NEL RISPETTO DELLA PASQUA
PASQUA STA NEI MIEI PASSI, NEI MIEI SGUARDI, NELLE MIE LENTEZZE, STANCHEZZE, NEL MIO INCEDERE CLAUDICANTE, NELLA MIA RICERCA SGANGHERATA DI UN PERCORSO CHE DIVENTA GIUSTA FATICA DA PERCORRERE.
COME SE LA PAROLA APPARENTEMENTE RACCONTATA, DISEGNATA, COLORATA, RIPERCORRE A RITROSO IL TESTO PER ADDIVENIRE VISTA PROSPETTICA TRA ORMA E SEGNO.
FORSE TUTTO CIO’ E’ PER RENDERE ACCESSIBILE L'INACCESSIBILE DELLA CROCE, DEL RISORTO, DELLA RESURREZIONE, LA STORIA PERSONALE DI RESILIENZA DI OGNUNO E DI CIASCUNO.
PASQUA DUNQUE NON E’ UN ASSOLUTO INCOMPRENSIBILE O UN IRRILEVANTE INCIDENTE DI PERCORSO, PASQUA E’ IL MODO DEL FARE SPERANZA, CHE NON SCIVOLA DAL LEGNO DEL SANGUE NE’ DALLA CORONA DI SPINE, E’ SPERANZA CHE PIEGA LE GAMBE, MA SORREGGE IL BASSO DELLA SCHIENA.
SPERANZA DI RITORNARE AD ESSERE UOMINI VIVI PERCHE’ CON LO SGUARDO IN ALTO DI CHI NON INTENDE DARE LE SPALLE AL SENSO DI QUELLE BRACCIA ALLARGATE E INCHIODATE A MEZZ’ARIA.
QUESTA E’ PASQUA CHE POGGIA LA SUA RADICE NEL RISPETTO PER NOI STESSI E PER GLI ALTRI, ACCETTANDO LE DIFFERENZE E NON FERENDOLE, EVITANDO ACCURATAMENTE DI USARE GLI ALTRI MA TENENDONE EQUO CONTO.
PASQUA DEL RISPETTO A QUELLA CROCE DI SOFFERENZA E INGIUSTIZIA, PASQUA ALL’INSORGENZA DELLA RESURREZIONE, PASQUA DA QUELLA STORIA ALLA NOSTRA STORIA, PASQUA UN ESEMPIO DA CUI IMPARARE FINALMENTE IL VALORE DEL RISPETTO.