L'ultimo libro di Don Antonio Mazzi "Spinocchio", Editrice San Paolo
«DOPO AVER LAVORATO PER TRENT’ANNI TRA I DISPERATI, ATTACCANDO CEROTTI A DESTRA E A SINISTRA, NEI PROSSIMI ANNI HO DECISO DI LAVORARE PER I NORMALI, SMETTENDO DI ATTACCARE CEROTTI, MA INVENTANDO AVVENTURE PREVENTIVE ED EDUCATIVE. NE ELENCO TRE: L’UNIVERSITÀ DELLA FAMIGLIA, COME CENTRO DI FORMAZIONE PERMANENTE DA SVILUPPARE IN AVAMPOSTI, SOTTO FORMA DI LABORATORI; IL VILLAGGIO DELLE AQUILE REALI, COME NUOVA IPOTESI PIÙ EVOLUTA E MODERNA DEI VECCHI ORATORI. MA LA PIÙ ARDUA E URGENTE L’HO CHIAMATA “DON MILANI 2”: ATTRAVERSO L’ESPERIENZA SENSORIALE, ESPRESSIVA, ARTISTICA, RELAZIONALE GLI STUDENTI, PRE-ADOLESCENTI E ADOLESCENTI, AVRANNO LA POSSIBILITÀ DI TROVARE STIMOLI E MOTIVAZIONI ALL’APPRENDIMENTO, INTESO E VISSUTO COME COMPONENTE ESSENZIALE DI UN CAMMINO DI CRESCITA GLOBALE DELLA PERSONA». DON ANTONIO MAZZI
Titolo: Spinocchio - Autore: Don Antonio Mazzi - Anno pubblicazione: 2017 - Editore: San Paolo - 14.50 € in promozione 12,32 €
Don Mazzi ritorna in libreria con un nuovo libro che riprende uno dei temi a lui più cari: l’adolescenza! E poiché diverso non sarà da tutti i suoi precedenti decide di fare diverso il titolo. Per lui SPINOCCHIO non è un dispregiativo ma è un po’ tutto quello che è stato Pinocchio, però alla rovescia.
Bambino, non burattino. Pieno di libri e di zainetti, per cui venderne uno o cento, non fa differenza. A scuola basta il telefonino. Con un papà o due, e quattro nonni (perché Geppetto è più un nonno che un papà). Con tanti amici non amici, più lepri che gatti, più oche che volpi. Il paese dei balocchi ha infiniti nomi, pur essendo senza balocchi. Anzi, l’Italia è tutto un paese dei balocchi.
Don Mazzi prende da Pinocchio le amicizie, le avventure, gli sbagli e le caratteristiche. Infatti, se la storia di Pinocchio è la storia di un adolescente, ci sta dentro tutto e, per don Mazzi, ci dovrebbe star dentro anche un finale positivo, bello: l’ultimo capitolo di SPINOCCHIO dovrebbe coincidere con l’incontro con il padre, non nella pancia della balena ma attorno ad un tavolo, per cenare insieme.
Tutto questo nasce dalla consapevolezza - maturata in lui dopo aver lavorato per trent’anni tra i disperati, attaccando cerotti a destra e a sinistra – che nella nostra società urge smettere di attaccare cerotti ed inventare nuove avventure preventive e educative capaci di coinvolgere in maniera avvincente i nostri adolescenti.
In SPINOCCHIO ne propone tre: l’Università della Famiglia, come centro di formazione permanente da sviluppare in avamposti, sotto forma di laboratori; il Villaggio delle Aquile Reali, come nuova ipotesi più evoluta e moderna dei vecchi oratori.
Ma la più ardua e urgente l’ha pensata per il mondo della scuola e l’ha chiamata “Donmilani2”; attraverso l’esperienza sensoriale, espressiva, artistica e relazionale gli studenti, preadolescenti e adolescenti, avranno la possibilità di scoprire stimoli e motivazioni all’apprendimento, inteso e vissuto come componente essenziale di un cammino di crescita globale della persona.
Questo e molto altro sta all’interno di SPINOCCHIO, un testo che provoca tutti gli educatori e chiede loro di rovesciare la prospettiva dalla quale guardare i Pinocchi con cui si trovano a fare i conti quotidianamente.
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Ancora un libro sull’adolescenza!!!
E poiché diverso non sarà, allora don Antonio Mazzi fa diverso il titolo. Per lui SPINOCCHIO non è un dispregiativo. SPINOCCHIO sarebbe un po’ tutto quello che è stato Pinocchio, però alla rovescia: Bambino, non burattino. Pieno di libri e di zainetti, per cui venderne uno o cento, non fa differenza. A scuola basta il telefonino. Con un papà, o due, e quattro nonni (perché Geppetto è più un nonno che un papà). Con tanti amici, non amici, più lepri che gatti, più oche che volpi. Il paese dei balocchi ha infiniti nomi, pur essendo senza balocchi. Anzi l’Italia è tutta un paese dei balocchi. Tutto questo preambolo perché don Mazzi prende da Pinocchio le amicizie, le avventure, gli sbagli e le caratteristiche; infatti, se la storia di Pinocchio è la storia di un adolescente, ci sta dentro tutto e, per don Antonio, ci dovrebbe star dentro anche un finale positivo, bello: l’ultimo capitolo di SPINOCCHIO dovrebbe coincidere col capitolo dell’incontro con il padre, non nella pancia della balena, ma attorno ad un tavolo, per cenare insieme.
Dice:
«DOPO AVER LAVORATO PER TRENT’ANNI TRA I DISPERATI, ATTACCANDO CEROTTI A DESTRA E A SINISTRA, NEI PROSSIMI ANNI HO DECISO DI LAVORARE PER I NORMALI, SMETTENDO DI ATTACCARE CEROTTI, MA INVENTANDO AVVENTURE PREVENTIVE ED EDUCATIVE. NE ELENCO TRE: L’UNIVERSITÀ DELLA FAMIGLIA, COME CENTRO DI FORMAZIONE PERMANENTE DA SVILUPPARE IN AVAMPOSTI, SOTTO FORMA DI LABORATORI; IL VILLAGGIO DELLE AQUILE REALI, COME NUOVA IPOTESI PIÙ EVOLUTA E MODERNA DEI VECCHI ORATORI. MA LA PIÙ ARDUA E URGENTE L’HO CHIAMATA “DON MILANI 2”: ATTRAVERSO L’ESPERIENZA SENSORIALE, ESPRESSIVA, ARTISTICA, RELAZIONALE GLI STUDENTI, PRE-ADOLESCENTI E ADOLESCENTI, AVRANNO LA POSSIBILITÀ DI TROVARE STIMOLI E MOTIVAZIONI ALL’APPRENDIMENTO, INTESO E VISSUTO COME COMPONENTE ESSENZIALE DI UN CAMMINO DI CRESCITA GLOBALE DELLA PERSONA». DON ANTONIO MAZZI
Don Antonio MAzzi
Don Antonio Mazzi nasce a Verona nel 1929. Il 26 marzo 1956 è ordinato a Ferrara sacerdote nella Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza, fondata da san Giovanni Calabria. Nel 1979 è chiamato a dirigere il Centro di formazione professionale di via Pusiano (Milano), a ridosso del Parco Lambro. Nel 1984 fonda il Gruppo Exodus per recuperare i tossicodipendenti che avevano trasformato uno dei più bei parchi d’Italia nel maggiore ipermercato europeo dell’eroina. Dal 1996 è presidente della Fondazione Exodus Onlus che gestisce e coordina una cinquantina di strutture sul territorio nazionale e internazionale. Svolge attività di comunicazione sociale, di formazione, di promozione di percorsi personalizzati con bambini, adolescenti, giovani e famiglie, di prevenzione e cura delle tossicodipendenze e delle forme di grave disagio sulla base di un approccio di tipo educativo. Ben nota è la sua attività di pubblicista in importanti testate giornalistiche (Gente, Famiglia Cristiana, Vita Pastorale…) e televisive. I suoi titoli più recenti sono È severamente proibito fare figli, Ho perso i chiodi, Non mollare, Lettere a Cristo Bambino, Le parole di papa Francesco che stanno cambiando il mondo, Don Mazzi dà i numeri.