La Nuova Carta degli Operatori Sanitari

Generare, Vivere e Morire ne sono i tre pilastri

Generare, Vivere e Morire sono i tre pilastri su cui si fonda la Nuova Carta  degli Operatori  Sanitari
emanata dal Vaticano in occasione della XXV Giornata del Malato che si celebra sabato 11 febbraio  a Lourdes ed in tutto il mondo
Il documento aggiorna ed è in continuita' con l'ultima edizione datata 1995.
Semplice, diretto ed essenziale il testo ribadisce il no all'aborto, all'eutanasia e all'accanimento terapeutico.
Dopo il 1995 le innovazioni nel campo della ricerca medica applicata e del progresso tecnologico hanno orientato gli estensori ad ampliare la platea dei destinatari di queste riflessioni. Quindi non solo medici infermieri e ausiliari,  ma biologici, farmacisti,operatori sanitari del territorio, amministratore, legislatori in materia sanitario , operatori nel settore pubblico e privato.
Tutti questi operatori operano accanto al malato e ne interpretano i bisogni esercitando un'opera che riafferma il valore della vita e della salute e la Carta orienta il loro comportamento alla fedelta' ai valori  nelle tre fasi esistenziali del generare, del vivere e del morire.
Generare
Nel capitolo del generare sono specificati i metodi per la cura dell'infertilita'. E' stato dichiarato eticamente accettabile il processo di congelamento del tessuto ovarico in caso di terapie oncologiche che possono alterare la fertilita' della donne. Sono numerate tutte quelle pratiche di generazione umana in  laboratorio  che contrastano con la dignita' umana. Viene inoltre dichiarata non eticamente accettabile la diagnosi pre-impianto come via per legittimare l'aborto selettivo  per ostacolare la nascita di bambini affetti da varie malattie.  I consultori genetici possono aiutare invece la coppia  nel definire il profilo di rischio come elemento di prevenzione primaria.
Vivere
Nella sezione del vivere mentre si ribadisce la dottrina sul tema dell'aborto vi sono delle indicazioni aggiornate su altri temi di attualita'. Viene confermata l'importanza  di estendere i vaccini, i farmaci e le nuove tecnologie a  piu' ampi strati di popolazione mondiale, in particolare nei Paesi in Via di sviluppo soprattutto nel caso delle malattie rare e neglette alle quali si accompagnano i “ farmaci orfani”. Inoltre si auspica maggiori interventi per garantire la sostenibilita' dei sistemi sanitari e della ricerca.
Infine si introduce il concetto di consulenza etica  che puo' orientare gli operatori, gli ammalati ed i loro famigliari ad assumere quelle risoluzioni diagnostico-terapeutiche piu' confacenti, consapevoli e condivise al letto  del malato.
Morire
Nell'utimo capitolo sul morire, la Carta prende in considerazione i trattamenti nella fase terminale della vita: Un aspetto attuale è la volonta' espressa dal malato in anticipo quando non e' piu' in grado di esprimere il consenso. Si afferma che se e' ragionevole attenersi ai desiderata del paziente tuttavia il medico non puo' non esercitare il diritto-dovere di evitare disposizioni contrarie alla propria coscienza e al codice deontologico. La tutela della dignita' del morire esclude sia di anticipare la morte  (eutanasia) che di dilazionarla con l'”accanimento terapeutico”.
La Nuova Carta  costituisce  un faro per gli Operatori  Sanitari affinche'  “possano trovare nuovo slancio per contribuire alla diffusione di una cultura rispettosa della vita, della salute e dell'ambiente ; un rinnovato impulso a lottare per l'integralita' delle persone, anche attraverso un corretto approccio alle questioni bioetiche , alla tutela dei piu' deboli e alla cura dell'ambiente ( dal Messaggio di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale del Malato).

Gianfranco Cucchi
Fatti dello Spirito