Satanismo giovanile: un problema di ponti
SATANISMO GIOVANILE IN CRESCITA, COME?
I fatti relativi alla setta satanica sgominata dalla polizia di
Pescara hanno richiamato l'attenzione sul problema del satanismo
giovanile, attualmente in crescita.
Ma prima di meravigliarci e di preoccuparci, dovremmo chiederci:
come si diffonde il virus del satanismo? Quali sono le cause
dell'epidemia satanica che, a volte, colpisce le nuove
generazioni?
L'EQUIVOCO
Tutto nasce da un grande equivoco. I giovani pensano che il
satanismo sia qualcosa di bello, di simpatico, di affascinante.
Credono di trovare nell'occultismo un alleato per risolvere i
propri problemi. E quindi si avvicinano con fiducia al
satanismo, senza accorgersi che stanno scherzando col fuoco.
Il virus dell'occultismo si diffonde perché, tra i giovani,
mancano sempre di più gli anticorpi per affrontarlo. Non ci sono
difese immunitarie. Negli ultimi anni i ragazzi hanno subito una
specie di lavaggio del cervello che li ha spinti a non avere più
paura di ciò che appartiene al mondo dell'occulto. Eppure,
l'approccio con gli ambienti esoterici può rappresentare un vero
rischio. Partecipare ad un rito satanico significa spalancare le
porte verso mondi davvero pericolosi. Si comincia per gioco, e
non si sa mai dove si può arrivare.
I PERCHE'
Allora io mi chiedo: perché questo accade? Perché i ragazzi
hanno tanta voglia di scherzare col fuoco? La risposta é
semplice: qualcuno li ha ingannati. Qualcuno li ha spinti a
credere che l'esoterismo sia un fuoco non pericoloso, un fuoco
simpatico, un fuoco che non brucia. E quindi, perché non
toccarlo? Perché non provare?
Come può un adolescente entrare in contatto con il mondo del
satanismo e dell'esoterismo? é un problema di ponti.
Esistono, sicuramente, dei ponti che facilitano questo tipo di
percorso. Il più efficace é un certo tipo di musica rock che si
ispira all'occultismo e che, negli ultimi anni, sembra essere
diventata un ottimo affare per le case discografiche.
Partendo dal semplice interesse per un cantante di rock
satanico, e' possibile entrare in contatto con il mondo del
satanismo. Ma si tratta di un processo d'avvicinamento che
avviene a stadi, e che si può facilmente spiegare con la grande
familiarità dei giovani con le nuove tecnologie e i mezzi di
comunicazione.
I CINQUE STADI
Il primo stadio, generalmente, é il semplice e banale interesse
per un cantante satanico. Il giovane, in un primo tempo,
acquista i suoi compact disc e si appassiona alla sua musica. Ma
poi, sente il bisogno di saperne di più.
Il secondo passo é la conoscenza dei testi delle canzoni e il
conseguente approccio con una filosofia di vita trasgressiva.
Il terzo stadio é l'acquisto, da parte del giovane, di riviste
musicali che parlano del suo cantante preferito. Ultimamente, su
certi periodici rock, non si parla soltanto di musica, ma anche
di satanismo ed esoterismo. A volte vengono perfino segnalati
indirizzi di sette sataniche o siti Internet di cantanti legati
al mondo dell'occultismo.
Così, per saperne di più, si entra nel quarto stadio: la ricerca
in rete. Partendo dalla semplice curiosità per i siti Internet
di cantanti di rock satanico si rischia, poi, di passare ad un
interesse per le pagine di vere e proprie sette, oppure per i
newsgroup (gruppi di discussione) frequentati da satanisti ed
esoteristi. A questo punto, il gioco e' fatto.
Il quinto ed ultimo stadio é il contatto diretto del giovane,
attraverso l'e-mail, con una setta o con qualche cultore di
magia nera.
EFFETTI NEGATIVI COMUNQUE
Naturalmente, non tutti i ragazzi raggiungono il quinto stadio.
Tuttavia, non si può escludere che la filosofia di vita espressa
da certi cantanti rock possa produrre effetti negativi anche in
chi rimane a livelli inferiori. Molti ragazzi praticano il
satanismo come forma di trasgressione, che si può riassumere nel
motto dei satanisti: Fai ciò che vuoi. Ovvero: l'uomo che si
mette al posto di Dio e sceglie di soddisfare soltanto il
proprio egoismo. In questa ricerca di una vita spericolata e
senza regole si può individuare il grande fascino esercitato da
certe dottrine su alcuni giovani, che spesso attraversano un
momento di solitudine e di crisi personale.
Il messaggio negativo proposto da un disco, da solo, non può
certamente spingere alla violenza o all'omicidio. Ma può essere
un seme, un pericolosissimo seme gettato nel fertile campo del
disagio giovanile, in cui convivono sofferenze, solitudini,
incertezze, situazioni familiari difficili, disoccupazione,
consumo di droghe ed alcolici. Questo micidiale cocktail di rock
nichilista e problemi umani può produrre effetti devastanti
nella mente di giovani già in crisi o psicologicamente fragili.
ALCUNI FATTI
Lo dimostrano alcuni fatti. Nel 1996, la procura di La Spezia ha
condotto una vasta indagine denominata Operazione Diablo, che ha
coinvolto nove giovani dai diciotto ai ventisette anni. Le
accuse andavano dal danneggiamento e violazione di sepolcro al
furto aggravato di arredi sacri.
Non dimentichiamo, poi, l'omicidio di Suor Maria Laura Mainetti,
uccisa da tre ragazzine minorenni di Chiavenna (Sondrio), che
volevano offrire un sacrificio al diavolo.
Ci sono, poi, altri fatti accaduti all'estero. Nel 1996, a San
Luis Obispo, cittadina della California, tre ragazzi (di
quindici, sedici e diciassette anni) hanno violentato, torturato
ed ucciso una quindicenne in un bosco, come sacrificio per il
diavolo. I tre giovani avevano formato un complesso di rock
satanico ed erano convinti che questo rito sanguinario avrebbe
migliorato le loro capacità musicali.
Quattro anni prima, in Norvegia, i componenti di alcuni gruppi
rock hanno organizzato attentati terroristici a chiese
cattoliche, trasformando il loro odio musicale in veri e propri
atti di vandalismo.
In questo clima rovente non sono mancati gli omicidi. Count
Grishnackh, leader dei Burzum, é stato condannato a ventun anni
di prigione per aver ucciso un altro musicista, Oysten Aarseth,
capo del complesso Mayhem.
Non si può negare che la musica contribuisca a creare idee,
stati d'animo, mode, opinioni. Impariamo, perciò, ad utilizzarla
con maggiore senso di responsabilità.
BENE E MALE. L'ESEMPIO DELLA CHRISTIAN MUSIC
Il rock, o le discoteche, non sono necessariamente veicoli di
comunicazione di morte o di violenza. Ogni mezzo può essere
utilizzato nel bene o nel male. Pensiamo, ad esempio, al
bisturi. Nelle mani di un assassino può uccidere. Ma in quelle
di un bravo chirurgo può salvare migliaia di vite umane.
Allo stesso modo, la musica può essere usata per promuovere una
nuova cultura di speranza e di amore per la Vita. Basta pensare
alla recente esplosione, anche in Italia, del fenomeno della
Christian Music (musica cristiana), con artisti ormai affermati
come Roberto Bignoli, Mimmo Iervolino, Paolo Spoladore, Giosy
Cento, Cristina Damonte, Matteo Zambuto, Marco Tavola, Paolo
Auricchio, Marcello Marrocchi, Claudio Chieffo e gruppi rock
come i Krisalide e gli Unicospirito. Non a caso, uno dei siti
Internet maggiormente cliccati è Informazione Musica Cristiana
(www.informusic.it), che aggiorna costantemente su questo genere
artistico.
Ci sono anche associazioni come Il mio Dio canta giovane, che
riunisce i cantautori di ispirazione cristiana, ed iniziative
come Pater Tv, che opera nel settore della comunicazione,
producendo trasmissioni, video e registrazioni di concerti, al
servizio di una nuova evangelizzazione. Infine, c'è chi utilizza
le discoteche in modo positivo, come Frate Michael, promotore
del progetto Spirit in Dance, con cui si balla nei locali, ma si
riesce anche a dialogare e a riflettere.
Insomma, è vero che esistono i cantanti di rock satanico. Ma
fortunatamente cresce anche il numero degli artisti che cantano
la Vita, l'amore, la pace, la famiglia, la fratellanza
universale. Guardiamoci un pò intorno, e li troveremo.
Carlo Climati
http://www.carloclimati.com
GdS - 28 X 2002 -
www.gazzettadisondrio.it