IL FAMILY DAY E LE BUGIE DELLE IDEOLOGIE ATEE

Un’ opinione, dal giornalista e scrittore Giancarlo Padula

C’è un errore di fondo e una erronea interpretazione dell’iniziativa, nonché, speculazione politica. Sia a sinistra che a destra. Il Family Day è organizzato da Movimenti Ecclesiali, cioé da cattolici non tanto impegnati in politica, (anche), ma soprattutto impegnati nei diversi cammini di fede in cui si articola la moderna Chiesa Cattolica. Dai Focolarini a Comunione e Liberazione, dal Movimento cristiano dei lavoratori (non certo di destra), al Movimento per la vita, dal Rinnovamento nello Spirito all’Unitalsi, dal centro Italiano Fenninile all’Azione Cattolica e via dicendo. È possibile che i vari Dalema, non sappiano neanche di cosa si tratti e che annoverino, questi vasti movimenti nello schieramento politico di centro-destra. Sono come certi cristiani che vedono il diavolo dappertutto, anche quando satana non c’entra (cioè poche volte). I Movimenti Ecclesali sono grandi ed articolate realtà formate da cittadini (uomini, donne, giovani, bambini), di fede cristiana-cattolica di ogni eta’, ceto e certamente di schiarenti politici non condizionati da ideologie politiche. I Movimenti ecclesiali sono prevalentemente formati da laici.

Ora, qualunque religione pone come centrale il ruolo della “famiglia naturale”. Lo schieramento governativo forse non tiene neanche conto del milione di musulmani che vivono in Italia e di appartenenti ad altre religioni, compreso l’ampio schieramento cristiano non cattolico: chiese protestanti, chiese libere, evangeliche che in Italia contano migliaia di fedeli e aderenti o simpatizzanti. Il problema di fondo è che gli atei di estrazione marxista, liberale, o per cosi’ dire “libertaria”, sostanzialmente massonica, non possono che avere un’idea della libertà, molto “particolare”. Come “particolari” e anomali, sì anomali, sono i tipi di unione che si vogliono, non tanto e solo tutelare, e qui vedremo, ma di cui si vuole legittimare l’alterazione di cio’ che la stessa Natura (che comunque non prescinde da Dio), determina negli animali come nelle piante. La natura non contempla: l’uinione di due maschi o di due femmine. Al di là delle religioni. Ma un crednete sa che la natura è stata creata da Dio. E il cristiano sa che di Dio cen’è uno solo. La verità non si puo’ dire a metà per strizzare l’occhio a qualcuno.

L’uomo è un essere formato non soltanto da anima, e corpo, e per anima si intende tutto cio’ che concerne la sfera dell’intelletto e dei sentimenti, ma anche da spirito che è una realtà che riguarda il rapporto con Dio. È improprio dire che quando l’uomo muore rimane l’anima. Perché l’uomo altri non è che uno spirito incarnato. Ora è chiaro che se si esclude Dio, (e di Dio cen’è uno solo, come insegna la Bibbia) dalla vita umana e dalla concezione della vita, diventa normale, lasciare ai soli sentimenti l’intero dominio della persona. Ma i sentimenti da soli sono sufficienti? No non solo, ma è errato il concetto fasullo: “Va dove ti porta il cuore…”, tanto per ricordare un libro di successo.

Non solo, i sentimenti, da soli non sono affatto garanti di un sano sviluppo della persona umana e della società? Se si esclude dall’uomo la realta’ del peccato, (che poi è alla base della caduta originaria dell’uomo recuperata dal sacrificio di Cristo sulla Croce), di quale società libera si parla? Il problema vero di fondo è, per dirla alla San Paolo che uno è schiavo di cio’ che lo ha vinto. Se si segue il ragionamento ideologico di chi governa oggi l’Italia bisognerebbe conseguentemente accettare tutte queste distorsioni: aborto, divorzio, droga libera, sesso libero, tradimenti, unioni fuori dalla concezione divina. Non solo divina, naturale e con questo non si vuole colpevolizzare nessuno. Il problema è che essere gay è fuori dalla natura, c’è una alterazione soprattutto spirituale della persona. Accettare questa alterazione come la normalità svia completamente il senso non solo morale, etico esistenziale, ma naturale della società. Se quelle che sono adesso esigue minoranze diventassero domani maggioranze, in quale società si vivrebbe e quale futuro per quel tipo di società? La questione non né avallabile né giustificabile sotto nessun profilo. E se la Bonino pensa che una società è liberà secondo i prinpici di i vari Luxuria, lasciamo che veramente sia una esgua minoranza a pensarlo. La Chiesa Cattolica, i cristiani, il Cristianesimo tutto, non puo’ che assolvere a un compito: annunciare al mondo la Buona Novella. E siccome Il Vangelo, la verità di Cristo, in armonia con tutta la Parola di Dio e la Storia della Rivelazione (Nuovo e Antico Testamento), non ammette non solo l’adulterio, (famosa è la Parola di Gesù Cristo a questo proposito), ma anche le unioni omosessuali, fino ai rapporti prematrimoniali.

Per quanto riguarda la famiglia, poi, essa è la cellula fondamentale della società, perché devono sapere i Dalema, le Bonino & C che se quando fu creato l’uomo cosi’ come la Parola di Dio unica verità infallibile ce lo descrive, (o anche secondo le loro teorie dell’evoluzionismo per assurdo), non si fossero accoppiati un uomo e una donna, loro ora non starebbero lì ad esternare teoremi senza senso. In Italia, poi, la famiglia è tutelata dalla Costituzione, (speriamo che a qualcuno, tipo il ciotato Luxuria o altri suoi compagni di cordata, non venga in mente di fare modifiche alla Costituzione nata dalla Resistenza contro l’oppressione nazifascista), che la definisce la cellula fondamentale della società. Una cellula senza la quale non c’è futuro. I bambini poi. Che modello devono avere di famiglie: un padre e una madre come natura vuole o due padri o due madri?

La scuola, che modello di società deve proporre. Quale cultura? Da cosa nasce la vita?

Altra cosa è la tutela dei diritti. Non vi devono essere discriminazioni né per la razza né per le diversita’ (le quali diversità comunque hanno un’origine spirituale che va al di là delle tendenze, dei sentimenti, vi sono causa molto profonde, ma non è questo il contesto per affrontarle), di carattere sessuale, e a questo proposito si sarebbero potute trovare altre soluzioni.

Per quanto riguarda il ruolo della Chiesa Cattolica, poi, essa ha una sua origine spirituale e umana, (quella apostolica) e un percorso storico. La secolarizzazione è una cosa, la natura, della Chiesa è un altro. La Chiesa Cattolica, poi, non è solo la gerarchia, il Vaticano per chi, tra i cristiani accoglie il percorso della Chiesa di Roma, i celibi, i religiosi, i preti. Ma il popolo di Dio in cammino. È un popolo variegato e multiforme e non né solo quello cattolico, quello di “Santa Romana Chiesa”, ma di tutte le denominazioni cristiane. La cosa è un po’ più complessa di quanto possano pensare Dalema & C. E chi scrive lo sottolinea ancor più in quanto politicamente è nato sotto la bandiera del Pci, quando Dalema era segretario nazionale della Federazione Giovanile Comunista. Personalmente, come altre migliaia di persone ho fatto un’esperienza di fede e di vita che mi ha portato a non essere più ateo ma credente e di conseguenza ad accettare, pur continuando un cammino tortuoso e tutto in salita, quello che la Parola del Dio cristiano suggerisce. Quando si diventa cristiani, la conseguenza logica e di fede (e la fede cammina con la ragione, ma ha anche i suoi dogmi), è che ognuno nel campo in cui opera e nel ruolo, trarre deve mettere in pratica quello che professa di essere. La fede non è un sentimento. Nella fede, non si “sente”. Si crede. Un cristiano impegnato in politica deve necessariemte mettere in pratica i principi ai quali si ispira. Questo non né integralismo, è normale per un credente. In Italia purtroppo per un lungo periodo storico si è confuso il ruolo tra “cristiano” e “democristiano” e si è accumunato nel “democristiano” quanto veniva dal cosiddetto mondo cattolico, il quale invece prende vita da una spiritualità, non da un credo politico, non da una idelogia. Il fatto che alcuni partiti o movimenti politici abbiano aderito al Family Day, non li deve autorizzare a strumentalizzare la questione. L’origine della problematica prima che di natura sociale e politica è di natura non religiosa che è una parola un po’ riduttiva, ma spirituale, e per spiritualità in questo caso si intende quella cristiana, non i buddisti.

Rimane grave il fatto che si sia alimentato un clima di “persecuzione” nei confronti dei cristiani che in qualsivoglia veste, o del mondo ecclesiastico o come laici, hanno espresso il loro dissenso nei confronti dei “Dico” fino alle minacce di cui tutti sappiamo. E ancor più grave che questo clima sia stato alimentato con dichiarazioni tipo: “La Chiesa non deve ingerire nelle questioni dello Stato laico” da personaggi politici di governo. La Chiesa, i cristiani fanno il loro dovere. Non c’è nessuna ingerenza. Certo è che se si liberalizza la droga, l’aborto, la negazione della vita, se si introducono culture di morte e si avalla una “cultura” secondo la quale tutto è sostanzialmente lecito, (poi ci lamentiamo o ci stupiamo se i minori, sempre più minori si drogano, fanno sesso libero a 11 anni, stuprano le coetanee, picchiano i down, seguono musiche e modelli “culturali” devastanti), e che la società puo’ anche formarsi con coppie di fatto o omosessuali, il futuro dell’Italia e quello dell’Europa (che peraltro nega una evidenza storica, oltre che spirituale, le radici cristiane), è densa di nubi.

Giancarlo Padula

Giancarlo Padula
Fatti dello Spirito