LA CIVILTÀ CATTOLICA n.°3775

EDITORIALE

LA NOTA PASTORALE DELLA CEI DOPO IL CONVEGNO ECCLESIALE DI VERONA - Nella Nota pastorale della Cei pubblicata per mettere in pratica quanto è emerso nel Convegno Ecclesiale di Verona, viene riaffermata la necessità del primato di Dio nella vita del singolo credente e in quella della comunità ecclesiale. La Chiesa in Italia avverte come proprio compito anche quello di contribuire, innanzitutto al proprio interno, a generare stili di incontro e di comunicazione. Il Convegno ha poi esortato a mettere in pratica nelle diocesi una pastorale integrata, la quale può essere attuata se ha alla base una spiritualità di comunione. È stato poi rinnovato l’invito a realizzare un incisivo impegno formativo, proprio oggi che è il «tempo dei laici», dei quali si devono valorizzare le competenze e rispettare le opinioni.

ARTICOLI

Giovanni Sale S.I., A UN SECOLO DALL’ENCICLICA CONTRO IL MODERNISMO. Il contributo della «Civiltà Cattolica» alla redazione della «Pascendi» - Un secolo fa, l’8 settembre 1907, Pio IX promulgava l’enciclica Pascendi Dominici gregis la quale condannava il movimento modernista. In questa lotta troviamo fin dall’inizio schierata in prima linea la nostra rivista. Fu sotto il suo pontificato che la lotta contro «l’eresia modernista» si fece più dura e che La Civiltà Cattolica svolse una sorta di «ministero culturale» a sostegno dell’ortodossia cattolica e delle posizioni assunte in tale delicata materia dalla Santa Sede. Tra i gesuiti che si occuparono di tale problema, il più importante fu il p. Enrico Rosa.

GianPaolo Salvini S.I., NUOVI PROTAGONISTI SULLO SCENARIO MONDIALE. IL CASO DI CINA E INDIA - Lo scenario umano del nostro pianeta sta cambiando. Le grandi decisioni non si prendono più in Europa e, se soltanto gli Stati Uniti sembrano rimanere come unica grande potenza, altri Paesi si affermano come protagonisti e come nuove potenze industriali. L’articolo si sofferma in particolare sul caso della Cina e dell’India, accennando anche ad altri popoli in fermento e in piena trasformazione. Di fatto non esiste una formula per lo sviluppo valida per tutti, anche se l’esperienza mostra il ruolo fondamentale dello Stato, del mercato, dei cittadini e della comunità. Si auspica anche un cambiamento nelle regole internazionali, in modo che esprimano più una logica di collaborazione che quella consueta dello scontro.

Piersandro Vanzan S.I., DON LORENZO MILANI: UN PRETE «SCHIERATO» CON IL VANGELO - Nel 40° della morte, che sopraggiunse a liberarlo dalle terribili sofferenze del cancro (Firenze, 26 giugno 1967), don Lorenzo Milani e l’originalità del suo messaggio restano più vivi che mai. Quanto egli scrisse e le dure battaglie che affrontò scuotono tuttora le coscienze intorpidite, mettendole di fronte alle perduranti ingiustizie, e fanno della sua «obbediente ribellione» — tuttora fonte di opposte valutazioni — una profezia rimasta incompiuta. Don Milani attribuiva alla scuola il fine di «dedicarsi al prossimo», sosteneva l’esigenza di diffondere una cultura pronta a difendere gli ultimi anziché abbandonarli, e ricordava a un Occidente ormai indifferente verso i più deboli che Barbiana non è più in Mugello: Barbiana è in Africa, in Medio Oriente, nell’America Latina ecc.

Friedhelm Mennekes S.I., LA 52a BIENNALE DI VENEZIA - La Biennale d’Arte di Venezia si è arricchita quest’anno (1° giugno - 5 settembre) di nuovi spazi e di originali contributi. Ai padiglioni dei Paesi maggiori se ne sono aggiunti molti di piccole nazioni, e con tecniche diverse si è fatto riferimento a problematiche e tensioni sociali del nostro tempo. L’articolo descrive le installazioni presenti in alcuni dei padiglioni più interessanti, soffermandosi sui diversi mezzi espressivi impiegati e offrendo un’interpretazione degli effetti ricercati dai singoli artisti. L’arte di questa Biennale non trova principio né fine. Bisogna semplicemente abbandonarsi in essa e porsi le sue stesse domande: solvitur ambulando, come ha detto della Biennale, con le parole di Diogene, l’artista americano Bruce Nauman. L’Autore è professore di Teologia pastorale e di Sociologia religiosa alla Facoltà Teologica di Francoforte sul Meno (Germania).

CRONACHE

CHIESA: Luciano Larivera S.I., BENEDETTO IXVI A MARIAZELL, CUORE MARIANO DELL’AUSTRIA - Dal 7 al 9 dello scorso settembre il Papa ha compiuto il suo settimo viaggio internazionale recandosi in Austria, in occasione dell’850° anniversario della fondazione del santuario di Mariazell. Alla comunità ecclesiale austriaca, in cui i movimenti di contestazione hanno perso il peso di dieci o venti anni fa, il Papa ha inteso proporre una visione, secondo le parole del card. Schönborn, di «radicalismo spirituale». Ha risposto cioè alle questioni strutturali che sono alla radice dei problemi della Chiesa e della società, anche europea, con un’altra prospettiva, con la quale bisogna guardare al futuro: chi non guarda a Cristo, e non si dona a Cristo, perde la forza.

ITALIA: Michele Simone S.I., LA RIFORMA DELL’ORDINAMENTO GIUDIZIARIO - Lo scorso luglio è stata approvata definitivamente dalla Camera la riforma dell’ordinamento giudiziario. Al concorso per accedere in magistratura d’ora in poi non sarà più sufficiente la sola laurea in giurisprudenza, ma sarà necessaria anche una specializzazione. Viene poi istituita la nuova Scuola superiore della magistratura destinata alla formazione e all’aggiornamento dei magistrati. L’art. 10 afferma che «i magistrati ordinari sono distinti secondo le funzioni esercitate»: si è quindi esclusa la netta separazione tra pubblici ministeri e organi giudicanti. Una novità assoluta è la valutazione della professionalità di ogni magistrato che ogni quattro anni deve compiere il Csm, e nel caso di un duplice giudizio negativo il soggetto esaminato viene escluso dall’ordine giudiziario. Il testo approvato ha il merito di aver posto la parola «fine» allo scontro tra potere legislativo e potere giudiziario che ha caratterizzato il periodo della discussione e dell’approvazione della riforma «Castelli».

ESTERO: Francesco Occhetta S.I., LA SPAGNA DEL 2007 - Il volto della Spagna sta cambiando a causa di almeno tre fattori sociali: in pochi anni gli immigrati hanno raggiunto i quattro milioni, i piccoli centri agricoli stanno spopolandosi e le nuove generazioni sono sempre più dominate dal secolarismo. Inoltre, «Il Paese delle libertà», come viene definito, ha l’urgenza di coniugare la crescita economica con alcuni problemi storici irrisolti: Paesi Baschi, Catalogna, rapporto tra Governo Zapatero e Chiesa, e alcune scelte legislative recenti. C’è quindi il rischio di un crescente laicismo, sinonimo di intolleranza, mentre aumenta la necessità che tutte le forze politiche e sociali si incontrino per investire nella politica del perdono.

RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

Andaloro M. 100 - Casalegno A. 87 - Casella M. 95 - Ferrari F. 97 - Gregorio di Nazianzo 99 - Lauster J. 92 - Migliori M. 91 - Miti (I) di Platone 97 - Molinari G. 102 - Pardilla A. 96 - Ramellini P. 94 - Serra Zanetti P. 89 - Trisoglio F. 99 - Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice 88

GIUSEPPE DE ROSA

L’UOMO - la sua natura, il suo destino

Antropologia cristiana

pp. 362 - € 16,00

ELLEDICI - LA CIVILTÀ CATTOLICA

FILM

Sicko 103

Fatti dello Spirito