Testimone di Geova

diCarlo G. Moriondo

Egregio
Direttore,

mi è sembrato strano oggi (16/12/04) leggere l'osservazione del
signor Marco Cozza su un mio intervento di mesi fa (GdS - 30
VIII 2004 ), ma mi fa comunque piacere constatare che egli
condivide tutto quanto da me asserito, pur non condividendo la
nostra opera di divulgazione della Bibbia. Per quanto concerne
le cifre contestate, al punto 2c ho indicato "circa 250.000
proclamatori (400.000 con i figli e gli anziani non
proclamatori)". La cifra 400.000 riguarda gli annessi e
connessi, dato ripreso da un inserto del mensile FOCUS sulle
religioni in Italia, mentre "circa 250.000" si avvicina
(effettivamente) per eccesso al dato ufficiale di 232.891, che
però non rappresenta tutti i TdG bensì la media dei Proclamatori
della Buona Notizia nel 2003, ed includono sia i battezzati che
i non battezzati che si sono impegnati durante l’anno nella
divulgazione del messaggio biblico. Quindi sono due cifre
diverse, com'è ben comprensibile.

Ringrazio comunque il signor Marco Cozza per aver ammesso
implicitamente che il resto delle mie affermazioni erano
condivisibili. Me ne rallegro per lui.

Visto che per scrivervi ho navigato sul vostro sito, ho avuto
modo di verificare altri interventi sui TdG, per cui mi permetto
di rispondere in merito alla questione dei fuoriusciti (cui tra
l’altro avevo già in parte risposto allora)


1) invito tutti gli ex fratelli a rileggere con attenzione Ebrei
10:27, 1Giovanni 2:18,19, 2Pietro 2:1 etc.; fortunatamente voi
(spero) non fate parte dell’unto rimanente, quindi a voi non si
applica la incondizionata condanna espressa in Ebrei 6:4-8,
bensì avete ancora la speranza espressa in Malachia 3:7 o Matteo
4:17 ed altri versetti simili. Vi aspettiamo dunque a braccia
aperte. Noi, e voi lo sapete benissimo, non giudichiamo i
peccatori, ma odiamo il peccato; se qualcuno erroneamente l'ha
fatto ne risponderà di fronte a Geova Dio (Luca 6:37).


2) condivido in parte quanto reclamato da alcuni interlocutori;
purtroppo l’appartenere al popolo di Geova Dio non è di per sé
garanzia assoluta di equilibrio. Forse per la giovane età o per
immaturità spirituale il fratello si è lasciato prendere troppo,
seppur giustamente, dallo zelo e dall’indignazione nel leggere
certo "liquame", ma forse egli stesso avrebbe dovuto far leggere
la sua lettera ad un anziano, prima di pubblicarla, in modo
anche da indicare (sempre) le coordinate dei versetti che
sostengono le sue affermazioni (dove hai trovato "liquame di
fogna"?); lo invito intanto a rispecchiarsi in Proverbi 10:19.
Ma sarà davvero un fratello o piuttosto un ennesimo
mascheramento atto a screditarci? Nel primo caso lo invito a
stampare le varie lettere e consultarsi con i suoi anziani, nel
secondo…si risponda da sé. Quindi mi scuso (e penso che altri
miei fratelli si unirebbero a me in questo) per qualche
intemperanza di alcuni nostri "giovani" fratelli, ma la sostanza
non cambia, per cui invito i nostri ex fratelli ed ex sorelle a
rileggere in proposito alcuni versetti delucidanti, quali, per
esempio, 2Pt 2:15-22, 1Tm 4:1-3, Pr 11:9, Lu 6:46, Mt 24:45-51,
At 20:30, 2Pt 2:1, 3; ma sono certo che essi stessi sapranno
trovarne altri anche più severi.


3) per quanto riguarda l’affermazione "Gesù, al contrario di
quello che dicono gli appartenenti a questa setta, insegnò che
bisogna amare tutti senza distinzioni" inviterei l’autrice a
rileggere per conto suo Matteo 7:15, 21-23; 12:33-37; 13:49;
1Giovanni 2:18, 19 etc.


4) Alla domanda "perché i Testimoni di Geova considerano noi
disassociati e dissociati come persone nemiche, ingrate e
malvagie?" rispondo con le stesse scritture citate sinora, da
cui è chiaro che chi si identifica come seguace del Cristo deve
attenersi alle scritture, TUTTE (Luca 16:17 etc.); ma, visto che
è un argomento dibattuto anche tra chi non è un ex, questa volta
mi permetto di mettere per esteso la base scritturale delle
nostre affermazioni:

2 Giovanni 10,11 - Se qualcuno viene da voi e non porta questo
insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un
saluto. 11 Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue
opere malvage

Tito 3:10,11 In quanto all’uomo che promuove una setta,
rigettalo dopo una prima e una seconda ammonizione, 11 sapendo
che tale uomo è stato pervertito e pecca, essendo condannato da
se stesso.

1 Corinti 5:13 - "Rimuovete l’[uomo] malvagio di fra voi".


5) Infine vorrei ricordare a tutti coloro che seguono questo
dibattito, o che ci sono capitati per caso, che nell’ordinamento
giuridico italiano (ed europeo/americano/democratico in genere)
esiste il diritto alla libera associazione entro i limiti
imposti dalle leggi vigenti, lasciando ad ognuna la stesura del
regolamento interno in base al quale accogliere nuovi associati
ed espellere quelli che non si attengono al regolamento interno,
e questo vale a maggior ragione per gli enti religiosi. Se
qualcuno pensa che noi lediamo qualche norma o diritto ha egli
stesso il diritto di rivolgersi agli organi competenti. E non mi
pare che, a parte qualche giudizio immediatamente censurato dai
gradi successivi, ci sia giurisprudenza contraria ai Testimoni
di Geova in merito.

Cordialmente.

Carlo G. Moriondo



GdS - 30 XII 2004 -
www.gazzettadisondrio.it

Carlo G. Moriondo
Fatti dello Spirito