte dell'opera, soffermandosi in particolare sulle tre figure con cui il filosofo scozzese caratterizza questa nuova concezione del mondo e della vita: il ricco esteta, il manager, il terapista. Il mondo della modernità è caratterizzato dalla teoria, dal sapere critico e consequenziale, contrapposto alla storia. Questi due mondi hanno profondamente inciso sulla produzione filosofica di MacIntyre, anche se in successione inversa rispetto alla sua storia di vita. Egli ha infatti preso le mosse dal marxismo per incontrare successivamente la filosofia analitica, la sociologia, la linguistica e il liberalismo.

534 LA QUESTIONE SOCIALE, PIO IX E IL CONCILIO VATICANO I. Un documento «sospeso»

Fernando J. de Lasala S.I.

Leone XIII, con l'enciclica Rerum novarum (1891), è considerato l'iniziatore del magistero sociale; ma nel secolo XIX, con Pio IX e il Concilio Vaticano I, è già presente una maggiore attenzione della Chiesa per la questione sociale, che avrà poi ampi sviluppi fino ai giorni nostri. L'articolo analizza un documento poco conosciuto, preparato per il Vaticano I, ma non discusso in aula, sulla condizione operaia. Esso toccava alcuni temi come il salario giusto, il riposo domenicale, il lavoro delle donne e dei bambini, l'abolizione della schiavitù, la sollecitudine da parte dei pastori della Chiesa. L'articolo poi presenta anche un postulato sui pericoli del socialismo e alcune iniziative pontificie nel secolo XIX su questioni sociali e internazionali.

FOCUS

545 IL GOVERNO LETTA HA INIZIATO IL SUO CAMMINO

Michele Simone S.I.

Il testo rende conto del nuovo sistema di contributi dei privati ai partiti politici, mettendo da parte progressivamente il finanziamento pubblico. La nuova modalità sarà pienamente operativa nel 2016. Il relativo disegno di legge prevede anche nuove disposizioni in materia di comunicazione politica fuori della campagna elettorale. Inoltre il testo, nella parte riguardante la ristrutturazione edilizia, si propone di promuovere il miglioramento della consistenza energetica degli edifici e di sostenere la diversificazione energetica. Il Consiglio dei ministri ha poi prorogato alcune detrazioni Irpef, specificamente il 36% per spese di ristrutturazione edilizie (48.000 euro). Infine il presidente Napolitano, in un videomessaggio per la festività del 2 giugno, invita a recuperare fiducia nella politica e nelle istituzioni.

552 LAVORO DOMESTICO E FAMIGLIE. Il nuovo contratto collettivo

Francesco Occhetta S.I.

Per i collaboratori domestici l'occupazione è cresciuta del 53%; in dieci anni si è passati dal milione di posti del 2001 a 1.655.000 nel 2011. Il nuovo contratto collettivo di lavoro, firmato dalle Parti sociali il 9 aprile 2013, migliora la normativa esistente, semplifica le procedure di assunzione, liberalizza i licenziamenti e allevia i costi a carico delle famiglie. Occorre che lo Stato non favorisca un «welfare fai da te» e non lasci sole le famiglie a curare anziani e ammalati. Infine, le buone leggi hanno bisogno di una cultura che consideri i collaboratori domestici immigrati non solamente lavoratori, ma soprattutto persone. Una speciale attenzione è riservata sia alla sicurezza sul lavoro sia al contenzioso. In tal modo le Commissioni territoriali di conciliazione, fra l'altro, possono ridurre il costo delle cause e favorire soluzioni più veloci.

561 DARE UN FUTURO ALLA SIRIA

Luciano Larivera S.I.

Con la guerra in Siria ci sono soltanto perdenti. Il conto degli uccisi si avvicina ai 100.000. I rifugiati all'estero sono 1.500.000, ma altre centinaia di migliaia non sono registrati. Sono 4.200.000 i siriani sfollati interni per paura delle violenze o perché le loro abitazioni sono state distrutte. E, nel complesso, 6.800.000 persone, un quarto della popolazione della Siria, hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria. Si moltiplicano persecuzioni etnico-religiose, torture, brutalità, crimini di guerra contro civili innocenti, distruzione di luoghi di culto, saccheggi, rapimenti a scopi politici o estorsivi. Anche la Santa Sede promuove una soluzione politica, che in primo luogo punti al cessate il fuoco e insieme assicuri smilitarizzazione del conflitto politico interno, indipendenza, unità e integrità territoriale della Siria, creazione di un Governo di transizione con pieni poteri esecutivi, che permetta l'accesso delle organizzazioni umanitarie, predisponga una riforma costituzionale.

VITA DELLA CHIESA

571 I VESCOVI ITALIANI E LA SITUAZIONE DEL PAESE

GianPaolo Salvini S.I.

La Vita della Chiesa presenta le due prolusioni che il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha tenuto rispettivamente il 28 gennaio scorso al Consiglio episcopale permanente e il 20 maggio all'apertura della 65ª Assemblea generale. Dei due lunghi testi vengono presentate soltanto alcune sezioni che trattano, in termini etici, della situazione sociale e politica italiana, e di altri aspetti giudicati fondamentali dai vescovi. Si notano alcune differenze tra i due testi, nell'intervallo tra i quali è stato eletto il nuovo Papa e si sono tenute le elezioni politiche in Italia. Molte osservazioni contenute nella prima prolusione conservano però attualità e validità anche in vista dell'impegno del nuovo Governo e dei problemi che è chiamato a risolvere.

INTERVISTA

581 ENRIQUE IRAZOQUI:

UN RAGAZZO CHE NON VOLEVA ESSERE GESÙ

Virgilio Fantuzzi S.I.

Una passeggiata tra i Sassi di Matera in compagnia di Enrique Irazoqui, il non-attore che nel 1964, all'età di 19 anni, interpretò il ruolo di Gesù nel film Il Vangelo secondo Matteo, di Pier Paolo Pasolini. Dalle sue labbra sgorga un fiume di ricordi. Non mancano le sorprese. In primo luogo la resistenza da lui opposta al regista, che ha dovuto faticare non poco per convincerlo ad accettare la sua proposta. A quasi cinquant'anni di distanza, pare che Irazoqui non sia ancora in grado di comprendere a fondo il significato e il valore di quel film. Non nega tuttavia che quell'esperienza giovanile abbia avuto per lui un alto valore formativo e abbia finito con il modificare il corso della sua vita.

NOTE E COMMENTI

596 DAL SACROCUORISMO AL SACRO CUORE

Giandomenico Mucci S.I.

La Nota ripropone il «problema» della devozione al Sacro Cuore e del relativo culto. Praticata da secoli con meravigliosi frutti di santità, lodata dai Papi in molti documenti, negli ultimi decenni sembra essere decaduta nella stima dei fedeli per effetto di malintesi che la descrivono come obsoleta rispetto alla moderna sensibilità biblico-liturgica. Invece oggi, presentata nei suoi solidi fondamenti cristologici e depurata da una certa iconografia antiquata, è restituita da illustri teologi e spiritualisti all'attenzione della Chiesa. Il fatto che non sia diffusa come lo fu in passato non significa che la devozione al culto del Sacro Cuore sia obsoleta, tranne forse che nella iconografia. È possibile riviverla alla luce di quei valori spirituali che, essendo evangelici, sono eterni e ad essi l'anima contemporanea è sensibilissima. Se si guarda al Cuore di Cristo trafitto da una misteriosa carità per gli uomini, segno storico dell'Amore misericordioso, la grazia inviterà anche il cristiano di oggi a offrire il suo cuore al Signore.

602 LA BESTEMMIA. I limiti della libertà

Pierre de Charentenay S.I.

La questione della bestemmia, cioè dell'offesa a elementi considerati sacri da una religione, è viva nel mondo cristiano e ancor più in quello musulmano. In Francia nel 2005 i vescovi hanno intentato un processo per un manifesto blasfemo ispirato all'Ultima Cena: i responsabili sono stati condannati nei primi due gradi, ma assolti in cassazione. In ambito musulmano, le caricature danesi di Maometto nel 2005, il Corano bruciato da un pastore protestante nel 2010 e il film L'innocenza dei musulmani nel 2012 hanno provocato agitazioni e violenze. I due campi sono la libertà di espressione e l'offesa alla persona del credente, due realtà dai confini incerti, che richiedono pertanto grande moderazione.

RECENSIONI

607 RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

Amos 614 - Colimberti A. 611 - Gagliardi A. 610 - Galeazzi U. 609 - Jousse M. 611 - Kasper W. 607 - Leone S. 616 - Libanori D. 610 - Lo Giudice M. 616 - Lucci L. 614 - Mandillo F. 612 - Perugini S. 617 - Rezza D. 619 - Teatro e Storia 613 - Tommaso d'Aquino, s. 609

620 INDICE DEL II VOLUME

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Fatti dello Spirito