"Omotransfobia non diventi grimaldello per il gender nelle scuole"
Lo dichiara il Presidente del Family Day Gandolfini
“Parlare ai bambini delle elementari e dell’asilo" - ma anche agli adolescenti
- di transessualità e fluidità - continua Gandolfini - "non apporta alcun
beneficio alla loro capacità di accoglienza ma genera solo confusione e insicurezza".
“Il sacrosanto rispetto per tutti gli essere umani e la lotta alle discriminazioni non diventino
l’occasione per indottrinare gli studenti con strampalate teorie sulla fluidità dei sessi,
transizioni, gender, carriera alias ed altri elementi di ipersessualizzazione precoce, che
turbano solamente la serena strutturazione dell’identità dei minori in un momento
particolarmente delicato della vita” così il presidente del Family Day Massimo Gandolfini
avverte le autorità scolastiche alla luce della recente circolare ministeriale inviata il 5
maggio alle scuole di ogni ordine e grado con oggetto “17 maggio – Giornata
internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia”.
“Parlare ai bambini delle elementari e dell’asilo – ma anche agli adolescenti – di
transessualità e fluidità non apporta alcun beneficio alla loro capacità di accoglienza ma
genera solo confusione e insicurezza, come riportano le statistiche di molti Paesi in cui da
anni vengono applicati questi programmi ideologici e dove si registra un vero e proprio
boom delle transizioni e di problemi dell’identità anche in soggetti giovanissimi”, prosegue
Gandolfini. Ricordiamo inoltre agli istituti che si apprestano ad organizzare iniziative
extracurriculari su questi temi la Nota Ministeriale n. 1972 del 15.09.2015, che stabilisce
che “tra i diritti e i doveri e le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né
‘ideologie gender’ né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo”. Infine
esortiamo le famiglie ad avvalersi sempre del diritto al Consenso preventivo informato in
riferimento alle attività relative all’ampliamento dell’offerta formativa.