LE RELIGIONI ALTERNATIVE

Riceviamo e pubblichiamo:

Caro Direttore,"Per quanti
occidentali la 'Terra Santa' non è più la Palestina
bensì l'India?", così dovremmo domandarci dinnanzi alla
proliferazione della moda dell'orientalismo che va
seducendo gli ambienti più elevati della società
occidentale, proponendo una "religiosità alternativa" a
quella tradizionale cristiana. Eppure ben pochi
conoscono veramente e sanno valutare correttamente le
religioni orientali, anche perché vengono ingannati da
una presentazione addolcita e diluita e da una
propaganda "ecumenica" che presenta la religiosità
orientale come una delle possibili e legittime forme di
"spiritualità" umana, nascondendone o almeno sminuendone
l'incompatibilità con il Cristianesimo. Purtroppo anche
molti cattolici in “fregola esotica” si sono lasciati
sedurre dal Buddismo e dall’Induismo, attratti spesso da
apparenti ed innocue pratiche di rilassamento o da cure
mediche alternative. Ma la “filosofia” che si cela
dietro queste manifestazioni esteriori sottende una
teologia assolutamente incompatibile con il
cristianesimo. Essendo monista, panteista, fatalista e
agnostica, la religiosità orientale manifesta un
sostanziale disprezzo per la realtà e per l'uomo stesso;
essa si traduce in una "morale" relativistica e
intellettualistica che odia il corpo, la donna, la
nascita e la paternità-maternità e, più in genere,
disprezza l'amore e quindi anche quelle istituzioni che
lo traducono nella vita civile. Ben lungi dall'essere
teocentrica e mistica, la religiosità orientale è
piuttosto antropocentrica e nichilistica, perché riduce
la religione a benefica illusione, la salvezza a
liberazione dal reale e la felicità in egoismo dell'
annullamento. La stessa "compassione" buddista non è
altro che un processo intellettuale che mira solo
all'egoistico liberarsi dalle preoccupazioni della vita,
rifiutando di risolverne i problemi. Non meraviglia
quindi che queste religioni abbiano favorito l'imporsi
di sistemi politici chiusi, autocratici e oppressivi. Le
miserrime condizioni in cui versano molti popoli
dell'Oriente non sono casuali, ma derivano anche
dall'insegnamento e dalla mentalità imposti dalle varie
forme d'induismo o buddismo. Fa sorridere sapere che
molti cattolici invece di attingere alle ricche ed
inesauribili fonti del cristianesimo, preferiscono
“bere” qualsivoglia “ religione, solo perché
apparentemente più verde della nostra.

Gianni
Toffali



Gianni.Toffali@inwind.it


GdS - 18 XI 2003 -
www.gazzettadisondrio.it

Gianni Toffali
Fatti dello Spirito