Quando la musica diventa preghiera - I cantautori di Dio
Abbiamo già scritto un articoletto dal titolo
"Quando la musica diventa preghiera". Parlava di un fenomeno che
da qualche tempo si sta divulgando anche in Italia: la musica
religiosa, o di ispirazione religiosa. Sono sempre più numerosi,
infatti, i cantanti, i cantautori, i gruppi che scelgono di dare
alla loro attività artistica un indirizzo spirituale, creando
canzoni che sono autentiche espressioni di preghiera.
L’articoletto è piaciuto. Attraverso il tam tam della posta
elettronica dei siti che si occupano di queste tematiche, è
arrivato in varie parti del mondo. Abbiamo ricevuto e-mail
perfino dal Giappone, scoprendo in questo modo che il fenomeno
della musica cristiana ha una diffusione grandissima, anche se
viene sistematicamente ignorato dai normali canali di
informazione.
In quell’articolo avevamo citato l’esempio di Roberto Bignoli,
un artista che, dopo varie esperienze nel mondo della musica
leggera, durante una visita a Medjugorje ha "riscoperto" la fede
ed ha sentito il desiderio di dare un nuovo indirizzo alla sua
vita professionale. E’ diventato un "cantautore di Dio", come si
definisce egli stesso, e scrive solo canzoni di ispirazione
religiosa, con l’entusiasmo di un missionario. E abbiamo parlato
anche di sua moglie, Paola, che, coinvolta dalla "missione" del
marito, dedica tutto il suo tempo libero a far conoscere
l’attività di questi musicisti cristiani, attraverso un portale
da lei realizzato: www.informusic.it
Due persone ammirevoli. Ma, approfondendo l’argomento, ci siamo
accorti che di persone ammirevoli è proprio zeppo il movimento
della musica cristiana.
Mi sono ricordato di Claudio Chieffo, che avevo intervistato
esattamente vent’anni fa per il settimanale "Gente" dove allora
lavoravo come inviato speciale. Ero andato a intervistarlo
perché costituiva un "caso" eclatante. Era un artista che
avrebbe potuto primeggiare tra i "big" della musica leggera
commerciale e guadagnare soldi a palate, ed invece aveva scelto
di interpretare solo musica scritta da se stesso e ispirata ai
valori cristiani, e di conseguenza ignorata dai mass media… <<Io
canto la vita>>, mi disse allora Chieffo. <<Canto l’amore per la
propria donna, per i figli, per la famiglia, la solitudine, il
dolore, la disperazione. Le mie canzoni nascono dalla cronaca
della vita quotidiana, vivificata dalla fede e dalla speranza>>.
Chieffo aveva già allora un grandissimo pubblico. Le sue
canzoni, diffuse con il "passaparola", seminavano speranza,
accendevano luci in chi le ascoltava. Tra i suoi ammiratori
poteva contare Karol Wojtyla, conosciuto in Polonia, quando era
ancora cardinale di Cracovia.
E’ passato tanto tempo, Chieffo è ancora sulla breccia. Ha al
suo attivo dieci CD, due libri, migliaia di concerti, le sue
canzoni sono state tradotte in 18 lingue. Festeggia quest’anno
43 anni di attività. Il suo ultimo CD, "Come la rosa", inciso a
New York con David Horowitz, commuove e incanta.
Claudio Chieffo potrebbe essere definito "il primo", in ordine
di tempo, del movimento della musica cristiana in Italia. Sul
suo esempio, altri artisti hanno scelto quella strada,
consapevoli che non regala successi mondani e soldi. Oggi sono
molti. Operai, insegnanti, professionisti, e anche sacerdoti,
religiosi, suore. Intorno al movimento sono stati organizzati
Festival, manifestazioni, rassegne.
In questo movimento si trovano anche artisti che avevano già
un’ottima affermazione nel mondo della musica leggera
commerciale, ma poi, per ragioni misteriose, hanno scoperto i
valori religiosi, ne sono stati affascinati e non hanno esitato
a scegliere.
Nando Bonini ha alle spalle un passato di lavoro prestigioso,
con vari artisti italiani e stranieri, tra cui Vasco Rossi, con
il quale ha realizzato dischi e fatto tournée. Nel 1995 gli
hanno commissionato un musical rock sulla vita di San Francesco
e l’incontro con il Poverello d’Assisi, ha cambiato la sua vita.
Bonini ha scoperto altri valori, altri ideali. Ora dedica la sua
vita di uomo e di artista al servizio degli altri per far
conoscere la Fede cristiana. Il suo ultimo lavoro si intitola
"Una donna vestita di sole", ed è un recital sulla vita della
Madre di Dio. Ne ha ricavato un CD e uno spettacolo teatrale
che, con altri dodici artisti, sta portando in tournée in giro
per l’Italia.
Marcello Marrocchi, di origine pugliese, è un compositore molto
noto, autore di circa 500 canzoni interpretate da Mina, Patty
Pravo, Vanoni, Morandi, Zanicchi, Di Bari eccetera. Con alcune
delle sue canzoni ha partecipato a 14 Festival di Sanremo e nel
1988 ha vinto la prestigiosa rassegna con la canzone "Perdere
l’amore" interpretata da Massimo Ranieri. Ma anche lui, ad un
certo momento, ha sentito una chiamata interiore ed è partito.
Il suo ultimo CD si intitola, infatti, "La perla preziosa" ed è
dedicato al Vangelo. Dice Marrocchi: <<Un uomo di mondo onesto
sente l'inquietudine del cuore, e finché non trova qualcosa per
cui valga la pena di dedicare la propria vita, non si dà pace.
Sant'Agostino era inquieto e ha trovato Dio; San Paolo era
inquieto e ha trovato Dio; io, nella mia piccolezza, ho scoperto
che l'unico incontro che può riempire è l'incontro con Dio>>.
Marrocchi, non solo si impegna personalmente a far conoscere "La
perla preziosa" che ha trovato, ma coinvolge spesso anche i suoi
amici. Ha coinvolto Amedeo Minghi per la canzone "Un uomo venuto
da lontano", Ivana Spagna per "Mamma Teresa" interpretata in
mondovisione, Massimo Ranieri per "Il Figliol prodigo" cantata
nell'Aula Nervi del Vaticano.
Michele Paulicelli, pugliese anche lui, a metà degli Anni
Settanta aveva dato vita, con Amedeo Minghi, a un gruppo, "I
Pandemonium", che, insieme a Gabriella Ferri, furono i
protagonisti di una fortunata trasmissione televisiva "E adesso
andiamo a incominciare". Nel 1981, Paulicelli scrisse "Forza
venite gente", musical sulla vita di San Francesco e interpretò
egli stesso la figura del santo. Il musical ebbe un grandissimo
successo di pubblico, tanto da registrare più di duemila
repliche in Italia. Paulicelli "sentì" che quell’affermazione
non aveva solo il valore di un successo, ma "indicava" un
percorso, e anche lui si mise in cammino, dedicandosi ad
esperienze artistiche con gruppi di giovani che vogliono
diffondere il messaggio cristiano attraverso la musica. Dopo
"Forza venite gente", sono arrivati "Angeli", "Smascherando",
"Cristo 2000", "Ecologic Rock", "La Piccola Cometa", "Madre
Teresa di Calcutta".
Gli esempi sono innumerevoli, e tutti straordinari. Ci sono,
come già detto, anche Associazioni che indirizzano, organizzano
queste attività musicali cristiane. Una delle più importanti, a
livello nazionale, è "Il mio Dio canta giovane", di cui è
presidente Don Matteo Zambuto, che è pure lui un cantautore. Da
ragazzo ha studiato chitarra e pianoforte e, dopo essere
diventato sacerdote, si è accorto che anche attraverso la musica
è possibile trasmettere il messaggio evangelico, anzi, a volte,
attraverso la musica, quel messaggio arriva con maggior forza,
soprattutto al pubblico giovane. Ha ripreso quindi la sua antica
passione musicale, facendola diventare uno strumento per la sua
missione.
Ma delle Associazioni, dei Festival, delle Rassegne e delle
varie numerose organizzazioni sorte intorno a questo movimento,
parleremo poi.
Renzo Allegri
giornalista e scrittore
GdS - 8 III 2003 -
www.gazzettadisondrio.it