IL RIFORMATORE SCIPIONE CALANDRINI

Nuova documentazione di un umanista tra Lucca, Ginevra e Valtellina

Scipione Calandrini (1540ca. -1600ca.), giunge nelle Tre Leghe (Grigioni) prima del 1559, ma non vi risiede e prosegue per Ginevra, ove si sposa. In seguito, si trasferisce poi a Lione, ma fa ritorno nelle Tre leghe e saltuariamente stanzia ad Heidelberg.

Il recente rinvenimento di materiale autografo del Riformatore (cioè scritto dallo stesso Scipione) illumina finalmente su come il Calandrini esercitò i suoi uffici di umanista, riformatore e ministro della Parola in Valtellina, dicendo qualcosa anche sulla sua personalità. Si tratta, in particolare, del Catechismo di Sondrio (1583), che Calandrini scrisse per la scuola paritaria e il testo polemico “Confutatione delle calunnie, e delle maledicentie” (Ginevra 1596), nonché di altri manoscritti – tra cui quello sulla disputa di Tirano (1595/96) – e di un carteggio. Documenti attinti da diversi archivi della Svizzera e dell’Italia. Documentazione inedita e preziosa per ricostruire l’itinerario valtellinese di un intellettuale e teologo del XVI secolo.

Ne discutiamo in termini ecumenici con Jan-Andrea Bernhard (professore all’Università di Zurigo di Storia della Chiesa) e Saverio Xeres (Docente presso il Seminario diocesano di Como - un’autorità sulla vicenda della Valtellina). Modera Emanuele Campagna, direttore del Centro

Lo stesso venerdì sera sarà inaugurata la Mostra RIVIVI LA TUA STORIA, un’esposizione delle opere artistiche giunte al SondrioCEC grazie al Bando di concorso “Ricordi dimenticati 2022”, manufatti di bambini e adolescenti incentrati su di alcuni edifici in Valtellina che testimoniano la presenza dei protestanti. Per l’esposizione ci siamo avvalsi del consiglio dei consigli dell’artista Anna Maria Bonapace, attiva a Milano e Chiavenna.

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