SABATO 3 FEBBRAIO INCONTRO TRA IL NUOVO VESCOVO E LE AUTORITA' DELLA PROVINCIA

La mattina di sabato 3 il Vescovo della Diocesi di Como, mons. Diego Coletti, ha incontrato in Arcipretura, a Sondrio, le autorità civili e militari dell’intera provincia.

Erano presenti:

• l’on. Paolo Uggè;

• il Prefetto Chiara Marolla;

• il Presidente della Provincia di Sondrio Fiorello Provera;

• il Sindaco del Comune di Sondrio Bianca Bianchini;

• il Sindaco del Comune di Chiavenna Giampaolo Pozzoli;

• ilPpresidente della Comunità Montana Valtellina di Sondrio Costantino Tornadù;

• il Presidente del Tribunale Francesco Saverio Cerraccchio;

• il Questore Filippo Nicastro;

• il Comandante dei Carabinieri Marcello Bergamini;

• il Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria della GdF

cap. Andrea Taurasi;

• il Comandante della Compagnia della GdF di Sondrio

cap. Piergiorgio Vanni;

• il Dirigente della sede territoriale della Regione Lombardia ing. Felice Mandelli;

• il Direttore della Banca d’Italia Massimiliano Marzano;

• il Presidente della Banca Popolare di Sondrio Piero Melazzini;

• il Presidente del Credito Valtellinese Giovanni De Censi;

• il Vicepresidente della Camera di Commercio Lino Cao;

• il Segretario generale della Camera di Commercio Marco Bonat.

IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

Il presidente Fiorello Provera, a nome di tutti, ha indirizzato alcune parole di saluto al Vescovo. «Eccellenza – ha detto – le rivolgiamo un benvenuto caloroso e non formale. L’augurio è di poter continuare, sull’esempio del suo predecessore mons. Alessandro Maggiolini, i rapporti cordiali, collaborativi e di amicizia che da sempre legano le nostre Valli alla Diocesi. Il nostro è un territorio con luci e ombre. Nonostante i limiti e i problemi, le luci sono ancora evidenti: come l’attaccamento e l’amore per le tradizioni, la laboriosità, la fede cristiana. Vogliamo fare tesoro di questi valori, perché siano a favore della cittadinanza e alla base del nostro servizio e della collaborazione con lei. Grazie!».

LA RISPOSTA DEL VESCOVO

Mons. Diego Coletti ha ricambiato il saluto e il ringraziamento aggiungendo: «Il mio fratello e amico Alessandro (Maggiolini – ndr), con il suo consueto piglio mi ha detto: “Quando andrai in Valtellina, ti accorgerai”. E adesso sto cominciando a capire cosa intendeva: sto incontrando una popolazione che custodisce e coltiva ancora determinati valori. Ci sono le difficoltà, certo, però… Il Vescovo Alessandro mi ha confidato che veniva sempre volentieri in provincia di Sondrio. Non solo per “l’ecologia dell’ambiente”, ma soprattutto per “l’ecologia umana e spirituale”. Qui si ritrova l’ossigeno necessario al ministero episcopale… In questa stanza – ha proseguito mons. Coletti – vi è un concentrato di competenze e responsabilità a servizio del bene comune e io mi inserisco in questo contesto, assicurando la massima collaborazione possibile. Il genio del cristiano ha il compito di mantenere separate le responsabilità secolari, da quelle ecclesiali: sono ambiti che richiedono una giusta distinzione per dare contenuti corretti alla laicità della comunità civile. La Chiesa serve la pienezza della vita dell’uomo e della donna, e chi è membro della comunità cristiana si occupa della pienezza della vita mettendosi a servizio del prossimo. Anche io voglio fare del mio servizio un dono per tutti. Quando è in gioco il bene comune, la comunità cristiana si mette a servizio della comunità civile. Ogni consiglio e ogni indicazione - anche critica -, saranno ben accetti. So che molti di voi, come me, hanno assunto da poco l’incarico cui sono stati chiamati: ci alleneremo insieme e insieme faremo esperienza. Voglio ancora ringraziarvi per aver ritagliato del tempo per questo incontro, vi sono grato per l’attenzione e non vi nascondo il mio stupore per la grande cordialità con cui mi sento accolto. Anche mercoledì, a Talamona, al termine della S. Messa nel trigesimo della morte di don Ugo Bongianni, mi sono intrattenuto oltre un’ora a salutare i fedeli. È molto bello, perché è come se la gente mi dicesse: ti voglio conoscere personalmente».

IL SALUTO DEL SINDACO

Sempre sabato 3, all’ingresso della Collegiata, prima dell’inizio della celebrazione della Messa delle ore 21, in occasione della Veglia per la Vita, il Sindaco di Sondrio Bianca Bianchini ha porto il saluto della città a S.E. mons. Diego Coletti, Vescovo di Como, in occasione della sua prima visita a Sondrio:

Eccellenza,

sono molto lieta di poterLe porgere pubblicamente il benvenuto a Sondrio, a pochi giorni dal Suo ingresso in Diocesi.

Desidero manifestarLe la gioia dei sondriesi nell’accogliere il loro nuovo Vescovo.

Una gioia e un entusiasmo semplici ma sinceri, che connotano il carattere della gente di montagna, schiva e riservata all’apparenza, ma concreta e schietta nella vita e nei rapporti con le persone.

Già nel corso della giornata ha avuto modo di incontrare realtà particolari presenti nella nostra città: il mondo della scuola, gli anziani della casa di riposo e i rappresentanti delle istituzioni.

L’accoglienza, qui,questa sera, vuole essere segno esteriore di un legame forte tra la gente di Valtellina e il Pastore della Diocesi. Una vicinanza che nemmeno la distanza tra Como e Sondrio riesce a scalfire.

Segno di una fede radicata in questa terra che vede da sempre nel proprio Vescovo un fermo riferimento.

In un contesto sociale in cui il relativismo e la negazione dei valori fondanti la stessa società sembrano avere il sopravvento, è indispensabile la presenza di figure autorevoli che con costanza ci richiamino a non perdere di vista l’essenza della nostra esistenza e, soprattutto, a mantenere salda la speranza.

Nell’augurarLe buon lavoro, Le assicuro la massima disponibilità mia e dall’Amministrazione a collaborare, nei propri ambiti di competenza, per il bene comune della nostra terra.

Spero che i sondriesi possano vederLa spesso qui tra noi.

e, dal Brasile...

E ora ho un saluto molto speciale che arriva da lontano, dal Brasile. Infatti S.E. mons. Aldo Gerna, Vescovo di São Mateus, unico cittadino onorario di Sondrio vivente nonché unico Vescovo nativo della nostra provincia, mi ha chiesto di portare questa sera il suo saluto e garantirLe la sua vicinanza nella preghiera.

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