Le celebrazioni della GMG. L'adorazione al centro di Matteo Spicuglia

diClaudia Rossi

Il programma -
Le celebrazioni della GMG. L'adorazione al centro -

di Matteo Spicuglia/ Lo schema delle celebrazioni di Benedetto
XVI, tratte dal messale del viaggio a Colonia. Tra i
particolari, la veglia-adorazione di sabato e l'incontro con gli
Ebrei con il carattere di una preghiera liturgica.


A pochi giorni dall’inizio della XX Giornata Mondiale della
Gioventù l’attesa cresce. Ci si chiede come Benedetto XVI
parlerà ai più giovani, che tipo di confronto si instaurerà, ma
c’è anche grande curiosità sul contenuto delle celebrazioni a
carattere liturgico, rimasto fino ad oggi riservato. Korazym.org
è in grado di dare alcune anticipazioni sul messale della
Giornata mondiale, che prevede alcune novità davvero
significative. Tra le altre, la visita nella Sinagoga che avrà
un carattere liturgico e l’Adorazione Eucaristica come momento
centrale della Grande Veglia sul Marienfeld: una scelta nuova
rispetto alle edizioni degli anni passati che avevano optato per
liturgie della parola. Saranno celebrazioni aperte al mondo e
legate al tempo stesso all’esperienza della Germania, paese
della “divisione della Chiesa dopo la Riforma” e delle ferite
della seconda guerra mondiale e della divisione delle due
Germanie al tempo della Guerra Fredda. Oggi, tra i nodi da
affrontare c’è senza dubbio l’immigrazione, turca in primo
luogo, a cui negli ultimi anni si sono aggiunti anche flussi
dall’Europa dell’Est, dall’Asia e dall’Africa. Di fronte a
questo quadro, si legge nella presentazione del messale,
“l’ecumenismo, il dialogo con le altre religioni e culture,
l’integrazione e gli sforzi di mantenere un clima sociale
armonioso rappresentano importanti sfide per la Chiesa in
Germania”. A tutto questo, si aggiunge un fenomeno marcato di
secolarizzazione a cui il motto della GMG “Siamo venuti per
adorarlo” cerca di opporre una strada diversa: la centralità di
Dio contro la “tendenza a vedere l’uomo come l’assoluto”. In
questo senso, continua il messale, la Giornata Mondiale della
Gioventù mostrerà ai giovani Cristo, “la roccia su cui possono
costruire il loro futuro e un mondo di giustizia e solidarietà”.

Le celebrazioni

La Festa di accoglienza del papa. La prima celebrazione con
Benedetto XVI sulle rive del Reno, nella cattedrale e infine
nella Roncalli Platz avrà la forma di una Liturgia della Parola.
Sul tema Dov’è il Re dei Giudei che è nato?, la Festa di
accoglienza si svolgerà in navigazione sul Reno, con il papa
scortato da cinque battelli in rappresentanza dei continenti.
Dopo circa 5 km, la nave papale si fermerà davanti alla banchina
del Poller Rheinwiesen, di fronte a circa 300mila giovani. Dopo
un canto, 5 ragazzi parleranno della Giornata d’impegno sociale
svoltasi nelle diocesi tedesche il 12 agosto e il card. Karl
Lehman, presidente della Conferenza episcopale tedesca saluterà
il pontefice. Subito dopo, il papa saluterà i giovani in diverse
lingue, per poi lasciare spazio alla proclamazione del Vangelo.
Ripresa la navigazione, Benedetto XVI scenderà al Molo
Hohenzollernbrucke, per dirigersi in cattedrale, accompagnato
dai giovani con la Croce della GMG e l’Icona della Madre di Dio.
Nel duomo, è previsto l’incontro con i giovani disabili, il
canto del salmo 72, l’Adorazione del Santissimo, la preghiera di
fronte alle reliquie dei Magi. Ultimo momento, nella
Roncalliplatz con il saluto del card. Joachim Meisner a cui
risponderà lo stesso Benedetto XVI. ”Durante la Festa di
accoglienza, - si legge nel messale – accoglieremo il Santo
Padre e gli chiederemo di diffondere tra noi la Parola di Dio.
Egli guida il nostro pellegrinaggio verso Gesù Cristo”.

La Visita alla Sinagoga
Lo storico evento in programma venerdì 19 alle 12, avrà il
carattere di una celebrazione liturgica. Il papa sarà accolto
dal rabbino Netanel Teitelbaum e dai tre presidenti della
comunità ebraica. La cerimonia prevede un canto d’ingresso, la
lettura di un brano dell’Antico Testamento tratto dalla Genesi,
il canto del salmo 22 Il Signore è il mio pastore. Dopo il suono
del Corno, seguirà il saluto del rabbino e quello del papa; al
termine, le benedizioni aaronitica e Ssim shalom, e lo scambio
di doni.

L’Incontro con i seminaristi

La celebrazione è in programma nel pomeriggio di venerdì 19
nella chiesa ddi San Pantaleone e per l’occasione, il papa
reciterà i Vespri insieme ai seminaristi di tutto il mondo. Tra
le testimonianze, è attesa quella di un cardinale dell’America
Latina che parlerà del suo cammino vocazionale.

Il modello della "Cattedrale per un giorno" sul Marienfeld.

La Veglia sul Marienfeld. Una delle celebrazioni più attese
della Giornata Mondiale della Gioventù si articolerà in diversi
momenti. Per prima cosa, la Croce della GMG sarà portata
sull’altare, dopo il pellegrinaggio degli ultimi tre anni nei
paesi europei e nelle diocesi tedesche. Il papa andrà davanti al
semplice simbolo per venerare nella croce le sofferenze di
Cristo e il dono della salvezza. Subito dopo, la benedizione di
una campana con il nome di Giovanni Paolo II, mentre dopo la
proclamazione del Vangelo, sarà portata sulla collina l’Icona
della Madre di Dio. I giovani vivranno così la celebrazione
della luce, con centinaia di migliaia di candele che saranno
accese dalla Fiaccola della Pace di Betlemme, consegnata al papa
da un gruppo di giovani. Un simbolo di fede, ma anche di
riconciliazione perché questo piccolo lume è arrivato in
Germania nell’avvento del 2004, dalla Città in cui è cominciato
il progetto di salvezza di Dio sull’uomo. Ultimo momento, quello
dell’Adorazione Eucaristica, che riafferma il significato reale
della Giornata Mondiale della Gioventù e la centralità di Cristo
in celebrazioni di questo tipo. “Lo adoreremo come Unico
Redentore – si legge nel messale – che viene a noi come Pane di
vita”. Tutta la celebrazioni si svolgerà in un contesto ricco di
simboli che formeranno quella che è stata definita la Cattedrale
per un giorno: le 27 colonne a ricordare il numero delle diocesi
del paese e la collina delle nazioni del palco papale che
raccoglie la terra portata dai delegati della Conferenza
Internazionale sulla GMG, svoltasi a gennaio a Bensberg, vicino
Colonia.

Wolfgang Stracke mostra l'"effetto Croce" sulla casula che
useranno i sacerdoti durante la XX GMG.


La Santa Messa conclusiva. Nella Santa Messa conclusiva, si
legge sul messale, “celebreremo il fatto che la Croce sia
diventata un simbolo di redenzione attraverso Gesù Cristo. Come
i Tre Magi che seguirono la stella, noi seguiamo la Croce
illuminata. Questi simboli si ritrovano sui paramenti liturgici
che sono stati disegnati per la XX GMG”. Durante la
celebrazione, verrà cantata la Missa Mundi, in cui ogni brano
rievoca le sonorità di un continente diverso. Al termine, una
speranza: “Possano i giovani della Germania e degli altri paesi
del mondo tornare a casa cambiati da questo incontro con Gesù
Cristo, proprio come i Re Magi, e proclamare: ’Abbiamo visto
sorgere la sua stella’”.
Claudia Rossi


Claudia Rossi

http://www.korazym.org/news1.asp?Id=14229


GdS - 20 VIII 2005 -
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Claudia Rossi
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