COMPIE 125 ANNI CASA DIVINA PROVVIDENZA: UN POLMONE DI CARITA' NEL CUORE DI COMO 11 4 20 30

125 anni di carità ininterrotta quelli festeggiati oggi - con una concelebrazione eucaristica presieduta nel santuario

del Sacro Cuore da don Umberto Brugnoni, vicario generale - da CASA DIVINA PROVVIDENZA (www.guanellacomo.it), Casa Madre dell'Opera don Guanella. Sorta nel 1886 su iniziativa dello stesso don Luigi per assistere i più bisognosi, è andata crescendo gradualmente adattandosi nei metodi e nel sistema di vita alle nuove necessità sociali e a esigenze educative sempre più rispondenti ai nuovi tempi. "Oggi la missione caritativa - spiega don Remigio Oprandi, Superiore della Provincia Sacro Cuore - si esprime in quattro grandi aree: anziani, minori, area culturale e pastorale. Due i punti di forza: l'ascolto dei bisogni reali della gente e la sinergia con i laici".

La casa dispone di una RSA, ristrutturata nel 2007 e priva di barriere architettoniche, che accoglie 100 persone di

età superiore ai 65 anni ed offre servizio medico, pastorale, psicologico, educativo, di animazione, riabilitativo,

infermieristico ed assistenziale. Accanto alla Casa è presente un reparto per le emergenze territoriali, denominato

"Progetto Senza Fissa Dimora".

Sul piano culturale il centro guanelliano è in costante contatto con il territorio con iniziative proprie - museo,

biblioteca e auditorium - o accogliendone dalle diverse espressioni del no profit, della cooperazione sociale

nazionale, locale ed internazionale.

Grande l'impegno sul fronte dell' educazione, "opera di cuore" come sottolineava don Guanella "non sequenza di

azioni ma relazione desiderata, voluta ed amichevole con l'altro". Tre i progetti promossi: la Grande Corte, nato nel

gennaio 2008 in seguito ad un monitoraggio dei bisogni percepiti nella città, in provincia e nel territorio dell'Alto

Lago. "L'analisi - spiega don Angelo Gottardi, direttore della Casa - ha portato ad evidenziare come, al di là delle

apparenze e del diffuso e riconosciuto benessere della città, esistessero alcune sacche di disagio, di impoverimento,

di esclusione sociale che costituivano un vero e proprio mondo parallelo, che sfugge alla percezione perché poche

volte si incrocia con la normale vita quotidiana". Il progetto si rivolge a ragazzi dagli 11 ai 17 anni con un centro

educativo di prevenzione primaria, uno per il recupero della licenzia media e laboratori sportivi, artistici ed

informatici. Per gli adulti in difficoltà personale, di coppia o nella relazione educativa con i figli proposti percorsi di

accompagnamento. A docenti infine consulenze, con itinerari di formazione, supervisione e monitoraggio. Altro

progetto attivato è la comunità educativa "il quartiere", per i minori in situazioni di difficoltà: 9 i ragazzi accolti tra i

6 e i 18 anni, su segnalazione dei servizi sociali. Il responsabile e 4 educatori professionali, insieme a diversi

consulenti e volontari sono a servizio dei ragazzi, per ognuno dei quali viene predisposto un programma specifico.

Ancora sul fronte educativo da segnalare la cooperativa di solidarietà sociale Artigiani Guanelliani. Nata nel luglio del

2000, per poter offrire un percorso di inserimento lavorativo ai giovani in stato di grave disagio, si occupa di

produzione di arredi di interni ed è l'espressione attuale della tradizione degli "artigianelli" dell'Opera don Guanella.

Due gli obiettivi: offrire la possibilità a giovani con disagio socio familiare dai 15 ai 21 anni di imparare un mestiere

e rivalutare la funzione dell'anziano che ha passato una vita svolgendo questo mestiere, così ricco di valori e

tradizioni per la comunità.

A livello pastorale infine un deciso contributo: "far sì che le comunità cristiane - conclude Oprandi - siano sempre

più soggetto attivo di carità, assumendo in prima persona il compito di testimoniare l'amore del Padre per gli uomini

con un tratto di speciale predilezione per i poveri". Tra le principali azioni in questo campo la pastorale giovanile

(www.giovaniguanelliani.it) con itinerari di formazione, preghiera e discernimento, la cura del Santuario Sacro Cuore

(www.sacrocuorecomo.it), la Pia Opera e il centro missioni, che prepara ogni anno una ventina di giovani per

esperienze missionarie in particolare nei centri guanelliani in Ghana, Nigeria e Congo.

L'augurio - spiega don Angelo Gottardi, superiore della Comunità - è che la Casa, come voluta dal fondatore, sia

sempre «di quelli che hanno bisogno di "pane e paradiso", amore, istruzione ed educazione e conforto.

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