Testimoni di Geova: perché noi dissociati "persone nemiche"?

diLuciana Mascia

Quando io e
mio marito decidemmo di dissociarci dai Testimoni di Geova
sapevamo quali sarebbero state le conseguenze, eravamo
consapevoli che avremmo perso tutte le amicizie e avremmo
ricevuto la messa al bando da parte di tutti i Testimoni di
Geova. E difatti così è stato!

Gesù, al contrario di quello che dicono gli appartenenti a
questa setta, insegnò che bisogna amare tutti senza distinzioni.
Allora mi domando: perché i Testimoni di Geova considerano noi
disassociati e dissociati come persone nemiche, ingrate e
malvagie? Dovrebbero, invece, amarci e non evitarci come
appestati, discriminando e insegnando ai loro figli a
discriminaci definendoci apostati e traditori (nonché vari
epiteti farneticanti come liquame di fogna, deiezioni canine
ecc., insulti che secondo loro sarebbero scritti nella Bibbia.
Mah…! Come si possono dire certe cose senza cadere nel ridicolo?
Io vorrei comunque permettermi di consigliare i miei “vecchi
amici” che fino a poco tempo fa chiamavo “fratelli e sorelle”
(cosi si chiamano i Testimoni tra di loro per distinguersi da
tutto il resto del mondo che sono, invece, i peccatori) di fare
come ho fatto io e mio marito e di uscire da questa setta,
invece di rimanerci imprigionati dentro e continuare a dire le
cose non con la propria mente, ma per conto terzi (cioè il
Comitato Direttivo).

Luciana Mascia


GdS - 10 XII 2004 -
www.gazzettadisondrio.it

Luciana Mascia
Fatti dello Spirito