Un patrono per Internet

Concluso il sondaggio - Un Patrono per Internet - I più votati



CONCLUSO
IL SONDAGGIO

Si e' conclusa la terza ed ultima fase del sondaggio
alla ricerca del

Santo protettore della Rete, degli utenti di Internet e
dei

programmatori informatici.

Sono il beato Giacomo Alberione (23.677 voti) e
San Giovanni Bosco

(23.668) le figure che hanno riscosso i maggiori
consensi da parte

degli oltre 70.000 votanti al sondaggio che si e'
concluso il giorno

di Pasqua.

Particolarmente interessanti i commenti e le motivazioni
lasciati da

votanti di ogni lingua che continueranno ad essere
leggibili insieme

al dettaglio dei risultati alla pagina
http://www.santiebeati.it/patrono.html.


UN PATRONO PER INTERNET



Era cominciata così: "Chi vorresti come
Santo protettore
della Rete, degli utenti Internet e dei programmatori
informatici ?

Come anticipato sono il Beato Giacomo Alberione (23.677 voti) e
San
Giovanni Bosco (23.668) le figure che hanno riscosso i
maggiori consensi da parte degli oltre 70.000 votanti al
sondaggio che si è concluso il giorno di Pasqua.

Staccatissime, nella fase conclusiva, le altre
preferenze che sono andate a sant'Alfonso de' Liguori
(9,9%), san Gabriele arcangelo (8,2%), santa Chiara
d'Assisi (7,4%) e san Massimiliano Kolbe (7,4%).

Ferrea la regola "un computer, un voto" che ha impedito
i voti multipli a vantaggio di una più vasta
rappresentanza.

I voti sono pervenuti, infatti, da ogni
parte del mondo: Italia (38,9%), Stati Uniti (13,7),
Francia (7,9), Spagna, Polonia, Messico, Brasile e altri
91 Paesi. Rappresentato anche lo Stato del Vaticano
(0,3%).

Particolarmente interessanti i commenti e le motivazioni
lasciati da votanti di ogni lingua che continueranno ad
essere leggibili alla pagina patrono_sugg.html.


I PIU'
VOTATI


Beato Giacomo Alberione (23.677 voti - 33,55%)

Fondatore della Famiglia Paolina. Scrisse nel Diario:
"Io so il male che fanno certi libri…", e si pensò che
il suo turbamento fosse stato provocato probabilmente
dalla lettura di alcuni libri passatigli sottobanco da
qualche compagno di seminario. Una crisi tutto sommato
provvidenziale, perché grazie ad essa il futuro apostolo
della comunicazione sociale avrebbe compreso la
necessità della buona stampa. Nel 1900, nella notte che
segnava il passaggio al nuovo secolo, accadde qualcosa
di decisivo per la sua vita e la sua futura missione di
apostolo: mentre era inginocchiato a pregare, una
particolare luce gli venne dall'Ostia, l'invito di Gesù:
"Venite ad me omnes…"(Mt 11, 28) lo incitò a fare
qualcosa per gli uomini e le donne del secolo che stava
nascendo, il Novecento. "L'apostolato - sosteneva - ci
fa altoparlanti di Dio". Cinema, radio, stampa,
televisione sono i nuovi "pulpiti" dai quali diffondere
la buona notizia.

San Giovanni Bosco (23.668 voti - 33,54%)

Grande apostolo dei giovani, fu loro padre e guida alla
salvezza con il metodo della persuasione, della
religiosità autentica, dell'amore teso sempre a
prevenire anziché a reprimere. Sul modello di san
Francesco di Sales il suo metodo educativo e apostolico
si ispira ad un umanesimo cristiano che attinge
motivazioni ed energie alle fonti della sapienza
evangelica. Fu anticipatore delle nuove forme di
apostolato nella Chiesa: "là fuori dobbiamo andarci con
slancio!". La devozione verso di lui si diffuse con
grandissima rapidità in tutto il mondo. Il 24 maggio
1946 Papa Pio XII lo proclamò patrono degli editori.

Sant'Alfonso Maria de' Liguori (7.007 voti - 9,93%)

Vescovo e dottore della Chiesa, a soli sedici anni si
laureò in diritto con il massimo dei voti. Diventato
sacerdote non si dava tregua e viaggiava ovunque per
portare il Vangelo ai più lontani. Per rendere la sua
opera più profonda e duratura, e per giungere con la sua
azione di salvezza anche dove non poteva arrivare con la
voce, e per andare oltre il tempo della sua esistenza
terrena ed oltre gli spazi - troppo ristretti per il suo
zelo evangelico - del Regno di Napoli, si diede
all'apostolato della penna. Pubblicò centoundici opere
tra grandi e piccole.

San Gabriele Arcangelo (5.801 voti - 8,22%)

E' il comunicatore e l'annunciatore per eccellenza delle
divine rivelazioni. E' lui che spiega al profeta Daniele
come avverrà la piena restaurazione, dal ritorno
dall'esilio all'avvento del Messia. A lui è affìdato
l'incarico di annunciare la nascita del precursore,
Giovanni, figlio di Zaccaria e di Elisabetta. Sua,
soprattutto, la missione più alta che mai sia stata
affidata ad una creatura: l'annuncio dell'Incarnazione
del Figlio di Dio.

Santa Chiara (5.219 voti - 7,40%)

Di nobile e ricca famiglia, conquistata dall'esempio di
San Francesco, lo raggiunse alla Porziuncola. Fondò
l'Ordine femminile delle Clarisse. Una notte di Natale
potè contemplare sulle pareti della sua cella il presepe
e i riti delle funzioni solenni che si svolgevano ad
Assisi nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Per
questo è stata scelta quale protettrice della
televisione.

San Massimiliano Kolbe (5.196 voti - 7,36%)

Sacerdote e martire. Fondò 'La Milizia di Maria
Immacolata' con la finalità di convertire i peccatori.
Si servì per questo della stampa periodica e fondò le
"Città dell'Immacolata" in Polonia e in Giappone, centri
urbani composti da soli frati che utilizzavano le
tecnologie della comunicazione più avanzate. Deportato
ad Auschwitz durante la seconda guerra mondiale, offrì
la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre
di famiglia, suo compagno di prigionia e, per questo,
morì nel bunker della fame. Giovanni Paolo II lo ha
chiamato 'patrono del nostro difficile secolo'.
"Santi e Beati"


GdS - 28 IV 2003 -
www.gazzettadisondrio.it

"Santi e Beati"
Fatti dello Spirito