LA VERITA' SUL ROCK SATANICO
Le polemiche sul concerto
di Marilyn Manson hanno risvegliato un notevole
interesse sul tema del "rock satanico".
Ma qual é la reale dimensione di questo fenomeno? Esiste
davvero il "rock satanico", o si tratta di una leggenda?
La questione dev’essere affrontata con grande
equilibrio. Di fronte al tema del "rock satanico"
esistono diversi atteggiamenti, che si possono
riassumere in due schieramenti opposti: gli "scettici" e
i "catastrofisti".
I "catastrofisti" sono quelli che vedono il diavolo
dappertutto. Considerano il rock intrinsecamente
satanico e vorrebbero cancellare ogni forma di musica
moderna.
Gli "scettici", invece, amano così tanto i loro idoli
musicali da rifiutare di metterli in discussione. Non
accettano critiche e tendono a giustificare ogni eccesso
del rock con la scusa della "libertà d’espressione".
Entrambi gli schieramenti, pur trovandosi su fronti
opposti, hanno qualcosa in comune: la mancanza di
approfondimento e di obiettività. Per questa ragione,
sono caduti spesso in bugiarde esagerazioni o in faziosi
riduzionismi.
Al contrario, il fenomeno del rock satanico non dev’essere
né gonfiato, né sottovalutato. Dev’essere semplicemente
analizzato alla luce dei fatti, evitando di scadere in
valutazioni superficiali ed estremiste.
Il primo, timido riferimento al mondo del satanismo
compare sulla copertina di uno dei dischi più famosi
della storia del rock: "Sergeant Pepper’s Lonely Hearts
Club Band" dei Beatles (1967). Sulla copertina
dell’album compaiono tanti personaggi noti: Karl Marx,
Stanlio e Ollio, Marlon Brando, Bob Dylan ed altri.
Il batterista Ringo Starr, all’epoca, dichiarò che i
Beatles avevano voluto riunire i volti delle persone che
amavano ed ammiravano. E tra questi, in alto a sinistra,
spicca l’immagine di un uomo calvo. E’ l’occultista
inglese Aleister Crowley (1875 - 1947), padre del
satanismo moderno ed ispiratore della maggior parte dei
gruppi esoterici contemporanei.
Negli ambienti rock degli anni sessanta, in cui fioriva
l’interesse per l’esoterismo, Aleister Crowley era
considerato un personaggio "di moda". Era apprezzato per
la sua natura trasgressiva e per l’invito a rifiutare
ogni regola imposta dall’alto. Per questa ragione,
probabilmente, i Beatles lo inserirono sulla copertina
del loro disco più famoso.
Negli anni settanta, il rock comincia ad assumere toni
più accesi. Nasce l’hard rock (rock duro),
caratterizzato da suoni metallici, chitarre elettriche
distorte e voci potenti. Tra i pionieri del genere ci
sono gli inglesi Led Zeppelin.
Leader dei Led Zeppelin é il chitarrista Jimmy Page,
accanito sostenitore delle dottrine di Aleister Crowley.
Il suo interesse nei confronti dell’occultista inglese é
tale da spingerlo a collezionare tutti i suoi oggetti
personali: libri, manoscritti, cappelli, canne da
passeggio, quadri e perfino le tuniche utilizzate
durante i rituali. Page ha comprato, addirittura, la
casa in cui Crowley abitava.
Negli anni ottanta e novanta la corrente dell’hard rock
si farà sempre più dura, dando vita al filone dell’heavy
metal (metallo pesante). Ovviamente, non tutto l’heavy
metal è satanico. Ma é proprio in questo genere musicale
che il satanismo diventa esplicito, con una forte
tendenza all’uso di tematiche esoteriche nei testi delle
canzoni e nelle immagini delle copertine.
Tra i gruppi più rappresentativi ci sono i danesi
Mercyful Fate. Una loro canzone, "Don’t break the oath",
riproduce la formula di un vero e proprio giuramento al
diavolo: "Io bacerò il caprone e giuro di dedicarmi
mente, corpo ed anima, senza riserve, per promuovere i
piani del nostro signore Satana".
Dello stesso genere sono i Deicide, il cui leader, Glen
Benton, é arrivato al punto di farsi bruciare una croce
rovesciata sulla fronte, mantenendo perennemente
l’ustione prodotta. La croce raffigurata al contrario,
che rappresenta l’Anticristo, é un tipico simbolo dei
satanisti, che compare su molte copertine di dischi
rock.
Anche le riviste rock rappresentano un punto di contatto
con gli ambienti del satanismo. Uno dei più noti mensili
musicali italiani, "Flash", ha pubblicato l’indirizzo
della Chiesa di Satana americana, descrivendola come
"l’associazione più seria ed affidabile a cui si possano
rivolgere gli amanti e i cultori delle teorie occulte".
L’articolo in questione termina con un chiaro invito ai
lettori: "Se pensate che vi possa aiutare la conoscenza
del satanismo, e se volete far parte di quella grande
palestra del pensiero che é la filosofia satanica, la
Chiesa di Satana vi aspetta".
Un fenomeno che ha destato molta curiosità é quello dei
"messaggi nascosti" nei dischi di famose rock-star.
I messaggi nascosti vengono registrati al contrario, in
sala di incisione. E si possono decifrare facendo girare
il disco al rovescio. Questo tipo di tecnica si può
ricondurre all’antica tradizione dei satanisti di
recitare preghiere cattoliche al contrario, durante le
"messe nere", per dissacrarle e rivolgerle al diavolo.
In linea con questo tipo di rituali é un disco del
complesso Christian Death, "Prayer", in cui é stato
registrato il Padre Nostro al contrario. Ovviamente,
trattandosi di una preghiera al demonio, sono state
eliminate le ultime due frasi: "Non ci indurre in
tentazione, ma liberaci dal male". Satana, di sicuro,
non le avrebbe gradite.
La questione dei messaggi nascosti, da sempre, suscita
molta curiosità, ma non é l’aspetto più importante del
problema. Ciò che desta maggiori preoccupazioni é la
corrente del rock satanico esplicito, attualmente in
grande espansione.
Fortunatamente, c'è un altro genere musicale che sta
conquistando sempre maggiore successo tra i giovani: la
"Christian music", musica cristiana contemporanea. Su
Internet è attivo il portale www.informusic.it che
informa costantemente su questa corrente artistica.
Basta un semplice "clic" con il mouse per essere
catapultati in un mare di notizie d’attualità sulla
musica di ispirazione cristiana, in Italia e nel mondo:
articoli, biografie, foto, novità discografiche,
segnalazioni di concerti, libri specializzati, videoclip
e collegamenti ad altri link interessanti.
Curatrice dell’iniziativa è Paola Maschio, moglie di
Roberto Bignoli, uno dei più noti cantautori cattolici,
autore di brani che hanno fatto il giro del mondo, come
"Concerto a Sarajevo", "Ballata per Maria" e "Ho bisogno
di te".
Fino a qualche anno fa, la "Christian music" era un
genere riservato a pochi. Oggi, invece, stiamo
assistendo ad una vera e propria esplosione di questo
genere. Il cuore di tanti ragazzi, finalmente, batte per
quegli artisti che hanno scelto di utilizzare il
linguaggio universale del rock, della "dance" e della
canzone d’autore per proporre messaggi in favore della
Vita e del Vangelo.
Carlo Climati
E-mail: md3416@mclink.it
GdS - 18 VII 2003 -
www.gazzettadisondrio.it