) Il Pirata se ne é andato 2) Le autocombustioni di Messina
1) Il Pirata se ne é andato
Caro Direttore, il Pirata se n’è andato! Tanto rapida ascesa,
quanto repentina la discesa: dal podio alla polvere nello spazio
di un istante. Solo pietà e comprensione per la morte di
Pantani, inconsapevole vittima sacrificata sull’altare dello
spettacolo, che se vinci ti osanna, che se perdi ti oblia. O
numero Uno, o signor nessuno! Lo macchina dello sport, smessi i
panni della sportività e della lealtà, si è trasformata in un
spregiudicato mezzo per fare soldi, dove pur di vincere tutto è
lecito. Nessuna differenza tra sostanze dopanti o rinvigorenti
alchemici prodotti da laboratorio, tutto fa brodo…tutto è
“funzionale”. Nessun sport è senza macchia, tutti sanno e tutti
tacciono in un clima di vergognosa omertà generalizzata! Sorge
il sospetto che persino i controlli rappresentino solo
un’ingegnosa messa in scena di copertura finalizzata a
“ungere”il sistema, o nella “migliore” delle ipotesi, uno
strumento di ”regolazione” dei conti tra squadre e gruppi
diversi. Un altro “prodotto” mediatico dello spettacolo è stato
spremuto e abbandonato, avanti un altro, non c’è tempo per
riflettere!
2) Le autocombustioni di Messina
Caro Direttore, a Caronia (Messina) le autocombustioni sono
terminate, ma il mistero resta. Scartata qualsiasi causa tecnica
gli scienziati non hanno saputo fornire alcuna spiegazione
scientifica. Padre Gabriele Amorth, presidente degli esorcisti
italiani ha ipotizzato un'origine demoniaca: "Accade ciò che
accade quando il demonio entra nella vita di chi gli permette di
entrare... se sta succedendo tutto questo significa che un motivo
ci sarà, potrebbe saltar fuori che qualcuno da quelle parti si
diverta con la magia". Divertite risate all'indirizzo
dell'esorcista non sono mancate. Eppure in Italia le pratiche
occulte sono praticate da una larga fetta di popolazione. Maghi,
cartomanti, tarocchi, sedute spiritiche, sette sataniche ed
esoteriche... rappresentano solo la punta dell'iceberg di un
fenomeno sconcertante. Prescindendo da manifestazioni di
autosuggestione o dall’astuzia di taluni abili ciarlatani, più
simili al mago Casanova che al Mago Merlino, appare evidente che
se effettivamente durante i "riti" non accadesse nulla, queste
pratiche scomparirebbero. Ma non è così! La maggioranza degli
italiani crede in Dio o in un'entità superiore, perché allora
non supporre l'esistenza di un dio minore signore del male, che
se "sollecitato e invocato" risponde prontamente ai novelli
emuli di Faust? Che per timore di essere tacciati di bigottismo
clericale, si preferisca chiamarlo più modernamente spiritello
dispettoso, spirito guida o Poltergeist, non fa alcuna
differenza.
Gianni Toffali
Gianni.Toffali@inwind.it
GdS - 20 II 2004 -
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